Mario Monti Laura Boldrini
C’è una cosa che mi fa sospettare che Boldrini ama la rete meno di quel che dice: il fatto che la rete odia i criminali massoni deviati e bilderberghini che la circondano e ai quali non ha mai rivolto una parola di censura.
Del resto Boldrini ha un intenso passato di persona che non si accorge della massoneria e del bilderberg nemmeno quando ci nuota dentro.
Altrimenti non avrebbe potuto non accorgersi di essi quando era all’ONU: struttura non solo massonica e bilderberghina dalle fondamenta, ma così zeppa di simbologie massonico esoteriche e persino sataniche che per non vederle bisogna essere davvero molti distratti.
D’altro canto questi massoni hanno dei pessimi caratteri, per cui non avrai mai cariche né incarichi se non sei uno di loro o se non sei un simpatizzante o se, quantomeno, qualunque cosa facciano – tipo farsi nominare dal Bilderberg, come quel gentiluomo di campagna di Letta – non ti guardi bene dal fare anche la minima obiezione.
Per esempio: c’è qualcuno che pensa che io sia meno colto o meno intelligente o meno in gamba di Boldrini o della media del ministri di questo governo?
Ebbene, che lo pensiate o no, non ha nessuna importanza, perché, che io sia un deficiente o sia il più grande pensatore di tutti i tempi, non sarò mai niente né io né nessun altro di coloro che sono schierati contro il signoraggio e le banche.
Questo almeno finché non saremo riusciti a rovesciare questo regime a dir poco di leccapiedi delle banche, perché chiunque assiste tacendo a un crimine, specie se contro la collettività, è, o culturalmente colluso, o materialmente associato a delinquere. Sempre ovviamente che non sia solo un idiota.
Ma, venendo a noi, alla rete dico: occhio a Boldrini quando dice che la libertà in rete è importante, perché potrebbe essere una seguace del metodo creato dal bilderberghino Monti.
Quel metodo cioè in virtù del quale quando uno di questo governi nominati dalle banche vuole eliminare qualcosa comincia a dire di volerla sistemare, potenziare, migliorare e così via, perché in realtà quando cominciano a parlare così è perché quella cosa la vogliono cambiare.
Cambiamenti non buoni, che non si possono quindi anticipare, sicché si mantengono generici (migliorare, sistemare ecc.), finché, al momento giusto, ti rifilano il guaio..
Monti lo ha fatto con molte cose, due delle quali sono il processo civile e la legge Pinto che, dicendo dicendo di volerli sistemare, ha compromesso definitivamente, benché, quanto alla legge Pinto, è più esatto dire che l’ha abrogata materialmente (la giustizia veloce infastidisce le banche).
Io penso insomma che se Boldrini sta parlando così tanto di sistemare la rete significa che, magari in estate, quando il controllo sociale sarà più basso, arriva qualche ‘novità’ con cui la ‘sistemano’ limitando la libera circolazione degli articoli sui blog, o intervenendo sul meccanismo dei «mi piace» o dei «condividi», o chissà in quale altra subdola maniera..
No? Pensate che la rete sia al sicuro? Che non farebbero mai nulla di simile contro il ‘popolo’ degli internauti?
Secondo me invece non lo fanno solo se la rete li stana e gli dice ora quello che meritano (dire la verità quando è necessario o utile in nome di interessi pubblici è sempre lecito: sono le bugie e le mere ingiurie che sono illegittime).
Diversamente, già a settembre, potreste non avere più lo strumento per obiettare.
11.6.2013
Alfonso Luigi Marra
Fonte. srs di Luigi Marra, visto su SIGNORAGGIO.it del 11 maggio 2013