Ott 14 2013

JACQUES SAPIR: BISOGNA UNIRE LE FORZE A SINISTRA E DESTRA CHE HANNO CAPITO IL PERICOLO EURO

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Jacques Sapir.

 

L’Intervista esclusiva all’economista francese Jacques Sapir

di Alessandro Bianchi

 

Jacques Sapir. Economista, direttore del Centre d’Etude des Modes d’Industrialisation (CEMI-EHESS).  Autore di “Bisogna uscire dall’euro?” e “La demondialisation“.

 

 

– Professore, Lei è stato tra i primi economisti europei ed evidenziare i danni provocati dall’euro ed a chiedere la sua fine. In una delle ultime analisi ha scritto che si tratta di una sorte inevitabile. Secondo Lei, quanto tempo ancora ci vorrà e da quale paese potrà partire l’iniziativa? 

 

A questo punto bisogna distinguere due problematiche. La prima riguarda l’analisi della situazione economica che l’euro ha creato e delle sue conseguenze. Da ormai quasi tredici anni osserviamo che l’euro non solo non ha prodotto le convergenze macroeconomiche sperate, ma ha invece accentuato le divergenze. L’ho detto a più riprese, e ormai questa mia posizione riscuote consenso tra gli economisti. Constatiamo anche che l’euro rappresenta un enorme freno per la crescita nella maggior parte dei paesi che l’hanno adottato, ad eccezione, ovviamente, della Germania. Per finire, si osserva che l’euro fa aumentare i deficit, tanto interni quanto esteri, e che porta verso un debito sempre più grande dei paesi che sono entrati nell’Unione economica e monetaria. Tutto questo è abbondantemente documentato da numerosi autori. Siccome l’euro può funzionare solo in una spirale di impoverimento per la maggior parte dei paesi, ne deduco che è destinato a fallire.

Ma, qui, abbiamo una seconda problematica: le condizioni che determineranno la fine dell’euro. Tali condizioni possono creare una crisi catastrofica generata sul mercato obbligazionario. Al momento, la situazione resta stabile grazie alla Banca Centrale Europea. Ma la credibilità di quest’ultima sta nel fatto che non è stata messa alla prova. Prima o poi i mercati testeranno la risoluzione della Bce, e allora Mario Draghi si ritroverà fortemente in difficoltà. Queste condizioni potranno anche provenire dalle tensioni politiche crescenti che l’Euro genera sia tra i paesi membri dell’UME, sia all’interno degli stessi, dove le forze anti-europeiste prendono sempre più peso. Queste tensioni potranno ad un certo punto mettere gli attori politici di fronte alla necessità di dissolvere la zona euro o di uscire dalla moneta unica.

Per quanto mi riguarda, ho sovrastimato la rapidità delle evoluzioni finanziarie, sulla base di quello che avevamo conosciuto nel 2008-2009. Ma questo non cambia niente all’analisi di fondo.

 

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Ott 12 2013

MANDAMI GIÙ SOLO PER DUE MINUTI, DUE MINUTI SOLI!!!

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:27

mandami giu due minuti


Ott 12 2013

SPECIALE – TASSE, IMPOSTE, PRESE IN GIRO E SACRIFICI UMANI

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Letta – Nuove Tasse in tutti i settori, Debito alle stelle e suicidi indotti record: come annullare una Nazione. Gli impatti reali dell’innalzamento dell’Iva.

 

Il Video che ha fatto il giro del web, per non dimenticare.

 

 

Mario Monti: “Abbiamo bisogno della Crisi”

 

 

di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile

 

 

DA DON ABBONDIO A SUPER SILVIO

 

Letta Enrico… Letta Enrico, ma chi è costui? Avrebbe blaterato così, tra se, Don Abbondio allorché, risalendo verso casa, intento a scansare i familiari sassi ed immerso tra le consuete ansie,  gli fosse capitato per sventura di rivivere in questi giorni bui. Tempi caratterizzati da altri tipi di “pesti”, ma non meno distruttive di quelle dell’epoca dei monatti, poiché ben più subdole e mistificate, sapientemente occultate dietro “debiti agli estrogeni” pompati all’inverosimile come in nessun altro luogo del pianeta. Ma andiamo ai fatti, facendo qualche passo indietro nel tempo! Ricordate quando qualche anno fa, per essere eletto, l’aspirante reuccio di Arcore promise che avrebbe ridotto le tasse? Ebbene, per dimostrar la sua “serietà” fece di tutto per far eliminare l’ICI. Alla fine ci riuscì, ma dimenticò di dire ai suoi elettori (e a tutti gli altri Italiani) che contemporaneamente aveva introdotto un’altra tassa, molto più onerosa per le tasche dei contribuenti. Ovviamente, per evitare rivolte  fece in modo che l’entrata in vigore della misura fosse differita…

