Dic 31 2012

MARIO MONTI – WEIMAR RELOADED

 

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Heinrich Brueningr-Mario Mmonti

 

Di Maurizio Blondet

 

 

Articolo di Maurizio Blondet tratto da EFFEDIEFFE.COM cui consiglio caldamente l’abbonamento (50€ per un intero anno di informazione fuori dai media mainstream.)

 

Lo scorso 14 dicembre il nostro ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, è volato a Washington ad incontrare il suo pari grado, Tim Geithner, e «investitori» finanziari non meglio identificati. Ad essi, secondo Il Corriere, Grilli ha spiegato il piano del governo Monti per ridurre un poco il debito pubblico, che Monti ha continuato a far salire rispetto al PIL, inarrestabile. Il calo del PIL (e non le tasse, secondo Grilli) ha fatto sì che esso si divaricasse dal debito: quello scende e, per forza, questo sale. La soluzione è aumentare il PIL «nominale», cioè quello reale più l’inflazione (che è al 2%, secondo loro), per far convergere le due entità. Come fare? Tranquilli, ha detto Grilli ai finanzieri esteri: «Il continuo aumento della disoccupazione spinge chi cerca un posto ad accettare compensi sempre minori pur di lavorare, ridando così un po’ di competitività di prezzo alle imprese»Le imprese italiane potranno dunque «ridurre i costi… del lavoro» (Il Tesoro e la via anti-debito).

 

Ecco dunque il progetto di «rilancio» e «crescita» di Monti (e di Bersani poi, per cui Monti è «un punto di non ritorno»): nessuna liberazione delle imprese dallo strangolamento della burocrazia pletorica inadempiente, nessun taglio ai «costi della politica»; niente blocco degli statali e dei loro stipendi, già il 15% superiori a quelli privati; niente fiscalità che non sia persecutrice di chi produce, nessun taglio agli statali di lusso con stipendi miliardari. Quello che vuol ridurre, il governo, sono i salari privati, ossia di quelli che producono, non dei parassiti. Mettendo in competizione gli occupati con i disoccupati, costretti ad «accettare compensi sempre minori».

 

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Dic 29 2012

PROVE INVALSI 2011: I RAGAZZI MIGLIORANO IN MATEMATICA QUELLI PIÙ BRAVI SONO NEL NORDEST

Category: Società e politicagiorgio @ 14:15

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RISULTATI DELLE PROVE INVALSI 2011:  BENE I RISULTATI DEGLI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE

 

I ragazzi migliorano in matematica. 
Quelli più bravi sono nel Nordest. Le valutazioni meno incoraggianti in Calabria e Sicilia.  Ma in altre regioni del Sud ci sono segnali di recupero

 

ROMA – Ci sono eccezioni, specie all’inizio della carriera scolastica, quando le abitudini della famiglia pesano più di quanto si impara in classe. In seconda elementare, ad esempio, i bambini più bravi in matematica sono quelli delle Marche e della Basilicata, mentre in italiano vanno forte quelli del Lazio e dell’Umbria. Ma poi – con il trascorrere degli anni, passando alle medie e alle superiori – i colori sulla cartina dell’Italia diventano definiti, netti, stabili. E i risultati migliori li raggiungono gli studenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, quelli peggiori i ragazzi siciliani e anche quelli della Calabria, dove probabilmente le pagelle andrebbero ritoccate al ribasso visto che «si riscontrano alcune evidenze di cheating», termine tecnico per indicare le copiature di massa. Ma se la classifica generale è sempre quella (Nord, poi il Centro, in fondo il Sud), dal Mezzogiorno arrivano segnali di recupero, soprattutto dalla Puglia ma anche da Abruzzo e Basilicata.

 

Sono ricchi di numeri e tabelle i risultati dei test Invalsi (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) pubblicati ieri. Si tratta delle prove che tanto hanno fatto discutere a maggio con le proteste di una parte di studenti e insegnanti. Prove standard, cioè uguali in tutte le scuole d’Italia, con l’obiettivo di misurare il livello degli studenti a prescindere dal variabile metro di giudizio dei loro insegnanti.

 

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Dic 29 2012

IL TITOLO DI PONTIFEX MAXIMUS PASSÒ NEL 376 DAGLI IMPERATORI ROMANI AL VESCOVO DI ROMA

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 01:08

 

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La carica di Pontefice massimo, anche se di carattere più che altro rappresentativo, era il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare, secondo la tradizione istituita da Numa Pompilio.

