La legge sulla privacy è stata tirata in ballo per giustificare la legittimità del divieto alle intercettazioni, discussione di questi giorni. Finalmente si riesce a capire meglio il vero scopo della legge sulla privacy, nata in teoria per difendere gli interessi dei comuni cittadini, di fatto utile solo a politici e potentati per censurare e difendere i loro interessi.
La privacy, infatti, viene mille volte tranquillamente violata da aziende che continuamente e ripetutamente ti chiamano a casa a tutte le ore del giorno, anche se hai più volte precisato che non autorizzi loro a farlo, e dagli stessi politici (vi ricordate gli sms inviati a gran parte dei nostri cellulari?) e alla fine ti chiedi: ma a che serve questa legge se non posso veramente averne un beneficio, se non a costo di diverse centinaia di euro da spendere tra avvocati e cause varie? se alla fine solo gli operatori commerciali onesti ne sono coinvolti in senso negativo, mentre quelli poco onesti (dovrei dire disonesti) continuano a fare quello che vogliono, con il vantaggio di aver eliminato la concorrenza “corretta”?
Propongo un referendum per l’abrogazione di quella che a mio parere è la più grande legge censura-truffa, camuffata da legge a favore dei cittadini.
Fonte: srs di Nicola Boccardi- da www.ilretegiornale.it