 

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Ott 11 2013

L’EVASIONE FISCALE NON È LA CAUSA DELLA DEPRESSIONE ECONOMICA‏

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 23:28

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di Stefano Di Francesco

 

Pochi giorni fa, in occasione delle commemorazioni in ricordo del prof. Luigi Spaventa, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ha tenuto un discorso sullo stato attuale dell’economia italiana cercando di spiegare quali sono i fattori critici che ci hanno portato a questa depressione stile 1929.

 

Non fatevi illusioni: la responsabilità  della situazione attuale non è né dell’euro, né degli altissimi tassi d’interesse che lo Stato paga alle banche sul suo debito, e neppure la globalizzazione selvaggia sembra aver avuto un ruolo determinante nella distruzione del nostro sistema industriale ponendoci in competizione con miliardi di asiatici sottopagati e disposti a tutto per un pugno di riso. Nossignori.

 

Le cause della situazione attuale secondo Visco sono: la bassa produttività dell’industria, il deficit di concorrenza e poi infine l’anomalia italiana dell’evasione fiscale.

 

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Ott 11 2013

ASSENTEISMO ED EVASIONE FISCALE: LEGITTIMA DIFESA, ECCO PERCHÉ

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Assenteismo ed evasione fiscale: legittima difesa, ecco perché

 (Terza guerra mondiale parte VI)

 

di Alessandro De Angelis

 

Immaginate che un ladro a fine mese venga a rubarvi il vostro stipendio per intero e, non contento, vi applichi anche degli interessi sullo stipendio che vi ha rubato che non potrete ovviamente ripagargli. Un bel giorno verrà poi a chiedervi la vostra casa in quanto gli siete debitori degli interessi che non gli avete dato.

A questo punto andate da un giudice per cercare di risolvere la faccenda ma questo vi dà torto e vi fa notare che ci sono leggi che il ladro ha fatto emanare dai politici affinché sia legalizzato il suo furto nei vostri confronti condannandovi inoltre a pagare le spese processuali. Il ladro, oltre che i politici, ha corrotto anche i mezzi d’informazione che non parlano della vicenda e per quanti sforzi facciate non vi resta altro da fare che nascondere parte dello stipendio che mensilmente vi ruba per poter almeno sopravvivere. Ma il ladro è furbo e vi manda controlli da parte della Guardia di Finanza per accertamenti.

 

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Ott 11 2013

TUTTE LE NAZIONI SONO SOCIETÀ DI DIRITTO PRIVATO

Category: Dominio Potere e Violenzagiorgio @ 01:14

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Nel  1933 le Nazioni diventano Società di Diritto Privato, registrate presso la SEC (Security Exchange Commission) con sede a Washington D.C., che è l’equivalente della nostra CONSOB (organismo che controlla la Borsa).

Queste Società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il DIRITTO DI PROPRIETÁ sulle persone nate in quello stato.

 

Per l’Italia andate a controllare voi stessi (cliccate qui → www.sec.gov ):  c’è la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” – Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di quotazioni di borsa, cessioni di quote ecc….

Il “Business Address è: “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Via XX Settembre, 97 – Roma” e il mailing Address è : “C/O Studio Legale Bisconti, Via A. Salandra, 18 – Roma”.

 

Quindi l’Italia NON è una Repubblica libera e pubblica, ma una Private Company e lo Stato possiede il DIRITTO DI PROPRIETÀ DELLE PERSONE (noi tutti) nate sul suo territorio.

