Apr 06 2013

VICENZA, SI SUICIDA E LASCIA UN FOGLIA AI FAMILIARI: “DITE PERCHÉ MI SONO SUICIDATO, FATELO SAPERE, SCRIVETE AI GIORNALI”

Category: Cronaca e notizie,Economia e lavorogiorgio @ 14:49

disperazione

Un 50anne si è suicidato ma prima ha lasciato un biglietto chiedendo ai suoi di parlare del suo caso.

 

Nella giornata di ieri ha fatto scalpore il caso del triplice suicidio di Macerata, talmente eclatante che i mass media, che evitano accuratamente di parlare di “suicidi da insolvenza”, hanno dovuto menzionare la vicenda: ma nella stessa giornata si è tolto la vita anche un cinquantenne rimasto senza lavoro di Zané, provincia di Vicenza, che ha lasciato un foglio al figlio: “fatelo sapere, ditelo ai giornali”…

Un genitore lascia scritto al figlio di informare l’opinione pubblica sui motivi che l’hanno spinto alla tragedia. Un cinquantenne rimasto senza lavoro si è tolto la vita: in un biglietto ha chiesto che i suoi cari spieghino i motivi del gesto

ZANÈ. Un biglietto di saluto ai suoi cari; la spiegazione del motivo di quel tragico gesto, dettato dalla disperazione di non avere più un lavoro e una richiesta chiara: «Fatelo sapere tramite il giornale». È questo che ha spinto un ragazzo a reagire al dolore e a raccontare la storia del padre, un autotrasportatore di Zané, che la scorsa settimana si è tolto la vita nella sua abitazione. Da quanto tempo suo padre era senza lavoro? «Mio papà ha fatto il camionista per trent’anni. Ha sempre versato regolarmente i contributi e si è sempre dimostrato un gran lavoratore. Poi con la crisi le cose hanno iniziato ad andare male, non veniva più pagato, ha cercato altri lavori, ma alla fine si è trovato disoccupato. Ha ricevuto un contributo di 700 euro al mese, per sette mesi. E da ottobre, più nulla». Come ha reagito a questa situazione? «Senza lavoro si sentiva impotente. Non ha mai smesso di cercare un’occupazione, ha presentato oltre 300 richieste, anche fuori regione, ma le risposte erano sempre le stesse: o non cercavano, o era troppo vecchio. Aveva 50 anni».

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Apr 06 2013

DOSSIER: LA SPORCA CRONISTORIA DEL NUOVO ORDINE MONDIALE!

Category: Dominio Potere e Violenza,Monolandiagiorgio @ 00:13

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Lungi dal voler essere esaustiva, questa succinta tabella cronologica (1) (che va dal 1773 al 2011) elenca le tappe più importanti del cammino forzato dell’umanità verso quel Nuovo Ordine Mondiale che le Società Segrete (Massoneriain primis) e l’Alta Finanza vorrebbero instaurare sulla Terra, con il consenso o con la violenza.

1773 – Il banchiere ebreo Mayer Amschel Rothschild (1744-1812) riunisce dodici dei suoi amici più influenti e li convince del fatto che se uniranno le loro risorse, potranno dominare il mondo. Questa riunione ha luogo a Francoforte, in Germania. Rothschild informa anche i suoi amici di aver trovato il candidato perfetto, un individuo dotato di un incredibile intelletto e di grande ingegnosità, per guidare l’organizzazione che ha progettato: quest’uomo è Johann Adam Weishaupt (1748-1830).

1º Maggio 1776 – L’israelita Adam Weishaupt (nome in codice Spartacus) fonda una Società Segreta  chiamata Ordine degli Illuminati.  Weishaupt è docente di Diritto Canonico all’Università di Ingolstadt, in Baviera. Gli Illuminati cercano di stabilire un Nuovo Ordine Mondiale

I loro obiettivi sono i seguenti:

– abolizione di tutti i governi legittimi;

– abolizione della proprietà privata;

– abolizione dell’eredità;

– abolizione del patriottismo;

– abolizione della famiglia;

– abolizione della religione;

– creazione di un Governo Mondiale.

Luglio 1782 – L’Ordine degli Illuminati si congiunge con la Massoneria durante il Congresso di Wilhelmsbad.  Il conte De Virieu, un membro di una Loggia martinista di Lione che assiste al Congresso, se ne allontana visibilmente scosso. Quando viene interrogato sui «tragici segreti» dei quali è venuto al corrente, egli risponde: «Non glieli confiderò. Posso solamente dirle che tutto questo è molto più grave di quanto lei pensi».  Secondo il suo biografo M. Costa de Beauregard, da quel momento, «il conte de Virieu parlò della Massoneria solo con orrore» (2).

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