Apr 10 2013

LE FRASI PIÙ CELEBRI DI MARGARET THATCHER

margaret

 

Margaret Thatcher,. Nata a Grantham il 13 ottobre 1925 e morta l’ 8 aprile del 2013 a 87anni.   è  stata la prima ed unica ad oggi donna primo ministro del Regno Unito.

THE IRON LADY, la donna di ferro del Partito conservatore inglese è stata una politica tra le più importanti e popolari in Inghilterra e nel mondo nonché tra le più discusse. Conservatrice e liberista, amica del dittatore cileno Augusto Pinochet, vicina a Reagan, la Thatcher fece scandalo anche per le sue posizioni di fermezza in politica estera, dall’Ira alle Falkland.

Non passerà alla storia come il più diplomatico dei politici: Margaret Thatcher non si è mai tirata indietro quando si è trattato di esprimere il suo punto di vista. Ecco alcune delle sue frasi piu’ famose, riportate sempre con ampia diffusione dai media, che fanno parte ormai della memoria storica collettiva.

 

LA CRONOLOGIA DELLA SUA ASCESA ATTRAVERSO LE SUE FRASI

 

-1934 “Non sono stata fortunata. Me lo meritavo”.  Al ricevimento del suo primo premio scolastico all’età di nove anni di età

 

-1969  con poca lungimiranza: «Nessuna donna del mio tempo diventerà primo ministro o segretario agli Esteri. Non occuperemo mai le posizioni al top e in ogni caso io non le vorrei perché significherebbe dedicarvi il 100 per cento». Dieci anni prima di diventare capo del governo.

Concetto ripetuto il 5 marzo  1973, da ministro dell’Istruzione disse in una intervista alla Bbc Television: «Non credo che ci sarà mai un Primo ministro donna durante la mia vita».

 

– 1972  “IO? UNA MORBIDA”. «Io non sono dura, sono terribilmente morbida. Ma non persisterò nell’esserlo», disse in un’intervista alla BBC .

 

1977   «Le persone della mia estrazione sociale hanno bisogno di licei classici per competere con i bambini di famiglie privilegiate come Shirley Williams e Anthony Wedgwood Benn (visconte per 50 anni parlamentare del partito laburista)»., da leader conservatore.

 

-1979 «Ogni donna che sa come far andare avanti una casa è molto vicina a capire come far andare avanti una nazione»  (L’anno in cui e’ diventata primo ministro)

 

1979 «Dove c’è discordia porteremo armonia. Dove errore, la verità. Dove il dubbio, la fede. E dove c’è disuguaglianza, porteremo speranza». Discorso da premier nel 1979, anno della prima elezione

 

-1979 «La mia non è una politica del consenso ma del convincimento».

 

-1980 «A coloro che aspettano col fiato sospeso la catastrofe tanto amata dai media, cioè la marcia indietro, posso solo dire una cosa: non si torna indietro se non si vuole. La signora non si volta». Storico discorso al congresso conservatore quando Iron Lady ribadì che non aveva alcuna intenzione di fare marcia indietro sulla liberalizzazione dell’economia, nonostante nel primo periodo della cura Thatcher – e nei tre anni successivi – la disoccupazione fosse aumentata da 1,5 milioni a 3 milioni. The lady is not turning diventò il motto di colei che i media chiameranno più o meno affettuosamente Maggie, come due giornalisti britannici poi americani, Christopher Hitchens e pochi minuti fa la direttrice di Newsweek Tina Brown su Twitter.

 

– 1980 «Non mi dà alcun fastidio se i miei ministri parlano, purché facciano quello che dico io».

 

-1980  «Nessun si ricorderebbe del Buon Samaritano se lui avesse avuto solo buone intenzioni: lui aveva anche soldi».

 

-1980  «Amo discutere. Mi piace il dibattito e non mi aspetto che tutti siano là seduti a darmi ragione: non è quello il loro dovere»

 

– 1982 Non devo nulla al movimento femminista. (da un’intervista)

 

-1982: «In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna».

 

-1983 «Nelle loro espressioni un sorriso traditore. Probabilmente è stata la cosa peggiore di tutte». In riferito ai colleghi di governo che le avevano consigliato di ritirarsi.

