Set 14 2013

VIOLENZA SULLE DONNE: DATI VERI

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Pubblicato il 25 dicembre 2011 da Paola

 

Le stime proposte da diverse fonti sono fra di loro discordanti.  Affrontiamo tale tema controverso e politicizzato, riportando solo i dati sicuri.

 

CONTEGGIO DELLE DENUNCE

 

Un conteggio a tappeto delle denunce è stato effettuato nel 2006 nella provincia di Verona dall’Osservatorio Nazionale Violenza Domestica che ha adottato la seguente definizione di violenza domestica:

 

« Ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale e riguarda tanto soggetti che hanno, hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno di un nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo. »

 

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Set 14 2013

COME LE FEMMINISTE HANNO FALSIFICATO LE RICERCHE SULLA VIOLENZA PER CALUNNIARE GLI UOMINI

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Pubblicato il 31 dicembre 2012 da Paola

 

In questo articolo il prof. Murray Straus, uno dei massimi esperti mondiali in materia di violenza domestica, descrive i metodi criminali usati da femministe per far credere che gli uomini siano più violenti delle donne.

Grazie a questa totale falsificazione della realtà una donna violenta può assumere  una spietata avvocata nazifemminista, accusare falsamente il marito di violenza, guadagnarsi un processo dove la vittima rischia di venire condannata sulla base del nulla, mentre la criminale, con l’aiuto della giustizia deviata, può alienare ed abusare dei figli.

 

L’articolo è pubblicato su European Journal on Criminal Policy and Research 13 (2007) 227-232.

 

 Metodo 1. Nascondere l’evidenza.

Fra i ricercatori non allineati all’ideologia molti (incluso aime alcuni colleghi) hanno nascosto risultati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura per evitare di diventare vittime di accuse al vitriolo ed ostracismo.  Quindi molti ricercatori hanno pubblicato solo dati su maschi violenti e femmine vittime, omettendo deliberatamente maschi vittime e femmine violente

 

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Set 14 2013

FEMMINICIDIO: MA I DELITTI NON SONO IN AUMENTO E IN EUROPA SI UCCIDE PIÙ CHE IN ITALIA


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L’Italia è uno dei paesi con minore incidenza di violenze sulle donne: riportiamo il confronto con altri paesi occidentali in merito a stupri ed omicidi

 

Furio Stella per www.disinformazione.it – 20 agosto 2013

 

Questo ottimo articolo dell’amico giornalista Furio Stella, dimostra con dati alla mano, che il tanto pubblicizzato “femminicidio” rientra nelle armi di distrazione di massa usate dai media mainstream: notizie inventate o amplificate per distogliere l’attenzione dei sudditi dalle cose veramente serie e importanti

 

Il decreto legge sul femminicidio approda (oggi) alla Camera per la sua approvazione. Sul tavolo,  il  pacchetto di nuove norme varate d’urgenza dal governo che prevedono pene più severe (arresti in flagranza, querela irrevocabile, aggravanti per coniuge e compagno anche non conviventi, etc.) per contrastare l’ondata di delitti, praticamente uno ogni tre giorni, che dall’inizio dell’anno hanno una donna come vittima.

Sul fenomeno – omicidi efferati, dunque particolarmente odiosi e inaccettabili in un contesto civile –  si sono mobilitati in tanti. Peccato che in tanta mobilitazione sia mancato l’elemento più importante sul piano dell’informazione, e cioè i dati.

 

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Set 13 2013

PUTIN A USA: NON SIETE PIÙ MODELLO DI DEMOCRAZIA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 13:36

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In Siria “armi chimiche utilizzate da ribelli”. Cia li arma. Basta con gli slogan: “O con noi o contro di noi.  Assad accetta proposta russa. 

 

E’ un vero e proprio appello al popolo americano, ma questa volta non è il presidente Barack Obama a lanciarlo, ma il suo omologo russo Vladimir Putin, attraverso un editoriale firmato sul New York Times.

 

Intanto arriva la notizia sulla decisione del regime di Assad di acconsentire a cedere il controllo delle armi chimiche, accettando quindi la proposta russa e non a causa della minaccia di un intervento militare da parte degli Stati Uniti.

Lo dice lo stesso Assad, in una intervista alla televisione russa Rossia 24.

 

Un appello alla ragionevolezza, potrebbe essere definito. In questa nuova Guerra Fredda che si sta combattendo tra Usa e Russia, Putin risulta fino a questo momento il “vincitore” nello scacchiere diplomatico internazionale, dopo aver convinto la Siria a consegnare il suo arsenale di armi chimiche. Ma la situazione non è ancora ben definita, e Obama è chiaramente pronto a intervenire, nel caso in cui la diplomazia fallisse.

