di Gianni Lannes
L’aerosolterapia bellica di carattere letale – su nemici ed amici – è praticata dall’aviazione degli Stati Uniti d’America – in base a prove schiaccianti – dal novembre dell’anno 1951. Anche se le prime bombe al napalm sono state sperimentate nel 1943 sulla pacifica isola di Pantelleria e poi in Emilia Romagna, prima di essere adoperate nell’offensiva delle Ardenne ed in seguito (5 lustri dopo) in Vietnam. Prove?
Il famigerato Memorandum Groves. Lo sterminio di massa era stato progettato nel 1943 dal governo U.S.A. inizialmente contro il popolo italiano, tedesco e giapponese. Il folle piano è stato solo rimandato in tutta la sua virulenza ai giorni nostri.
Attualmente in gran parte del mondo l’aeronautica militare di Washington inietta quotidianamente nel cielo enormi quantità di tossico bario per rendere l’atmosfera elettroconduttiva, così da consentire al sistema H.A.A.R.P. di irradiare la ionosfera con le onde Elf a bassa frequenza, e bombardare la crosta terrestre scatenando terremoti.
Un segreto – Il confronto militare tra nordcoreani e statunitensi conta 60 anni. Durante la guerra di Corea (1950-53) il nord della penisola venne completamente raso al suolo dai bombardamenti nordamericani e contro i coreani vennero lanciate in modo indiscriminato armi batteriologiche. Nel corso del conflitto morirono quasi 3 milioni di coreani. Di fronte alla difficile situazione bellica sul campo il generale Mac Arthur chiese addirittura al presidente Truman di ricorrere alla bomba atomica.
«Io, colonnello Frank H. Schwable, numero di matricola 04429, sono stato capo di Stato maggiore del 1. Stormo aereo del corpo americano dei marines … Il piano generale della guerra batteriologica in Corea ci fu inviato dal gruppo unificato dei capi di Stato Maggiore degli Stati Uniti nell’ottobre del 1951. In quel mese il gruppo unificato dei capi di Stato Maggiore aveva inviato una direttiva, consegnata personalmente al capo delle forze armate dell’Estremo Oriente (che era allora il generale Rigdway), nella quale si ordinava di iniziare la guerra batteriologica in Corea, dapprima su scala ridotta, in via sperimentale, e, in seguito, di allargarla gradualmente. … il generale Everest tornò poi in Corea con le seguenti informazioni, affidategli personalmente e oralmente, poiché, per considerazioni di sicurezza, fu deciso di non avere in Corea nessun documento scritto in merito a tale questione.