I precetti mafiosi secondo Lo Piccolo
Dalla fedeltà all’obbedienza al boss, dalla moderazione nei costumi ad una rigorosa morale sessuale. Ecco il decalogo del “perfetto mafioso”.
Primo comandamento: “Non ci si puo’ presentare da soli ad un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo”.
Secondo comandamento: “Non si guardano mogli di amici nostri”.
Terzo comandamento: “Non si fanno comparati con gli sbirri”.
Quarto comandamento: “Non si frequentano né taverne e né circoli”.
Quinto comandamento: “Si è il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a cosa nostra. Anche se ce (testuale ndr) la moglie che sta per partorire”.
Sesto comandamento: “Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti”.
Settimo comandamento: “Si ci deve portare rispetto alla moglie”.
Ottavo comandamento: “Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità”.
Nono comandamento: “Non ci si puo’ appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie”.
Decimo comandamento: è il piu’ articolato e fornisce indicazioni precise sulle affiliazioni, ovvero su “chi non puo’ entrare a far parte di cosa nostra”. L’organizzazione pone un veto su “chi ha un parente stretto nelle varie forze dell’ordine”, su “chi ha tradimenti sentimentali in famiglia”, e infine su “chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali”.
Fonte: TGCOM