Nella Roma repubblicana, nel 253 a.C. abbiamo notizia dell’istituzione del Pontifex Maximus. Sebbene già 712 a.C. – Numa Marcio, secondo altre fonti lo stesso Numa Pompilio fossero stati legati a questa carica.

Anche il Grande Cesare nel 63 a.C. assunse il titolo di Pontifex Maximus rifiutando quello di Imperatore, che poi fu prerogativa dei grandi Imperatori Romani. Questo titolo fu poi assunto dai papi.

Con la rinuncia del titolo da parte dell’Imperatore Graziano nel 376,  la carica di pontefice massimo non fu più assunta da nessun imperatore, il titolo di Pontifex maximus fu assunto dai vescovi di Roma.

 

IL COSTRUTTORE DI PONTI

 

Il pontefice era un sacerdote della Religione romana. L’etimologia della parola pontifex (pontem facere) significa “costruttore di ponti”, è erroneamente attribuito al fatto che in Grecia ci fossero i sacerdoti gephyraei, con lo stesso significato di “costruttore di ponti”. Il che deriverebbe dal fatto che in Tessaglia le immagini degli Dei venissero poste sopra il ponte sul fiume Peneus.  I gephyraei erano una famiglia, forse un clan, e non una casta. Inoltre i sacerdoti greci adoravano Dei sul ponte, non costruivano ponti.

Viceversa l’arte di costruire ponti, che i Romani appresero dagli Etruschi, perchè i Romani non conoscevano l’arco ma gli Etruschi si, era considerata un’arte sacra, segreta e tramandata attraverso una casta, un po’ come i costruttori delle cattedrali gotiche nella Francia medievale………….

 

Fonte: da Luigi Pellini del  3 dicembre 2012

Link: http://luigi-pellini.blogspot.it/2012/12/i-papi-cristiani-si-sono-arrogati-anche.html

 


Dic 28 2012

SIRIA: LA “STRAGE DEL PANE A NATALE”:

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DI MARINELLA CORREGGIA

 

E’ troppo chiedere ai media di analizzare le denunce e i materiali video che ricevono, facendosi le classiche domande: chi, come, se, perché, cui prodest eccetera? Non lo hanno fatto, né in Italia né all’estero, di fronte alla cosiddetta “strage del pane” ad Halfaya, Siria, 23 dicembre 2012: “Mig di Assad uccidono trecento persone mentre in mille facevano la fila per il pane”. Gli oppositori dell’Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra e dei Comitati di coordinamento locali hanno diffuso video che proverebbero un bombardamento dell’aviazione siriana (Mig russi) contro mille civili in coda per il pane ad Halfaya. Perché? Per ritorsione contro l’avanzata dell’opposizione armata, sostengono i media.

 

Mandare un aereo a massacrare per ritorsione persone inermi affamate e per di più intorno a Natale, sarebbe non solo un atto diabolico ma anche suicida. Quel che ci vuole per tirarsi addosso l’ira armata del mondo, alienandosi anche chi continua a sostenere il negoziato anziché interventi militari.

 

Tanto più che in Siria e dunque nel mondo infuria quel che l’emittente Russia Today ha definito guerra chimica delle parole (con governo e gruppi armati a reciprocamente accusarsi dell’uso di armi vietate; ma solo le accuse dei gruppi armati sono tenute per buone). E tanto più che nello stesso giorno arrivava a Damasco l’inviato dell’Onu Lakdar Brahimi per parlare con il presidente Assad.

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Dic 27 2012

L’IMPRONTA MAFIOSA SULLE ECONOMIE E SULLE SOCIETÀ DEL SETTENTRIONE: INTERVISTA CON L’EX PM E SENATORE GIUSEPPE AYALA

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Giuseppe Ayala

 

QUELLA LINEA SILENZIOSA CHE AVANZA

 

Lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia, più di cinquant’anni fa, utilizzò la metafora della Linea della Palma per descrivere l’espandersi della Mafia al Nord.

Un incontro con l’ex PM del maxiprocesso di Palermo ed ex Senatore e Sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Ayala ci aiuta a capire le strategie e le intenzioni di Cosa nostra, ‘ndrangheta e Camorra.

 

La limpidezza e la fermezza nell’esporre e nel raccontare vicende storiche, anche drammatiche, che hanno accompagnato la sua lunga carriera di magistrato e di politico, come l’uccisione dell’amico fraterno Giovanni Falcone, del collega Paolo Borsellino e degli uomini della scorta, o nel descrivere situazioni di forte tensione come il clima pesantissimo che si respirava in Parlamento dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, e con il ciclone Tangentopoli che in quegli anni avrebbe spazzato via la prima Repubblica, fanno emergere chiaramente il carattere forte e deciso di Giuseppe Ayala.

