La satira deve essere libera e contro il potere. Ma se al potere c’è la sinistra e meglio non farla
La satira deve essere libera e contro il potere. Questo ripetono sempre quelli che usano la satira come arma politica. Libera sì, contro il potere anche, ma attenti, non prendete troppo alla lettera questa affermazione di principio sulla satira. Perché se al potere c’è la sinistra non è più valida.
Ho ripetuto spesso questa strana interpretazione della libertà di satira da parte dei nostri guru dell’umorismo unidirezionale. Ne parlavo anni fa in un post “Si può ridere dei musulmani?” in cui riferivo della conferma a quanto dicevo da anni, proprio da un mostro della satira, il Nobel Dario Fo, ospite nel salotto radical chic di Serena Dandini.
Diceva esattamente questo; è meglio non fare satira sulla sinistra, è difficile e pericoloso, perché la gente non la capisce. E se lo dice Fo bisogna credergli. Mi è tornato in mente perché oggi l’ANSA dedica un articolo a Giorgio Forattini. L’ho citato anch’io, proprio di recente, a proposito della pericolosità di fare satira su personaggi della sinistra, ricordando come Forattini sia stato querelato, per due vignette, da D’Alema e dal giudice Caselli. Entrambi hanno chiesto risarcimenti miliardari.