 

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Set 13 2013

APPELLO ALLA PRUDENZA LANCIATO DA PUTIN

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 13:13

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Eccezionale lezione di Putin sul New York Times! Non difendiamo Assad, difendiamo il diritto internazionale. Se l’America distrugge il diritto internazionale, i piccoli Paesi penseranno che per difendersi devono farsi la bomba… unica difesa in un mondo senza legge… Con chiusa religiosa: Dio ci ha creati eguali

 

MOSCA – I recenti avvenimenti che riguardano la Siria mi hanno spinto a parlare direttamente al popolo americano e ai loro leader politici . È importante farlo dato il momento di insufficiente comunicazione tra le nostre società.
I rapporti tra di noi sono passati attraverso varie fasi. Siamo stati avversari durante la guerra fredda. Ma anche alleati ed insieme abbiamo sconfitto i nazisti. È stata poi istituita ONU – le Nazioni Unite – per impedire al passato di ripetersi.

 

I fondatori delle Nazioni Unite capirono che le decisioni che riguardano guerra e pace devono avvenire solo con il consenso, e con il beneplacito degli Stati Uniti al diritto di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, come sancito nella Carta delle Nazioni Unite. La profonda saggezza di questa Carta ha sostenuto la stabilità delle relazioni internazionali per decenni.
Nessuno si augura che le Nazioni Unite subiscano il destino della Società delle Nazioni, crollata perché mancava di un vero impulso. Ma questo può accadere, nel caso in cui i Paesi influenti del Consiglio scavalchino le Nazioni Unite ed intraprendano un’azione militare senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza.

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Set 13 2013

CONGO RDC: LA “GUERRA DIMENTICATA” CONTINUA E PUÒ ALLARGARSI…

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 07:25

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Il ministro Kyenge, la nostra ministra congolese dell’integrazione.

 

2 settembre 2013   NOTIZIE DAL MONDO EVANGELICO

 

Ritorniamo sulla situazione del nord Kivu attraverso la testimonianza di Pietro Gavioli che alla fine del maggio scorso aveva delineato una realtà difficilissima segnata dalla violenza dei gruppi para militari. In luglio e agosto la regione è ancora squassata da gravi episodi a cui il contingente ONU non riesce a fare fronte. Rimangono segni di speranza nella presenza di ONG e di missioni ma pure nella forza di un popolo che non vuole darsi per vinto.  Il rapporto di Human Rights Watch, pubblicato il 22 luglio 2013 parla soprattutto degli atti criminali dei ribelli dell’M23: da marzo 2013 hanno ucciso con esecuzione sommaria almeno 44 persone, hanno stuprato almeno 61 donne e ragazze (il loro numero è probabilmente molto più alto, dice il rapporto di HRW, ma molte vittime preferiscono non parlarne), hanno continuato a reclutare in maniera forzata uomini e ragazzi anche minorenni, hanno praticato varie forme di tortura (soprattutto bastonate che qualche volta hanno provocato la morte delle vittime).

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Set 13 2013

TITO TACCHELLA DAI JEANS AD UN CONGO MIGLIORE

Category: Mondo,Verona cultura varia,Verona lavoragiorgio @ 07:24

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Il fondatore della Carrera e il suo impegno per un pezzo di Africa

 

 

«Se ti mettono un aratro in mano cosa fai… VUOI non  lavorare?».

Risponde con la spontaneità di chi  è abituato a rimboccarsi le maniche e a darsi da fare, senza perdersi in eccessive chiacchiere Tito Tacchella.

 

La curiosità, comunque, rimane. È quella di sapere che cosa può spingere un imprenditore di successo, fondatore del marchio di abbigliamento Carrera Jeans, a dedicarsi al volontariato in Africa. «Ha cercato una terra ancor più grande nella quale andare», dice, scherzando, il figlio Gianluca al quale l’intraprendente padre, oggi  “tecnicamente” in pensione seppure non disdegni di trascorrere qualche ora della giornata in ufficio nella sede di Caldierino, ha lasciato ormai le redini di amministratore delegato dell’ azienda creata nel 1965 in Valpantena assieme ai fratelli Imerio e Domenico.

 

Intraprendenza “made in Verona”

 

La terra rossa è invece quella della Repubblica democratica del Congo, precisamente della città di Kinshasa, nella quale l’imprenditore classe 1941, peraltro grande appassionato di ciclismo, ha trasferito un esempio dell’intraprendenza “made in Verona“.

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Set 12 2013

IO IMMIGRATO REGOLARE, VI RACCONTO LA VERA INTEGRAZIONE

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Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo

 

“Io Cristiano fuggito dall’Egitto, in Italia per dare un futuro alla mia Famiglia. Tra solidarietà e pregiudizi vi racconto la mia esperienza”

 

Dopo l’inaspettato successo delle ultime interviste Esclusive di Ne Parlano a Cuneo, dopo i tanti commenti, le critiche, gli insulti, gli attacchi gratuiti ma anche i tanti complimenti e  le attestazioni di stima e vicinanza, abbiamo deciso di pubblicare questo nuovo documento esclusivo, realizzato nei giorni scorsi.