 

L’ex magistrato, noto per aver ricoperto il ruolo di Pubblico Ministero al maxi- processo di Palermo (10 febbraio 1986 – 16 dicembre 1987), considerato il primo vero colpo inflitto dallo Stato a Cosa Nostra, è stato ospite il 21 novembre scorso a un incontro a Santa Maria in Stelle, organizzato dalla Parrocchia. Durante la serata, in una chiesa gremita di persone, Ayala ha presentato la sua ultima fatica editoriale intitolata “Troppe coincidenze”, un volume edito da Mondadori che ripercorre alcune passaggi fondamentali della politica italiana nel biennio 1992- 1994. In quei mesi si susseguirono numerosi avvenimenti (“coincidenze” per l’autore, ndr) che resero evidente l’esistenza di una trattativa tra Stato e Mafia per cercare di mettere fine all’ondata di sangue iniziata il 21 luglio 1979 con l’assassinio del capo della Squadra mobile di Palermo Boris Giuliano.

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Dic 26 2012

VOGLIO ESSERE EGOISTA: VOGLIO LA LOMBARDIA INDIPENDENTE

 

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di UGO MARIA DOMENICO CALO’*

 

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato un articolo dal titolo:  ‘L’indipendenza è un diritto ed anche un’opportunità’ e qualcuno ha controbattuto evidenziando che se l’indipendenza portasse ad un esaurimento del flusso di denaro (denominato politiche di solidarietà dagli statalisti) che dalle regioni ricche viene dirottato ogni anno verso quelle con un PIL pro capite inferiore alla media nazionale altro non sarebbe che egoismo territoriale.  Ecco perché, provocatoriamente, da lombardo dico che voglio essere egoista ben sapendo che la retorica centralista,  esaurita la versione patriottica (anche perché tale versione alla lunga non tiene in quanto in Svizzera esiste un amor di patria superiore al nostro pur essendo quel paese una confederazione di stati), si attaccherà a parole come solidarietà, equità, giustizia sociale ed altro bla, bla clientelare.

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Dic 24 2012

VERRÀ A VISITARCI DALL’ALTO UN SOLE CHE SORGE…

Category: Veja migiorgio @ 21:20

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VERRÀ A VISITARCI DALL’ALTO UN SOLE CHE SORGE…

 

Possa questo Santo giorno, portarvi mille giorni di sorrisi

 

Buon Natale 2012.

 


Dic 24 2012

LA MIA SIRIA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 00:05

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Qui sotto c’è una bella autointervista di Ouday Ramadan, un italo-siriano che si dice comunista ma che non si è fatto scrupolo di mettere insieme ogni sorta di infiltrati fascisti a sostegno dell’antifascista Siria. La pubblico perché di quanto è in gioco in Siria queste parole sono una sintesi eloquente.  Sappia, Ouday, che i suoi sodali camerati, se stesse a loro, una Siria come la sua non sarebbe di certo la loro.

 

MI CHIEDONO PERCHÉ NON VUOI IL CAMBIAMENTO IN SIRIA?

 

Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?

Rispondo: nella mia Siria non ho mai visto nessuno cibarsi dai cassonetti della spazzatura.

 

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?

Rispondo: nella mia Siria non ho mai visto un funerale del più illustre sconosciuto che non avesse almeno 1000 persone dietro.

 

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?

Rispondo: nella mia Siria ho visto il più umile dei lavoratori riuscire a mandare 10 figli a scuola ed oggi essi sono il medico, l’ingegnere, l’ufficiale, l’operaio, l’impiegato etc. etc.

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Dic 23 2012

IL SIGNIFICATO MAGICO DEL SOLSTIZIO D’INVERNO

Category: Conoscenza variegiorgio @ 15:21

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Tramonto del solo al solstizio d’inverno  sul cielo di   Verona

 

di Luca Valentini

 

Il significato magico del Solstizio d’Inverno
di Luca Valentini

 

Tra qualche settimana avrà inizio il periodo delle celebrazioni e dei festeggiamenti per il Natale e, come ogni anno, la moltitudine globalizzata, con giustificazioni astrattamente religiose, si immergerà repentinamente e totalmente nella demonia del consumismo sfrenato, senza comprendere minimamente o implicitamente che in quei giorni specifici del ciclo annuale qualcosa di straordinario e di magico accade, un evento cosmico che assumeva un alto valore simbolico in tutte le forme assunte dalla Tradizione Primordiale.

