Eric R. Pianka
«I carburanti fossili stanno finendo: sicchè dobbiamo tagliare la popolazione fino a due miliardi, un terzo di quella che c’è attualmente».
Parlava sul serio il professor Eric R. Pianka, zoologo evoluzionista dell’università di Austin in Texas (1) il 3 marzo scorso. La relazione che ha tenuto alla Texas Academy of Science è stata così delicata, che per ordini superiori è stata tenuta «off the records». Niente telecamere, niente pubblicazione: il grosso pubblico, ha spiegato lo zoologo, non è pronto a sentire quello che sto per dirvi. Ma l’hanno udita centinaia di studenti, docenti e scienziati. Dobbiamo ad uno studente, che ha preso appunti di nascosto, se sappiamo qualcosa. Pianka ha esordito deplorando «l’antropocentrismo», la malaugurata idea che l’uomo occupi un posto privilegiato nel mondo. «Non siamo meglio dei batteri!», ha detto lo scienziato, ridanciano, fra gli applausi. La crescita della popolazione umana sta «rovinando» il pianeta. Bisogna salvare il pianeta prima che sia troppo tardi. Per salvarlo, ha detto, occorre che la popolazione umana sia ridotta al 10% di quella attuale («oltretutto, i carburanti fossili sono alla fine»).