Il nostro ospite, si chiama Jimmy, vive e lavora come pizzaiolo in una delle sette sorelle della Granda da ormai 13 anni, è originario dell’Egitto, terra da cui con la moglie ed il primo figlio è dovuto fuggire a causa della sua fede, ormai si sente italiano a tutti gli effetti ma non sempre il suo percorso nella nuova terra che lo ha ospitato è stato facile…

 

“Iniziamo subito con una domanda secca: gli italiani sono Razzisti?”

 

(…sorride) Non lo sono più dei Francesi o dei Tedeschi o degli stessi Egiziani. Nella mia vita, l’unico vero atto Razzista nei confronti della mia Famiglia, l’ho vissuto quando ancora vivevo ad El Arish, quando a causa della mia fede, i mussulmani mi hanno praticamente costretto a lasciare la casa in cui vivevo che apparteneva alla mia gente da più di cento anni…

 

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Set 12 2013

STUPRO, UN CRIMINE A PREVALENZA MUSULMANA. IN SVEZIA, 164 AL GIORNO

violenza su donne

 

29 agosto 2013   NOTIZIE DAL MONDO EVANGELICO

 

Svezia, Göteborg – Il Consiglio svedese per la prevenzione del crimine (Brottsförebyggande rådet o BRA) ha rilevato che solo il 5 e il 10% degli stupri sono stati segnalati alla polizia, per paura di rappresaglie. La Svezia ha registrato 60.000 stupri l’anno, o circa 5.000 stupri al mese, cioè significa 164 stupri al giorno. Questo è 20 volte più che in altri paesi europei. Il numero degli stupri è aumentato del 12% tra il 2009 e il 2010.

Il Servizio Diritto Umano rivela che lo stupro di gruppo (in genere le buone maniere non europee) è aumentato del 377% tra il 1995 e il 2006. I casi di  stupro all’aperto  sono saliti del 300% tra il 1975 e il 2007.

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Set 11 2013

IL PRIMO 11 SETTEMBRE FU QUELLO DI MARCO D’AVIANO: 1683

Category: Media e informazione,Storia e dintornigiorgio @ 21:33

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di REDAZIONE

 

Da oggi, verrà distribuito da Microcinema Distribuzione il DVD della pellicola 11 Settembre 1683, l’ultimo film prodotto dalla Martinelli Film Company International del regista e scrittore per il cinema e la televisione, Renzo Martinelli. La pellicola avvalendosi di un cast internazionale e della sceneggiatura e consulenza dell’archeologo, giornalista scientifico e scrittore Valerio Massimo Manfredi (autore di romanzi d’ambientazione storica e trasmissioni televisive come i programmi televisivi  Stargate linea di confineImpero e Metropoli) intende ricostruire le vicende riguardanti la fine dell’assedio alle porte di Vienna da parte delle truppe ottomane ad opera dell’intervento delle truppe cristiano-polacche avvenuto l’11 Settembre 1683.

 

L’11 settembre 1683 trecentomila guerrieri chiamati da ogni angolo dell’Impero Ottomano stanno cingendo Vienna sotto assedio. Comandati dal Gran Visir  Kara Mustafa, al quale il Sultano di Istanbul affidò il vessillo del Profeta (lo stendardo verde con la luna crescente dorata che la tradizione rivendica essere appartenuta al Profeta Maometto in persona), intendono issare quella bandiera su tutte le capitali d’Europa, tra le quali la culla della Cristianità, Roma.

 

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Set 11 2013

ESCLUSIVO: IO VOLONTARIA CARITAS VI RACCONTO IL VERO VOLTO DELL’IMMIGRAZIONE: STUPRATA DAI COSIDDETTI “MIGRANTI”

Category: Cronaca e notizie,Società e politicagiorgio @ 05:46

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Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo – Luna De Gattis da voce alla gente della Granda

 

“Ho prestato per mesi il mio servizio gratuito a sostegno dei migranti, in cambio ho ricevuto solo odio e prepotenze”

  

La cittadina cuneese, a cui oggi, vogliamo dare voce senza censura e senza vincoli istituzionali, è un’ex volontaria di una delle Caritas della nostra Provincia. Ha deciso di chiamarci, poiché ha letto con attenzione molti degli articoli relativi al tema dell’Immigrazione comparsi sulle nostre pagine, sbigottita da alcuni commenti di nostri lettori, che lei stessa ritiene fuori dal mondo, ha voluto con forza raccontarci la sua drammatica esperienza.

