Il tempo e i fenomeni meteorologici in territorio comasco negli scritti degli storici.
Ricerca di Furio Ricci
Corriere di Como il 23 Aprile 2009
Historiae Patriae – Libri Duo di Benedetto Giovio
Terremoti e maremoti
Anno Domini millesimo centesimo decimo septimo, tertio nonas ianuarias ingenti terremotu urbs consussa est, nec usquam tasm magnus ab secculi illius mortalibus audistus fuerat, non aleve futuri belli calamitatisque portentum; cum praesertim praerter naturae ordinem factum videretur. Num physici docente vere et autumno terremotus fieri consuvisse.
L’anno 1117, 3 gennaio, la città fu scossa da tal terremoto che il maggiore non si era sentito mai da persona viva in quel secolo, presagio non lieve della prossima guerra e calamità, principalmente perché parvi fuori dall’ordinario, in quanto, a giudizio dei fisici, i terremoti sono usi avvenire di primavera e d’autunno
Biennio pos, Larius e alii vicini lacus aestivo tempore tremuerunt. Idem quoque larus absque ventorum impulsus in siccum viginti cubitis excurrit et per vices refluebat
Due anni dopo (1255), d’estate, il Lario e gli altri laghi vicini ebbero scosse di terremoto, e lo stesso Lario, senza colpo di vento, con un flusso e riflusso lasciava in secco la spiaggia per venti braccia.