Apr 29 2009

SAN GIOVANNI LUPATOTO. Don Corrado Brutti saluta la Madonnina

Category: Chiesa veronesegiorgio @ 18:11

Per il religioso è un «ritorno»: la sua famiglia è originaria dei Lessini

Il sacerdote da maggio sarà amministratore della parrocchia di Sant’Andrea a Badia

Don Corrado Brutti  Brutti, sacerdote della comunità della Madonnina (il don prima del nome non gli è mai piaciuto) va in montagna. 

Dai primi di maggio lascerà San Giovanni Lupatoto e sarà amministratore parrocchiale della parrocchia di Sant’Andrea, frazione di Badia Calavena nota per la sagra dei bogoni. 

«È vero, vado a occuparmi di questa piccola parrocchia», conferma Corrado, «è un’evoluzione della esperienza maturata con la Comunità della Madonnina, che ha da poco passato il traguardo dei trentacinque anni di vita. Sarà una sfida nuova, che cercherò di portare avanti con la gente del luogo, interpretando un po’ alla mia maniera questo incarico».

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Apr 29 2009

ABRUZZO EMERGENZA TERREMOTO. A differenza di altri campi, in quello gestito dalla Protezione civile scaligera non sono stati segnalati disservizi. Ora si scava per le fognature

Category: Cronaca e notizie,Verona lavoragiorgio @ 17:07

 

«Il campo funziona perché ci ingegniamo»

 

di Giancarlo Beltrame

 

A Santa Rufina ci sono energia e riscaldamento Ieri allestite altre due tende, ospiteranno undici sfollati

 

Non c’è festività che tenga al campo di Santa Rufina. I volontari veronesi della Protezione civile che hanno in affidamento il campo della piccola frazione di Roio hanno santificato la festa a modo loro, lavorando duramente  e trascorso la domenica a sistemare le poche cose che ancora non funzionano e a iniziare le opere per quei servizi che ancora mancano. E mentre dagli altri campi abruzzesi cominciano ad arrivare notizie di disservizi, soprattutto, ma non solo, per quanto riguarda il riscaldamento nelle tende, in quello che è diventato ormai un po’ una succursale di Verona le cose marciano discretamente bene.

«C’è la rete elettrica, le tende sono riscaldate, abbiamo sistemato tutti i bagni chimici, alcuni dei quali si erano rotti, e iniziato gli scavi per creare le fognature e le buche per la posa delle vasche Imhof», elenca l’ingegner Armando Lorenzini, responsabile del gruppo di 53 volontari scaligeri, «e se qui le cose vanno meglio che altrove lo si deve alle persone che sono venute, le quali hanno messo in campo una grande professionalità abbinata a un’altrettanto grande adattabilità alla situazione. Infatti, i materiali magari ci sono, ma mancano le attrezzature che si è abituati a utilizzare. Qui hanno saputo supplire alle carenze, usando quello che c’era per costruire allacciamenti elettrici, idrici e quant’altro».

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Apr 28 2009

Rallenta il ritmo della mia vita, Signore

Category: Pensieri e parole,Popoli e nazionigiorgio @ 09:10

Rallenta il ritmo della mia vita, Signore

Calma il battito del mio cuore
acquietando la mia vita.


Rallenta il mio passo frettoloso
con una visione delle eterne distese del tempo.


Dammi in mezzo alla confusione
la calma stabilità della montagna millenaria.


Spezza la tensione dei miei muscoli
con la serena musica del canto degli uccelli.


Aiutami a conoscere
il magico potere del sonno.


Insegnami l’arte di prendermi
brevi momenti di pausa,
di rallentare il mio ritmo per osservare un fiore,
accarezzare un animale,
leggere un buon libro.


Ricordami ogni giorno
la favola della lepre e della tartaruga
perchè possa imparare
che nelle corse non sempre vince chi va più veloce
e che nella vita si può fare qualche cosa
di meglio che aumentare la propria velocità.


Fà che io alzi lo sguardo alla grande quercia
e sappia che essa è diventata grande e forte
perchè è cresciuta lentamente e bene.


Rallenta il ritmo della mia vita, o Signore,
e ispirami ad affondare le mie radici
affinché io possa innalzarmi
verso le stelle del mio più grande destino.