 

-1984, giugno  «Rivoglio i miei soldi indietro»  Con on lo storico «I want my money back» pronunciato a Fontainebleau  nel corso dei negoziati sul bilancio europeo, la Lady di ferro ottenne il cosiddetto «sconto britannico», ossia un ristorno dei contributi a favore delle casse inglesi.  Perchè i soldi che Londra versava come contribuente nelle casse dell’Ue  finivano per sovvenzionare l’agricoltura francese.

 

-1984, 17 dicembre. «Mi piace il signor Gorbaciov, possiamo fare affari insieme». 

 Dall’intervista tv per la BBC.

 

– 1984 «I giovani non dovrebbero essere inattivi. Gli fa molto male» (da un’intervista)

 

-1984 «Abbiamo dovuto combattere il nemico fuori dalle Falklands.  Ma dobbiamo essere sempre vigili sul nemico all’interno che è molto più difficile da combattere e molto più pericoloso per la libertà». (sciopero dei minatori e scontro con la categoria negli anni 1984-1985).

 

– 1985 «Penso che, storicamente, il termine “thatcherismo” sarà visto come un complimento».  (da un discorso nel 1985)

 

-1987 «La vera società non esiste: esistono individui, uomini, donne e famiglie»

 

-1988 «Non abbiamo ridotto con successo i confini dello stato britannico per vederli governati con un superstato europeo che esercita un nuovo dominio da Bruxelles». (Bandiera dell’euroscetticismo).

 

-1989 «Cos’ha che non va l’acqua britannica? » (ad un pranzo dove  gli viene portata l’acqua francese Perrier)

 

-1990, 30 ottobre.  I TRE NO ALL’EUROPA. «Il Presidente della Commissione, Mr. Delors, ha detto in una conferenza stampa l’altro giorno che vorrebbe che il Parlamento europeo fosse il corpo democratico della Comunità, ha voluto che la Commissione sia l’esecutivo e vorrebbe che il Consiglio dei ministri fosse il Senato. No! No! No!».

 Dal dibattito alla Camera dei Comuni.

 

-1990  IRAK. «Quando cominci un lavoro quello che conta è farlo fino in fondo e bene. Saddam è invece ancora lì e la questione del Golfo non si è ancora chiusa».

 In un’intervista dichiarò il proprio stupore per una guerra conclusa troppo in fretta e senza l’annientamento del dittatore Saddam Hussein.

 

– 1990, novembre  «Continuo a combattere, combatto per vincere»., dopo aver perso voti nel suo partito che la costringono a un secondo riund per la leadership Tory. Si dimetterà il giorno dopo.

 

-1990, 27 novembre   «È un vecchio mondo divertente» Alla sua ultima riunione di gabinetto.

 

1991,  maggio  «Casa è dove si va quando non si ha niente di meglio da fare» Sei mesi dopo aver lasciato Downing Street

 

-1999  «Nel corso della mia vita tutti i nostri problemi sono venuti dal continente europeo e tutte le soluzioni sono venute dalle nazioni di lingua inglese in tutto il mondo».

“In my lifetime all our problems have come from mainland Europe and all the solutions have come from the English-speaking nations across the world”.  Discorso ai Tories scozzesi, 1999

 

A SEGUIRE

 

Suo padre Alfred l’ha influenzata più di chiunque altro,  le insegnava a essere indipendente, a lottare per ciò in cui credeva:

– «Non fare mai qualcosa perché gli altri ti dicono di farla» le diceva. Un motto che lei ha sempre seguito, fino alla morte.

 

«Non c’è alternativa» (There is no alternative). Questa frase, che ripeteva in continuazione in riferimento al suo programma economico, le ha fatto guadagnare il nome di “Tina”, acronimo dell’espressione.

 

– «Le mie politiche non si basano su una teoria economica, ma su cose con cui milioni di persone come me sono cresciuti: una giornata di lavoro onesto per una giornata di paga onesta; vivere all’interno dei propri mezzi per mettersi da parte un gruzzolo per un giorno di pioggia; pagare le bollette in tempo per sostenere la polizia».

