Set 02 2013

GUERRA ALLA SIRIA: VELOCE RIPASSO

 

obama

 

 

1. Tutte le guerre sono guerre di banchieri

 

 

Allora, se è vero quello che è stato scritto, cioè che “All wars are bankers’ wars” (“Tutte le guerre sono guerre di banchieri“,  che tradotto in tre parti, che potete trovare qui: 1, 2 e 3), anche questa dovrebbe essere una guerra che soddisfa le ambizioni dei banchieri: eliminare cioè dalla carta geografica tutti quegli stati che si permettono di avere una banca centrale pubblica, non privata e controllata dall’elìte finanziaria di poche famiglie mondiali, a tutti i costi, anche se gli stati interessati sono piccoli, perchè comunque con il loro esempio potrebbero stuzzicare la fantasia dei popoli che non si assoggettano a questa prassi.

E in effetti, una rapida conferma di questo si trova facilmente: ad esempio in questo articolo di Nicoletta Forcheri su Stampalibera, o in questo video di Albamediterranea, sulla proprietà e indipendenza della banca centrale siriana.

 

2. La guerra alla Siria era da tempo pianificata

 

Bene. Ma… se fosse un caso? Se fosse cioè che l’attacco, e l’indipendenza della banca centrale siano una coincidenza?

Togliamoci allora anche questo dubbio. In questo video il generale in pensione Wesley Clark racconta di come, già pochi giorni l’attentato dell’11 Settembre, fosse chiara, all’interno dell’amministrazione USA, l’intenzione dell’attacco all’Iraq; al quale sarebbero seguiti gli attacchi ad altri paesi, fra i quali Libia e Siria. Mission Accomplished.

 

 

 

 

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