 

Preghiera Sioux

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Apr 27 2009

Bologna, Sergio Cofferati condannato per comportamento antisindacale

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 12:57

di Brunella Torresin

Come presidente del teatro Comunale colpevole di aver decurtato la paga non solo ai dipendenti che aderirono agli scioperi di marzo, ma anche ai lavoratori che si presentarono. Il giudice dà ragione ai sindacati

Sergio Cofferati, nella sua veste di Presidente del Teatro Comunale, è colpevole di comportamento antisindacale nei confronti dei dipendenti della Fondazione. Il giudice del Lavoro Filippo Palladino ha infatti accolto il ricorso di due sigle sindacali, Fials e Cisl, contro la decisione della Fondazione di decurtare la paga non solo a coloro che aderirono agli scioperi del 22, 24, 26 e 27 marzo, ma anche ai lavoratori che quelle sere si presentarono in palcoscenico. Poiché La gazza ladrà non andò in scena, la Fondazione aveva applicato il principio della non ricevibilità della prestazione, informandone i dipendenti con un comunitato che il giudice ha ritenuto lesivo della libertà di sciopero. Secondo la sentenza depositata ieri, la Fondazione si farà carico delle spese processuali e risarcirà i dipendenti che non aderirono allo sciopero.

 

Fonte: La Repubblica.it ed Bologna  del (27 aprile 2009)

 

 

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Apr 27 2009

Eugenio Benetazzo: Cosa c’è dietro l’angolo? L’argentina

Category: Economia e lavorogiorgio @ 06:49

 

Eugenio Benetazzo è soprannominato  ormai come il predicatore dell’economia dell’economia”. Il suo live show itinerante, denominato “BLEKGEK (Preparati al peggio)” ha toccato ormai numerose piazze italiane, l’ultima a Bassano del Grappa, dove era presente un nostro collaboratore.

E’ stato acclamato a gran voce dalla critica dei principali canali di informazione come un sensazionale ed inedito evento di informazione ed indagine economica finanziaria indipendente. Secondo il parere di alcuni esperti in economia Eugenio Benetazzo è abituato a spararle grosse. Lo abbiamo avvicinato

L’intervista

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Apr 26 2009

DIAMO IL VOTO ALLE BANCHE

Category: Economia e lavorogiorgio @ 18:50

Negli anni precedenti i risparmiatori italiani sono sempre stati abituati a ricevere un rating di merito creditizio oppure un giudizio di affidabilità qualora avessero richiesto un prestito al loro istituto di credito o banca d’appoggio. Quello che sta accadendo sul pianeta in termini di scenario macroeconomico non ha precedenti storici: ovunque vi sono banche a rischio di default finanziario, molti sono i casi di salvataggio con interventi di stato a causa di una sconsiderata gestione del rischio da parte del management. 

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Apr 25 2009

Vorrei che fosse ben chiaro che, oggi, 25 Aprile, è la festa di San Marco Evangelista.

Category: Veneto e dintornigiorgio @ 09:37

Il 25 Aprile a Venezia, Festa del Bocolo

Per i veneziani il 25 aprile è ricorrenza assai più antica dell’attuale festa nazionale. Vi cade infatti il giorno del Santo Patrono Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d’Egitto, furono avventurosamente traslate a Venezia nell’anno 828 da due leggendari mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.

Si tramanda che per trafugare ai Musulmani il prezioso corpo (l’Islam riconosce e venera a sua volta Cristo e i Santi), i due astuti mercanti lo abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana a causa del noto disgusto per questa derrata imposto ai seguaci del Profeta.

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Apr 24 2009

Gli Esseni secondo Giuseppe Flavio

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 11:05

 

Da  Guerra giudaica  Libro II cap. 8 ver. 2 e seg.

 

Questi Esseni rigettano i piaceri come un male, ma esaltano la continenza, ed il dominio delle nostre passioni, come virtù.

Trascurano matrimonio, ma scelgono i figli d’altri, quando appaiono docili, per istruirli, e farli divenire loro figli, e li formano secondo i loro costumi.

Non negano assolutamente la necessità del matrimonio, e la continuità del genere umano che attraverso di esso viene assicurato; ma  si tengono lontani dal  comportamento lascivo di donne, ed  sono convinti che nessuna di esse resta fedele ad un solo uomo.

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Apr 23 2009

Meteorologia storica comasca

Category: Geografia e ambiente,Storia e dintornigiorgio @ 14:49

 

Il tempo e i fenomeni meteorologici in territorio comasco negli scritti degli storici.

 Ricerca di Furio Ricci

Corriere di Como il 23 Aprile 2009

 

Historiae Patriae – Libri Duo di Benedetto Giovio

 

Terremoti e maremoti

 

Anno Domini millesimo centesimo decimo septimo, tertio nonas ianuarias ingenti terremotu urbs consussa est, nec usquam tasm magnus ab secculi illius mortalibus audistus fuerat, non aleve futuri belli calamitatisque portentum; cum praesertim praerter naturae ordinem factum videretur. Num physici docente vere et autumno terremotus fieri consuvisse.