Questo nostro scritto è mirato proprio a precisare il suddetto aspetto tradizionale, compenetrandolo in una visione organica, che liberi il campo da integralismi e settarismi d’ogni tipo, esplicitando il senso universale di quello che è comunemente conosciuto come il Solstizio d’Inverno, appartenente, in forme giustamente diverse, alla spiritualità di tutte le religioni del mondo.

Non dimentichiamo, infatti, che quell’avvenimento iniziò ad essere celebrato dai nostri antenati, ad esempio presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e protostorica. Esso, inoltre, ispirò il “frammento 66” dell’opera di Eraclito di Efeso (560/480 a.C) e fu allegoricamente cantato da Omero (Odissea 133, 137) e da Virgilio (VI° libro dell’Eneide). Quello stesso fenomeno, fu invariabilmente atteso e magnificato dall’insieme delle popolazioni indoeuropee: i Gallo-Celti lo denominarono “Alban Arthuan” (“rinascita del dio Sole”); i Germani, “Yulè” (la “ruota dell’anno”); gli Scandinavi “Jul” (“ruota solare”); i Finnici “July” (“tempesta di neve”); i Lapponi “Juvla”; i Russi “Karatciun” (il “giorno più corto”)”. (1)

 

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Dic 22 2012

LA “MAMMA” DEL BENIGNI È “LA PIÙ BELLA DEL MONDO”

Category: Monolandia,Musica e spettacoli,Società e politicagiorgio @ 00:03

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di GILBERTO ONETO

 

L’altro giorno, con gran cassa mediatica, il Benigni ha dichiarato che si deve voler bene alla Costituzione come fosse la mamma. Applausi. In Italia la mamma è tutto, comincia per emme come Mussolini, come Monti. Luciano Tajoli  e Beniamino Gigli dovevano essere dei padri costituenti. Siccome a molti questa Costituzione non garba (fuori dai palazzi, dai teatri e dai café-chantant non piace quasi a nessuno), gli lasciamo volentieri questo riconoscimento di maternità: è la mamma del Benigni, che è perciò un figlio della Costituzione. E ci fermiamo qui per evitare di scadere in linguaggio da caserma.

 

Una strana mamma di cui tutti raccontano ed esaltano solo i primi 12 articoli e glissano sul resto. È come la biografia di una signora chiacchierata di cui si ricordano solo i primissimi anni, quelli dell’illibatezza. Diamo un’occhiata a questi pochi sprazzi di verginità.

 

Art. 1

 

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

 

Tre milioni di disoccupati, legioni di sottoccupati, occupati in nero, cassintegrati e finti lavoratori; un esercito di pubblici dipendenti, di finti invalidi, di immigrati nullafacenti, di pensionati che non hanno mai lavorato, di politici. Tutta gente che vive di Italia e sul lavoro degli altri.

 

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 

Fosse una cosa seria si fermerebbe a “la sovranità appartiene al popolo”, punto. Il reso è limitativo, toglie reale potere alla sovranità: è come dire che si gode della più assoluta libertà ma all’interno delle mura di una cella. Al popolo è mai stato chiesto se era d’accordo sulle cessioni di sovranità a stranieri della Nato o alla Comunità europea? In realtà non gli è mai stato neppure chiesto se gli andava bene la Costituzione. Qualche volta gli si chiede un parere con referendum abrogativi che però abrogano solo quello che il potere ha deciso di abrogare e lasciano tutto il resto così com’è. Alla faccia della sovranità!

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Dic 21 2012

OBAMA BARACK CHE CALPESTA LA COSTITUZIONE

Category: Arte,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:55

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Jon McNaughton – The Forgotten Man   

 

USA: Fa discutere un quadro che ritrae Barack Obama che calpesta la costituzione

 

Il dipinto intitolato ” The Forgotten Man” (l’uomo dimenticato) dell’artista Jon McNaughton, ritrae un’ arrogante Obama circondato da tutti i 43 presidenti, che ignora un uomo depresso  seduto su una panchina mentre il suo piede destro calpesta la Costituzione con James Madison accanto che lo supplica di fermarsi.

 

La notizia

 

 


Dic 20 2012

PROFEZIE DI PADRE PIO

 

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Padre Pio

 

Visto che domani è il 21 dicembre e secondo le previsioni dei Maya è la “fine del mondo”,  a questo punto possiamo  ricordare  anche le profezie di Padre Pio

 

LE PROFEZIE DI PADRE PIO 

 

(Tratti dal libro  “I grandi Profeti”  di Renzo Baschera)

 

L’ora dei castighi è vicina, ma manifesterò la Mia Misericordia.

