Lo scavo per il parcheggio pertinenziale davanti alla chiesa dei Santi Apostoli FOTO MARCHIORI
LA CHIESA DANNEGGIATA. Si alza l’attenzione del Comune. La Sovrintendenza sistemerà la tela del Brentana
Tosi: «Se a causare le crepe sono gli scavi, stop ai lavori» E Di Dio stanzia 35mila euro per restaurare tetto e volte
Enrico Giardini
Crepe sui muri del sacello della santa Teuteria e Tosca sotto la chiesa dei Santi Apostoli, il Comune eserciterà un monitoraggio costante con i propri tecnici sullo stato del tempietto (risalente al 751) e sugli scavi per il parcheggio interrato in fase di costruzione nella piazzetta Santi Apostoli, per verificare se dall’escavazione possano o meno dipendere danni alla struttura.
«L’intervento è di un privato ed è stato autorizzato dalla scorsa amministrazione», spiega il sindaco Flavio Tosi, «e comunque verificheremo se c’è una correlazione fra danni e lavori del parcheggio. Se appureremo che ce ne sono dovremo fermare il cantiere».
Intanto, con un emendamento al bilancio, l’assessore ai lavori pubblici, Vittorio Di Dio, ha destinato 35mila euro al parroco dei Santi Apostoli, monsignor Ezio Falavegna, affinché possano partire in tempi rapidi i lavori per restaurare e consolidare la parte interna del tetto e le volte della chiesa, parzialmente ceduti da quasi tre anni. I danni sono stati causati dal fatto che le due strutture lignee di sostegno della copertura, cedendo, hanno gravato sulle volte, facendo quindi cadere calcinacci all’interno della chiesa. Per evitare che ne cadano ancora a terra sono già stati attaccati ai muri una rete e un telo.
Esiste già un progetto di restauro e consolidamento del tetto e delle volte approvato dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici, a cui si è sensibilizzato anche Massimo Raccosta, amministratore della Technital, la società di costruzioni che assiste il parroco nell’iter di restauro.
Grazie al finanziamento stanziato dal Comune e a quanto verrà raccolto nella sottoscrizione pro restauri alla chiesa dei Santi Apostoli lanciata dal Comune, sarebbe quindi possibile intervenire con una certa celerità. Anche perché, preoccupato per l’agibilità della chiesa, il parroco don Falavegna non ha escluso di poterla chiudere alle celebrazioni.
«Ma chiudere la chiesa sarebbe una sconfitta», spiega Di Dio, «perché privare i fedeli della possibilità di entrare in una chiesa splendida e di visitare il sacello delle sante Teuteria e Tosca significa rinunciare a un pezzo di cultura e storia della città, che devono venire prima di qualsiasi nostra comodità, come un parcheggio. Faremo ogni sforzo quindi per evitare che sacello e chiesa subiscano ulteriori danni. Ora però, con il finanziamento, i restauri del tetto potranno partire». Intanto la Sovrintendenza ha già stanziato soldi per restaurare la tela del Brentana, sull’altar maggiore.
Fonte: srs di Enrico Giardini da L’Arena di Verona Venerdì 20 Marzo 2009, CRONACA, pagina 8