Non aspettatevi da parte mia un commento sugli esiti delle recenti elezioni politiche, in rete e sui media nazionali non si parla d’altro, quindi basta che vi sbizzarite su chi, quando e cosa ascoltare. Dal mio punto di vista, come contribuente italiano, sono amareggiato che non abbia stravinto il partito di Antonio Ingroia, Rivoluzione Civile, in quanto sarebbe stato l’unico partito potenzialmente in grado di far fallire il paese nel giro di qualche settimana e quindi tutto sommato in grado di poter ricreare velocemente le condizioni per una salutare ricostruzione della nazione in stile operazione tabula rasa. Purtroppo questo mio desiderio non si è verificato, rispetto a quanto confidavo che accadesse con le elezioni greche nello scorso giugno. Ora in considerazione di quanto è emerso dalle urne, esorto chiunque riesca a governare tramite una qualsiasi sorta di coalizione (purtroppo con una vita molto limitata) a fare presto e copiare letteralmente quanto stanno facendo nel Regno Unito, abbandonando i campanilismi e gli stereotipi della politica italiana. David Cameron oggi è forse l’unico leader che dovremmo augurarci di avere come Primo Ministro anche in Italia, quell’uomo forte sopratutti e sopratutto che sta riuscendo a risanare il Regno di Sua Maestà.
Da questo punto di vista dovremmo solo imparare dagli inglesi e rimango al tempo stupito di come nessuna forza politica italiano non abbia ancora proposto quanto messo in essere oltre manica per riformare strutturalmente il panorama bancario italiano specie con lo scandalo MPS ancora in corso. Per farla breve, Cameron ha dato istruzioni a George Osborne, attuale Cancelliere dello Scacchiere (una sorta di Ministro delle Finanze e di Segretario del Tesoro al tempo stesso) di iniziare a redigere il disegno di legge che consentirà al Governo di poter obbligare le banche inglese a spacchettarsi qualora la loro attività o la loro situazione patrimoniale potesse compromettere la tutela e la serenità dei risparmiatori e correntisti inglesi. Sostanzialmente tra meno di un anno il Governo Britannico potrà disporre di un efficace strumento per esercitare pressioni e sanzioni alle banche che saranno considerate potenzialmente troppo rischiose, inducendole o meglio obbligandole a rompersi in una o più banche di modo che emergano e siano distinte le attività caratteristiche di banca (depositi e servizi di pagamento) e le attività di investimento bancario non convenzionale.
Ricordo per chi non lo sapesse che sempre Cameron ha voluto la creazione del Merlin Project ad inizio 2011 (volgarmente conosciuto come Progetto Merlino) che poneva un tetto agli stipendi ed ai bonus dei manager di quattro grandi gruppi bancari di servizi retail (HSBC, RBS, Barclays, Llyods) oltre a precisi livelli di esposizione al rischio ed al credito per le piccole e medie imprese (small business enterprise). Fate presto dunque, chi potrà governare tra qualche settimana, proponga ed insista affinchè Banca MPS venga acquisita da HSBC, in questo modo avremmo l’ingresso di una grande e potente banca straniera in Italia che produrrebbe solo salutari benefici al mercato della concorrenza dei servizi bancari erogati dagli operatori italiani. Fate presto, chiunque governi si strutturi sul piano giuridico e istituzionale per avviare una riforma che porti alla separazione delle attività bancarie ordinarie da quelle non convenzionali, meglio se attraverso il commissariamento delle fondazioni bancarie italiane (come ho avuto modo di esporre già in precedenza) in modo da creare una nuova Super Bank italiana, nata magari dalla fusione obbligata di Unicredit e IntesaSanPaolo.
Il secondo fate presto lo voglio indirizzare invece oltre confine, verso gli organismi sovranazionali come BCE, MES e Commissione Europea, per cortesia, fate presto a commissariarci tanto quanto ho esposto sopra rimane solamente un sogno: noi italiani non siamo in grado per ottusità e individualismo nel trovare una soluzione sensata allo stallo dell’attuale panorama politico italiano. Mi vergogno quando vedo la copertina dell’Economist di questa settimana, fate presto commissariateci: usate la paura sul piano finanziario tanto con noi funziona, fateci capire che cosa significherebbe per consumatori, banche italiane, fondi pensioni e piccoli risparmiatori ritrovarsi in poco tempo con il governativo italiano considerato troppo rischioso per essere detenuto a medio/lungo termine. Fate presto non lasciate che passino altri mesi, o che siano concessi altri mesi per lasciarci tergiversare o concertare sul fronte politico, fate presto intervenite subito e risanate finalmente la nazione dall’italian way. Non possiamo tutti noi giovani mettere in cantiere l’idea di abbandonare per sempre il vecchio stivale, qualcuno in trincea ci dovrà sempre stare, fate presto non lasciate che oltre dodici anni di lavoro e sacrificio per tenere in piedi qualcosa di insensato si possa smaterializzare nel giro di poche settimane. Questa volta irrimediabilmente.
Fonte: srs di Eugenio Benetazzo del 1 marzo 2013
Link: http://www.eugeniobenetazzo.com/il-dopo-elezioni.htm
17 Marzo, 2013 22:16
Ma perchè, credi che in Italia, culla della mafia, a governare siano quei politichesi che si vedono in tv, magari da ballarò??? Chi comanda è la mafia, vero stato nello stato. Negli anni 90, mentre Falcone e Borsellino, con rispettivi Pool, venivano mandati al macello, i politichesi di allora, maestri degli attuali, discutevano di agevolazioni ai mafiosi in 41 bis, cercando di far terminare in questo modo le stragi di allora. Doo la morte di questi due ultimi onesti e preparati Magistrati, il malaffare ha avuto via libera. Guardate chi e come si è messo in politica, e osservate l’Italia di oggi, in macerie, in ogni campo, sia economico che sociale, in caduta libera…..