Il crollo delle civiltà – Morte nell’Età del Bronzo.
Fu un cataclisma di proporzioni immense: verso la fine del XIII secolo a.C., le grandi civiltà dell’Età del Bronzo nell’Egeo e nel Vicino Oriente improvvisamente crollarono.
Nell’ultima parte della Tarda Età del Bronzo (1400-1200 a.C. circa) la civiltà Micenea fiorì in Grecia ed a Creta. Gli Ittiti controllavano la maggior parte dell’Anatolia e del nord della Siria dalla loro capitale Hattusa (la moderna Bogazkoy, a circa 125 miglia ad est di Ankara). Il Nuovo Regno Egizio imperava non solo nella Valle del Nilo ma anche in Palestina e nel sud della Siria. Il commercio scorreva sulle rotte commerciali che si incrociavano su terra e mare. Una nave della fine del XIV secolo a.C., dissotterrata presso il promontorio Uluburun nel sud della Turchia, per esempio, portava merci provenienti da Cipro, Canaan, l’Egitto, l’Anatolia, e la Grecia micenea.
Un secolo più tardi, tutte queste civiltà avevano cominciato a sfasciarsi. Le città bruciarono, i commerci diventarono quasi inesistenti, e larghi gruppi di popolazione migrarono da un luogo all’altro.
Quando ritornò la calma, era sorto un nuovo mondo. Al risveglio delle civiltà della magnificente Età del Bronzo, crebbero nuovi popoli, inclusi i Greci classici e gli Israeliti biblici; due dei precursori più significativi delle moderne civiltà occidentali.
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