 

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Set 10 2013

SORELLA KYENGE, INSULTI RAZZISTI E BOTTE ALLA VICINA ALBANESE: “TANTO CECILE È IN PARLAMENTO”

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 Il ministro  Cecile,  Kyenge sorella della Dora

 

Dora Kyenge, uno dei trentotto fratelli del ministro all’integrazione, avrebbe picchiato la vicina albanese e l’avrebbe offesa facendo riferimento al suo Paese di provenienza. Poi, la sfida: “Ho le spalle coperte, mia sorella è in Parlamento”

 

PESARO – Avrebbe picchiato e insultato una vicina di casa albanese lo scorso diciotto aprile. Con questa accusa Dora Kyenge, 46enne sorella del ministro italiano Cecile, è stata rinviata a giudizio davanti al Giudice di Pace di Pesaro. 

L’albanese, medicata al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni, aveva sporto querela per lesioni, minacce e ingiurie soltanto un mese dopo. Secondo il suo racconto, Dora Kyenge, uno dei trentotto fratelli del ministro, l’avrebbe colpita con un pugno al collo, minacciata di morte e insultata facendo riferimento al suo paese di provenienza. Il tutto, “permesso” dalla sicurezza di “avere le spalle coperte, perché mia sorella è in Parlamento”.

Alla fine della presunta aggressione, infatti, secondo quanto raccontato dalla donna albanese, la Kyenge l’avrebbe sfidata ricordandole la parentela con il ministro all’integrazione italiano.  

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Set 09 2013

IO AHMAD, DOTTORE NERO.

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Oggi ho letto un articolo nel quotidiano online Libero che parlava della Ministro Kienge, dove si lamentava che in ospedale la chiamano infermiera, anziché dottore. Accusa gli italiani: “Io colpevole perché donna, nera, medico e straniera“.

Colpevole di che?

 Io mi chiamo Ahmad sono stato adottato da una famiglia sarda e ho studiato a Roma. Durante l’università i miei compagni di studio non avevano la benché minima traccia di xenofobia, e mi trattavano al pari loro, compreso gli scherzi anche pesantucci.

Nel mio praticantato in ospedale sono stato chiamato anche portantino, ma anche dottore, nonostante il cartellino appeso alla divisa. Una volta presa la specializzazione avevo il cartellino con su scritto il mio nome e il prefisso “Dott” quindi nessuno si poteva sbagliare, alcuni mi chiamavano anche professore, come alcuni prima di avere il passi mi chiamavano già dottore.  

Mentre alcuni colleghi, bianchi, si sono sentiti discriminati nei confronti di qualche figlio di papà arrivato per ultimo e già in lista per ruoli importanti.

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Set 08 2013

CHI COMANDA IN AMERICA

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“OGNI VOLTA CHE FACCIAMO QUALCOSA

TU MI DICI CHE L’AMERICA FARA’ QUESTO O QUELLO…

DEVO DIRTI QUALCOSA MOLTO CHIARAMENTE:

NON PREOCCUPARTI DELLA PRESSIONE AMERICANA SU ISRAELE.

NOI, IL POPOLO EBRAICO, CONTROLLIAMO L’AMERICA 

E GLI AMERICANI LO SANNO”.

 

Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres,

come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.

 

 

Fonte: Facebook

 


Set 08 2013

IL PRESSING DELLA LOBBY PRO ISRAELE SUL CONGRESSO, IN 250 A WASHINGTON LA PROSSIMA SETTIMANA

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Duecentocinquanta membri dell’Aipac, la potente lobby americana pro Israele, saranno a Washington la prossima settimana per fare pressing sul Congresso e spingerlo a votare la risoluzione che Obama sottoporrà per chiedere l’autorizzazione ad un intervento militare in Siria.

Lo scrive Politico.com spiegando che “l’obiettivo sarà convincere ogni membro del Parlamento, dal momento che la ‘barbarie’ del regime di Assad non può essere tollerata e rinunciare ad agire vorrebbe dire ‘mandare un messaggio’ a Teheran che gli Stati Uniti non si opporrebbero alle azioni di paesi ostili impegnate nello sviluppo di armi di distruzione di massa. “La storia – ha detto al sito una fonte che ha chiesto di restare anonima – dimostra che l’ambiguità (nelle mosse degli Stati Uniti) spingono all’aggressione”.

Intanto i sondaggi mettono in allarme Barack Obama. Il sostegno del congresso non è scontato, come dimostrano queste rilevazioni condotte quotdianamente sui singoli membri dell’assemblea.

 

Fonte: visto su HUFFINGTONPOST.IT del 6 settembre 2013

Link: http://www.huffingtonpost.it/2013/09/06/pressing-lobby-israele_n_3882071.html?utm_hp_ref=italy

 


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