L’Italia è una creazione dei Rothschild! Queste letture, per iniziare, dovrebbero rendere l’idea:
Per i banchieri dei Re un avventura di quattro secoli – In una lettera alla sorella di Luigi Filippo, Talleyrand, allora ambasciatore a Londra, scrisse il 15 ottobre 1830:
“Il ministero britannico è sempre messo al corrente di tutto da Rothschild da dieci a dodici ore prima dei dispacci di Lord Stuart (l’ ambasciatore a Parigi). Le loro navi non imbarcano passeggeri e salpano con qualsiasi tempo“.
I Rothschild non si fanno scrupoli, combattono senza mezze misure chi minaccia di intaccare il loro potere e non si lasciano fermare nemmeno dalle guerre, anzi le loro capacità sono tali che riescono ad essere al contempo i banchieri di Cavour e di Metternich e la loro spregiudicatezza è pari alla loro abilità.” fonte:
Il Vaticano allo sportello della banca Rothschild – Nel 1831 Cavour indebitò il Piemonte con James de Rothschild, per pagar i debiti si fece aiutare da Carlo de Rothschild con ulteriori prestiti di 180 mila scudi l’anno. In questo modo il Piemonte e Cavour furono presto nelle mani dei Rothschild. Questo fu un primo passo fondamentale per arrivare all’ unione dell’ Italia con la forza e decisa dai Rothschild stessi attraverso i “burattini” Garibaldi, Cavour, Mazzini, Bixio, etc. Fonte: Daniela Felisini, «Le finanze pontificie e i Rothschild», Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1991 – http://www.disinformazione.it/vaticano.htm
La questione meridionale rimane irrisolta – Dopo l’impresa di Garibaldi, la quasi totalità della ricchezza «napoletana» andò al Piemonte, e Camillo Benso Conte di Cavour poté saldare i suoi enormi debiti con i Rothschild. fonte: http://www.ilgiornale.it/pag_pdf.php?ID=12921
Un finanziamento della massoneria britannica dietro l’avventura dei Mille – La conquista degli Stati che componevano la Penisola italiana e, in particolare, del ricco Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia non fu solo dettata dall’esigenza di rientrare dall’esposizione nei confronti di Banque Rothschild che aveva già investito parecchio nelle avventure belliche piemontesi. Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese fu determinante con un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell’impresa. fonte: http://www.ilgiornale.it/cultura/un_finanziamento_massoneria_britannica_dietro_avventura_mille/storia-storia-garibaldi-savoia-mille-massoneria-rothschild/04-07-2009/articolo-id=363990-page=0-comments=1
Le lettere di Pike a Mazzini (un noto satanista), ecco una frase emblematica:
Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Geopolitica/LA-CORRISPONDENZA-MAZZINI-PIKE-DEL-1870/
Savoia a bolletta salvato dai Rothschild – Giornali e televisioni ogni tanto ci dicono che il popolo italiano ha un mostruoso debito pubblico, ma nessuno ci dice verso chi siamo debitori. Apparentemente la cosa non è semplice da spiegare, in effetti la spiegazione è semplicissima: è soltanto una truffa, una grande truffa. Nel 1849 si costituiva in Piemonte la Banca Nazionale degli Stati Sardi, di proprietà privata. L’interessato Cavour che aveva infatti propri interessi in quella banca; impose al parlamento savoiardo di affidare a tale istituzione compiti di tesoreria dello Stato. Si ebbe, quindi, una banca privata che emetteva e gestiva denaro dello Stato! A quei tempi l’emissione di carta moneta veniva fatta solo dal Piemonte, al contrario il Banco delle Due Sicilie emetteva monete d’oro e d’argento. La carta moneta del Piemonte aveva anch’essa una riserva d’oro (circa 20 milioni), ma il rapporto era che ogni tre lire di carta valevano una lira d’oro. Il fatto è che, per le continue guerre che i savoiardi facevano, quel simulacro di convertibilità in oro andò a farsi benedire, sicché ancor prima del 1861 la carta moneta piemontese era diventata carta straccia per l’emissione incontrollata che se ne fece. – http://www.disinformazione.it/savoiaebolletta.htm
Ecco 150 anni d’Unità di Rothschild Italia. Poveri ingenui.
Fonte: da Felicità Anno Zero del 3 giugno 2012
17 Novembre, 2014 22:28
Nel 1831 Cavour aveva 21 anni e non era ancora neanche sindaco di Grinzane. Altro che indebitare il Piemonte!
2 Febbraio, 2019 18:47
[…] 150 anni di dittatura ROTHSHILD http://www.veja.it/…/03/07/150-anni-di-dittatura-rothschild/ […]