 

L’anno 1117, 3 gennaio, la città fu scossa da tal terremoto che il maggiore non si era sentito mai da persona viva in quel secolo, presagio non lieve della prossima guerra e calamità, principalmente perché parvi fuori dall’ordinario, in quanto, a giudizio dei fisici, i terremoti sono usi avvenire di primavera e d’autunno

 

Biennio pos, Larius e alii vicini lacus aestivo tempore tremuerunt. Idem quoque larus absque ventorum impulsus in siccum viginti cubitis excurrit et per vices refluebat

 

Due anni dopo (1255), d’estate, il Lario e gli altri laghi vicini ebbero scosse di terremoto, e lo stesso Lario, senza colpo di vento, con un flusso e riflusso lasciava in secco la spiaggia per venti braccia.

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Apr 22 2009

IL PATARINISMO A VERONA NEL SECOLO XIII Dagli studi di CARLO CIPOLLA

Castello di Sirmione ultimo baluardo dei Patarini

a cura di Silvio Manzati

Nel secolo XIII numerose e potenti sette d’eretici pullularono nella città e nella provincia di Verona. Erano i Catari o i Patarini, che si dilatarono fra noi venendo dalla Lombardia e dal Piemonte.


La guerra politico-religiosa condotta per tanti anni da Federico I contro il papa Alessandro III favorì l’accrescersi della potenza di queste dottrine, che, in un modo o nell’altro, combattevano la chiesa romana.
Alessandro III le condannò nel concilio lateranense (anno 1179). Il papa Lucio III e Federico I rinnovarono le condanne contro gli eretici nel concilio di Verona (novembre 1184). Nel decreto canonico sono nominatamente anatemizzati i catari, i patarini, gli umiliati, i poveri di Lione, i passagini, gli josepini e gli arnaldisti.



È probabile che in Verona, sin da quel tempo, fossero numerose le presenze delle sette. Le condizioni politiche d’Italia, al tempo di Enrico VI, figlio di Federico I, e successivamente, furono tali da incoraggiare qualsiasi opposizione al pontificato.  Fra’ Tommaso da Lentini, biografo e contemporaneo dell’inquisitore domenicano veronese S. Pietro detto Martire, ci testimonia l’insediamento dei patarini a Verona nei primi anni del sec. XIII.  Fra’ Tommaso, raccontando un episodio dell’infanzia, riferisce che il padre e lo zio di Pietro erano eretici. Siamo nel 1212 o 1213, in un tempo in cui la preponderanza ghibellina era ormai stabilita in Verona.



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Apr 20 2009

Verona scavi archeologici: dal Seminario spunta un tesoro

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 08:41

«OH!! Ogni tanto sul  giornale leggo  qualche bella segnalazione!”

“Finalmente dopo quattro anni, il giornale  L’Arena di Verona è riuscito a “portare alla luce”,  la notizie  riguardante il piu’ importante  e imponente   scavo archeologico di Verona  e uno dei maggiori di tutto il nord d’Italia degli ultimi anni.

Scavo che si era, e si sta effettuando,  in una segretezza tale   da far invidia,   “ all’area 51”.

Malgrado l’assoluta  riservatezza, nei  bar vicino al  seminario,  qualche notizia era comunque  filtrata,  anche a causa del numero elevato di persone che lavorano nel cantiere,  e benché non siano  fonti ufficiali, la voce era che  lo scavo che si stava effettuando era di una importanza archeologica tale da far dire che  Verona aveva ora la sua piccola Pompei.

Vediamo ora se i responsabili  alle soprintendenze e autorità varie, piu’ o meno  preposte, lo sacrificheranno all’ennesimo  parcheggio auto  sotterraneo di Verona o riusciranno a salvare, preservare  e valorizzare questo piccolo, ma importantissimo, gioiello archeologico,  e visto che per Verona il centro storico della città è  dichiarato dall’Unesco  “patrimonio storico e culturale dell’umanità”, non dovrebbero essere difficile farlo».

LA SCOPERTA A VERONETTA.