 

– «Odio gli estremi di qualunque tipo. Il comunismo e il Fronte Nazionale. Entrambi cercano il dominio dello Stato sull’individuo. Entrambi, credo nello schiacciare il diritto del singolo. Per me, quindi, sono partiti dello stesso tipo».

 

– «Tutta la mia vita ho combattuto contro il Comunismo e altre organizzazioni estremiste perché, se li combatti, loro operano segretamente e ciò dà loro un entusiasmo che non otterrebbero se si portassero avanti le loro politiche apertamente. Noi li batteremo argomento su argomento».

 

– «L’U.R.S.S. è governata da una dittatura paziente, uomini decisi e lungimiranti che stanno rapidamente facendo il loro paese la prima potenza navale e militare del mondo. Non stanno facendo questo esclusivamente per motivi di autodifesa».

 

– «Se un conservatore non crede che la proprietà privata è uno dei principali baluardi della libertà individuale, allora avrebbe fatto meglio a diventare un socialista e farla finita».

 

– «I governi socialisti tradizionalmente fanno un pasticcio finanziario. Sono sempre a corto di soldi degli altri. Si tratta piuttosto di una loro caratteristica».

 

«I governi laburisti ci hanno portato al record di pressione fiscale in tempo di pace. Hanno la malattia tipica socialista, hanno esaurito i soldi degli altri».

 

«Il socialismo fallisce quando si finiscono i soldi… degli altri».

 

– «E io andrò a criticare il socialismo, e contrastare il socialismo perché è un male per la Gran Bretagna. La Gran Bretagna e il socialismo non sono la stessa cosa. »

 

– «Penso che se mi attaccano sul piano personale, non hanno argomenti politici a sinistra»

 

– «La Gran Bretagna non è più nella politica del pendolo, ma in quella del cricchetto».

 

– «Personalmente ho sempre votato per la pena di morte perché credo che le persone che si permettono di prendere la vita di altri perderanno il loro diritto di vivere. Io credo che la pena di morte dovrebbe essere usata solo molto raramente, ma credo che nessuno dovrebbe essere sicuro che per quanto sia crudele, vizioso e orribile il loro omicidio non soffriranno la pena di morte».

 

– «Non ci può essere libertà se non c’è libertà economica»

 

– «La libertà della gente dipende fondamentalmente dalla legge, un sistema legale equo».

 

– «I Voti non cadono dagli alberi come prugne mature. Devono essere conquistati».

 

– «I penny non cadono dal cielo, devono essere guadagnati qui sulla terra».

 

– «Non si ottiene nulla senza problemi, mai».

 

– «Non conosco nessuno che abbia raggiunto i vertici senza duro lavoro. Questa è l’unica ricetta che conosco».

 

– «Lasciate che i nostri figli crescano alti, e alcuni più alti degli altri se saranno in grado di farlo».

 

«L’economia è il mezzo, l’obiettivo è quello di cambiare il cuore e l’anima».

 

– «La vita è un arazzo di uomini e donne, la gente e la bellezza di questo arazzo e la qualità della nostra vita dipendono da quanta responsabilità ognuno di noi è disposto ad assumersi su noi stessi e quanto ognuno di noi è pronto a voltarsi e aiutare con i nostri sforzi coloro che sono sfortunati».

 

– «Amo l’argomentazione, mi piace il dibattito. Non mi aspetto che nessuno che si sieda lì sia d’accordo con me, non è il loro lavoro».

 

«Un uomo può scalare l’Everest per se stesso, ma al vertice pianterà la bandiera del suo paese».

 

«Ho la capacità di una donna di attenersi a un lavoro e portarlo avanti quando tutti gli altri si allontanano e lo lasciano».

 

– «Posso fidarmi del fatto che mio marito non si addormenta su una piattaforma pubblica, di solito applaude nei momenti giusti».

 

– «Sconfitta, non conosco il significato di questa parola! »

 

– «Ci vorranno anni, e non nel mio tempo, prima che una donna guidi il partito o diventi primo ministro».

 

 

Un Commento a “LE FRASI PIÙ CELEBRI DI MARGARET THATCHER”

  1. Pillole di saggezza – Vetrioloblog scrive:

    […] Il problema del socialismo è che prima o poi i soldi degli altri finiscono (Margaret Thtacher) […]

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