 

La vostra epoca sarà testimone di un terribile castigo. I Miei Angeli  si prenderanno cura spirituale di annientare tutti coloro che si burlano  di Me e che non crederanno alle Mie profezie.

 

Uragani di fuoco saranno scagliati dalle nuvole, e si estenderanno su  tutta la terra.  Temporali, tempeste, tuoni e piogge ininterrotte, terremoti copriranno la terra durante tre giorni. Seguirà allora una  pioggia di fuoco ininterrotta, per dimostrare che Dio è Signore della creazione.

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Dic 19 2012

LA FINE DEL MONDO: PER 50 VOLTE È GIÀ STATA PREDETTA

Category: Monade satira e rattatuje,Mondogiorgio @ 00:05

 

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In questi giorni mi sono voluto divertire un pochino: sono andato a caccia di tutte le notizie riguardanti le annunciate “fini del mondo”, poi miseramente smentite dai fatti.

Mi sono sorpreso scoprendone addirittura più di 40, e partono già dal primo millennio.

Ho pensato che una simile sfilza di date ed argomentazioni era troppo esilarante per non condividerla anche con voi. Premetto solo una cosa, l’elenco NON vuole essere completo ed esatto, probabilmente alcune date mi saranno sfuggite, probabilmente altre saranno inesatte, ma lo scopo di questa lista è solo quello di farvi riflettere…

Adesso buona lettura e… buon divertimento

 

Ecco le date delle annunciate fini del mondo:

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Dic 16 2012

GIANNI LANNES: L’ULTIMA INCHIESTA

Category: Media e informazione,Società e politicagiorgio @ 13:31

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Lettrici e lettori tutti che seguitate a chiedermi perché ho staccato la spina. Questo è l’ultimo pezzo che ho scritto per Il Corriere della Sera, il più importante quotidiano del Belpaese. Il tema è di cogente attualità: la giustizia che non ingrana. Non ho accettato l’imperante diktat (occuparsi di frivolezze e non toccare i gangli del potere) – già avanzato da un altro quotidiano La Stampa (di proprietà Fiat) – ed ho perso il lavoro. Pensate un pò: l’11 ottobre 2008, La Stampa pubblicò in primo piano (prima pagina) una mia inchiesta sull’amianto alla Barilla (stabilimento di San Nicola di Melfi in Basilicata, dove si producono le famose merendine). Reazione della multinazionale alimentare? Minacce  a mezzo dell’avvocato Mariconda con studio a Milano.  Esiste un documento scritto (un atto di transazione tra Barilla e Fiat, ne ho una copia in originale) in cui appunto la Barilla chiede ed ottiene la mia testa. E poi il presidente del Senato Schifani che fa visita alla redazione di Torino e mi invita alla festa del ventaglio a Roma per chiedermi lumi di questo mio interessamento ad “un’utile opera pubblica”,  già sponsor di una superstrada inutile e devastante in Sicilia nel bosco della Ficuzza (compresa un’area archeologica), già cittadino onorario di Corleone. Aveva ragione lo scrittore Leonardo Sciascia: troppi professionisti dell’antimafia sulla scena.

Il seguito? Un corollario di attentati ed intimidazioni mortali alla mia famiglia.

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Dic 16 2012

RIFORMA DEI CONDOMINI: ECCO COME SONO CAMBIATE LE REGOLE

Category: Architettura e urbanistica,Società e politicagiorgio @ 00:23

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Verona – Grattacielo di Piazza Simoni

 

Amministratore “trasparente”, nuovi quorum delle assemblee, via libera agli animali e ai condomini che vogliono staccarsi dal riscaldamento centralizzato

 

Una riforma dopo 70 anni. Sta per essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge(scarica il testo in pdf) che modifica la disciplina “del condominio negli edifici“, una ventina di articoli del Codice civile rimasti pressoché invariati dal 1942, mentre la convivenza e le esigenze di uno stabile si sono completamente trasformate. Un mondo dove la casistica delle situazioni, spesso ad alta conflittualità, è pressoché infinita. La nuova legge, che entrerà in vigore dopo 6 mesi dalla pubblicazione (quindi presumibilmente verso la metà del 2013),  andrà a incidere sulla vita quotidiana di 30 milioni di italiani che vivono in edifici condominiali.

 

Le novità riguardano moltissimi aspetti delle vita condominiale: dal ruolo dell’amministratore, ai quorum delle assemblee, al sito web per le comunicazioni alla tutela degli animali, la possibilità di staccarsi dal riscaldamento centralizzato e leparabole tv. Vediamole più in dettaglio.

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