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Apr 19 2009

Così ho avvelenato Napoli

Category: Società e politicagiorgio @ 21:01

 

di Gianluca Di Feo e Emiliano Fittipaldi

 

Le confessioni di Gaetano Vassallo, il boss che per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari

 

 Temo per la mia vita e per questo ho deciso di collaborare con la giustizia e dire tutto quello che mi riguarda, anche reati da me commessi. In particolare, intendo riferire sullo smaltimento illegale dei rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all’anno 2005. Smaltimenti realizzati in cave, in terreni vergini, in discariche non autorizzate e in siti che posso materialmente indicare, avendo anche io contribuito… Comincia così il più sconvolgente racconto della devastazione di una regione: venti anni di veleni nascosti ovunque, che hanno contaminato il suolo, l’acqua e l’aria della Campania. Venti anni di denaro facile che hanno consolidato il potere dei casalesi, diventati praticamente i monopolisti di questo business sporco e redditizio. La testimonianza choc di una follia collettiva, che dalla fine degli anni Ottanta ha spinto sindaci, boss e contadini a seminare scorie tossiche nelle campagne tra Napoli e Caserta. Con il Commissariato di governo che in nome dell’emergenza ha poi legalizzato questo inferno.

 

Gaetano Vassallo è stato l’inventore del traffico: l’imprenditore che ha aperto la rotta dei rifiuti tossici alle aziende del Nord. E ha amministrato il grande affare per conto della famiglia Bidognetti, seguendone ascesa e declino nell’impero di Gomorra. 

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Apr 19 2009

Ecco le macerie di una Italia fallita.

Category: Italia storia e dintorni,Società e politicagiorgio @ 20:30

Mi è arrivata questa email, a leggerla mi ha fatto male, ma purtroppo è una sacrosanta  verità  

L’Italia è un paese sociologicamente spappolato, economicamente fallito, infatti:

È un fallimento in fatto di funzionalità e competitività internazionale. 

È un fallimento come capacità di rinnovarsi e ammodernarsi: è il più rigido tra i paesi occidentali. 

È un fallimento come produttività: è ultimo tra i paesi occidentali. 

È un fallimento di fatto in produzione: dal 1992 è divenuto l’ultimo dei paesi europei, con uno sviluppo di meno della metà della media. 

È un fallimento come natalità: è ultimo tra i paesi occidentali. 

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Apr 19 2009

Verona: La cava romana di Veronetta e il suo garage

 

Eccomi appoggiato al bancone della pasticceria Scapini di Porta Vescovo, costretto, dopo aver letto le notizie  scodellate dal giornale, assumere,  malgrado il parere sempre negativo del mio medico, la migliore brioches  alla crema di Verona per potermi  addolcire la giornata.

A rovinarmi la degustazione, ci ha pensato comunque il mio amico Gianni che, per ringraziami del caffe’ che gli avevo offerto, mi “stimola” sulle questioni politiche ed economiche  di  «come la pensi tu su … ecc ecc ». Date tutte le risposte del caso, Gianni  termina con un: «Ho capito! Ma perché ce  l’hai anche con il garage del seminario?». «Io? Ma stai parlando del garage sotterraneo del seminario dei Verona? Santa patata! Ma guarda che io non ce l’ho con nessun garage. E che a volte  ho la netta impressione che siano i  “garage”  ad avercela   con Verona».

«Esempio? » 

A poche centinaia di metri  dal seminario di Verona, in via Damiano Chiesa, vi è la presenza di uno dei piu’  interessanti  esempi di archeologia industriale di Verona, l’ultima traccia  di  cava romana  di pietra giallina esistente dentro le mura di  Verona, cava che i romani  usarono per la costruzione del teatro e di parte delle case e degli edifici della città del primo periodo. 

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Apr 18 2009

Fare l’archeologo non è una buona carriera

Category: Archeologia e paleontologiagiorgio @ 13:03

Björn di Helsingborg mi ha posto  alcune domande per quanto riguarda la carriera in archeologia.

Dove hai studiato, per quanto tempo, che cosa esattamente?

Tre anni compressi in due anni al 150%, che è, un BA / fil.kand. Quattro moduli di archeologia scandinava, uno di storia, uno di antropologia sociale. Più tardi ho fatto anche un dottorato di ricerca, ma questo non è necessario per lavorare come archeologo.

Qual è il mercato per questo tipo di lavoro? E’ vero che non ci sono posti di lavoro?

Il mercato del lavoro è merda e non ci sono posti di lavoro. 

Tutti i paesi scandinavi producono nuovi archeologi a un ritmo molto più elevata rispetto a quelli vecchi che vanno in pensione. Se ottenete un posto di lavoro contro ogni probabilità, quindi, sarà attraverso contatti, e il lavoro sarà mal pagato e l’ultima volta ho lavorato solo pochi mesi in estate.

Chi è il più grande datore di lavoro nel settore?

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