Pubblicata da Guglielmo Ludovico Sinigaglia il giorno Giovedì 15 novembre 2012 alle ore 10.42
Cari amici, di Face con molta fatica scrivo questa che presumo sia la mia ultima nota.
Da circa un mese in base agli ultimi esami ed analisi sono stato classificato “Paziente oncologico terminale”. Pertanto con il mio consenso sono stati sospesi tutte le terapie che sarebbero comunque stati degli accanimenti terapeutici. Pertanto come terapia farmacologica mi sono restate solo quelle antidolorifiche: ” Morfina e Codeina”, uniti a pochi altri farmaci.
Sono a casa visto che deputo inutile occupare un posto in ospedale che potrebbe essere più utile a degli esseri che coltivano ancora qualche speranza di sopravvivenza. Constatando che la sanità nazionale non si fa scrupoli di nessuno, pertanto effettua tagli di tutti e su tutti senza nemmeno rispettare il dolore, spingendo i medici ad andare persino contro al loro giuramento di “IPPOCRATE”.
Ovviamente essere stato il testimone di “USTICA” ed aver contratto i cancri per l’uranio impoverito farà la gioia di molti politici in particolare dei più vetusti, visto che sono talmente sozzi che nemmeno “L’inferno li vuole” perchè codesti sarebbero in grado di scalzare Lucifero dal suo trono. Ciò vale anche per tanti Generali che oltre alle imputazioni di strage e via dicendo erano anche accusati di “ALTO TRADIMENTO”. Tutti questi miserrimi trarranno un sospiro di sollievo dalla mia dipartita. Ma sono altresì certo che anche loro dovranno confrontarsi con la Dea Morte ed essa non fa sconti a nessuno. La Giustizia terrena con le sue infinite leggi è anche l’unica che riesce a perpetrare infamanti ingiustizie che ontano oltre ogni oltre popoli inermi ed inani schiacciandoli sotto dei pesi davvero insopportabili.
Pesi insopportabili delle persone “ONESTE” che mantengono integre i valori che questi manipoli schiacciano con insulsa leggerezza senza dar peso che la giustizia deve essere eguale per ogni vivente.
Io sto vivendo la miserrimia della vita, specie in questo mio ultimo tratto dove gli stenti dell’esistere sono una aberrante abituale condizione di vita. Dove anche l’onestà e la dignità sono degli optionals davvero costosi.
Nonostante ciò che ho scritto, io vi invito caldamente a non accettare svilimenti del proprio esistere ed a non esitare di pagare qualunque prezzo vi sia da pagare in nome della propria onestà.
La vita non finisce con la morte terrena. Anzi dobbiamo confidare nella nostra rinascita in un universo migliore. Non chiudete la speranza che è in voi, ma aprite i vostri cuori affinché questo tratto terreno sia fertile per ciò che potremmo trovare dopo. Non fate che l’indifferenza uccida la speranza dei nostri simili. Con la certezza che i miei stenti, i miei dolori si tramuti in serenità per tutti i miei simili viventi.
Vi ringrazio per avermi accompagnato in questi anni dove io non mi sono mai arreso e grazie anche a voi ho potuto lottare contro l’ingiustizia e la disonestà dei potenti.
Un abbraccio particolare a Francesco Di Lorenzo e Fabrizio Di Lorenzo con l’augurio che la serenità di cui hanno pienamente diritto li abbracci.
A Milica Cupic dia la forza per non desistere mai nel chiedere giustizia per sua figlia.
Un forte abbraccio a Bianca Maria Fedi per la fratellanza esternatami in modo tangibile.
A Max Gaetano che si è arrampicato anche sugli specchi aiutandomi a cercare terapie idonee a sconfiggere le mie patologie cancerogene.
A Francesco Quartanaro che ha rispecchiato quel figlio che ho tanto desiderato e mai avuto.
A Giacomo Baldi cone le sue lacrime di giovane sapienza.
A Angela Peschechera che come una sorella mi è stata vicina anche nei momenti che lei stessa aveva la morte nel cuore.
Ad Elia Bruna di Taranto impagabile in tutto il suo esistere.
A tutte le persone che mi sono state vicine nei momenti bui che mi hanno avvolto.
Un ringraziamento alle persone che scientemente mi hanno fatto del male un nome su tutti Cesare Ferrara peseudo editore di Perth in Australia che sopravvive architettando piccole ed inutili truffe sulle spalle delle persone oneste che lui aveva carpito la buona fede, lacerandogli poi l’anima.
In ultimo ma non perchè siano ultimi l’auspicio a non demordere a Francesco Carbone, al decorato Giuseppe Picone e a tutti quelli che lottano l’ingiustizia rivendicando la giustizia vera.
Guglielmo Sinigaglia
P.S. Perdonate i miei errori ortografici, ma la vista anche lei ormai mi sostiene molto poco.
Fonte: srs di Guglielmo Sinigaglia, da Facebook di Guglielmo Sinigaglia il giorno Giovedì 15 novembre 2012 alle ore 10.42 ·
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