Il procuratore chiama la morte assistita “applicazione del protocollo”.
Sono parole che mi evocano le inquietanti memorie e orrori del secolo appena trascorso.
Se non sbaglio Rudolph Hess chiamava il campo di sterminio Auschwitz: “campo di lavoro correzionale”, Lenin chiamava la pena di morte: “misura di difesa sociale”. Se non altro, è, una alterazione del linguaggio