 

 

 


Ott 10 2013

L’ALTRO MIRACOLO ITALIANO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 14:14

 

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EUGENIO BENETAZZO  del  3 ottobre 2013

 

Generalmente quando si sente parlare del Miracolo Italiano ci si riferisce ad un periodo storico tra gli anni Cinquanta e Sessanta in cui l’Italia si caratterizzò da una forte crescita economica affiancata da uno straordinario sviluppo tecnologico di profondo rilievo. In sé questa definizione da sussidiario delle scuole elementari di un tempo non aiuta più di tanto a mettere a fuoco il tutto: oggi ad esempio se usassimo gli stessi elementi di definizione potremmo contare almeno una dozzina di miracoli sul fronte economico da parte di altri paesi. Ciò che ha contraddistinto l’eccezionalità del risultato e della performance è infatti il contesto storico in cui tutto questo si è manifestato. Ricordiamo un paese sconfitto e dilaniato dal Secondo Conflitto Mondiale, ancora occupato da eserciti stranieri con  povertà e miseria che in qualche modo erano state mitigate con il programma di aiuto statunitensi, il noto Piano Marshall. Un paese ancora poco industrializzato e tecnologicamente arretrato con una ingente parte della popolazione  ancora a vocazione agricola. Ciò nonostante un insieme di circostanze aiutarono il nostro paese a realizzare quello che tutto il mondo ha prima ammirato e dopo battezzato il Miracolo Italiano.

 

Per primo, la genetica italiana degli imprenditori italiani, unica al mondo per spirito di sacrificio e vocazione al rischio imprenditoriale: proprio in quel periodo vengono poste le basi per la nascita e lo sviluppo di grandi attività industriali.

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Ott 10 2013

ITALIANI NON RINUNCIATE AI VOSTRI SOGNI….CONTINUATE A DORMIRE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 12:58

CONTINUATE A DORMIRE E


Ott 10 2013

LA VIOLENZA COME BASE DI OGNI DIRITTO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 12:50

la pace uccide anche te

 

 

L’Europa si è liberata dal nazismo attraverso una guerra, l’Irlanda ha gettato i semi della propria indipendenza per mezzo della rivolta armata del 1916, i sindacati hanno ottenuto lo Statuto dei Lavoratori dopo scioperi ed occupazioni di fabbriche, sempre più spesso comitati ed associazioni trovano ascolto solo bloccando i lavori di commissioni e consigli comunali, gli studenti promuovono le loro istanze occupando scuole ed università.

 

Dai grandi eventi della storia alle questioni quotidiane, la realtà ci insegna che gli atti di forza risolvono molte più situazioni rispetto al semplice dialogo. E ‘Forza’ non è che un sinonimo decisamente più accettabile del termine ‘Violenza’, un termine che spaventa, ma che permea i rapporti tra esseri umani fin dall’inizio dei tempi, infatti ogni tipo società si basa da sempre su rapporti di forza. Prendiamo ad esempio la moribonda repubblica italiana, i rapporti tra maggioranza e opposizione, tra impresa e lavoratori, tra stato e cittadini non si basano forse sulla forza?

 

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Ott 10 2013

DISFARE L’ITALIA

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L’Italia non va salvata dalla crisi, ma da se stessa: l’Italia va disfatta. Disfare l’Italia significa due cose: secessione e autogoverno delle comunità, drastica riduzione dei poteri e degli ambiti del governo ad ogni livello.

 

Il diritto alla secessione è un diritto naturale, perché scaturisce dal diritto a disporre liberamente della propria persona. Il diritto alla secessione ha la medesima origine e la stessa sacralità del diritto all’autogoverno. Se posso decidere chi mi governa, devo anche poter decidere che cosa mi governa. Ne consegue che ogni comunità – dal singolo nucleo familiare a intere regioni del Paese – ha il diritto, in ogni momento, di secedere dal corpo politico di cui fa parte (senza peraltro averlo mai scelto né deciso) per autogovernarsi come meglio crede. Quando una Costituzione nega un diritto naturale, è da considerarsi nulla e illegittima, e come tale decaduta. Ne consegue che il diritto naturale alla secessione e all’autogoverno è anche un diritto costituzionale, indipendentemente da ciò che la Costituzione attuale contiene.

 

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Ott 10 2013

LA REPUBBLICA ITALIANA CADRÀ COME È CADUTO IL MURO DI BERLINO.

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:02

9 novembre 1989  cade il muro di Berlino 

 

martedì 20 agosto 2013

 

max parisi

 

Diciamo le cose come stanno: la repubblica italiana è fallita. Dopo sessanta e più anni, si può tirare una riga e calcolare il totale. E questo totale è più nero della notte più nera.

Il debito pubblico dello Stato – arrivato a 2.075 miliardi di euro, che in lire sarebbero 4 milioni di miliardi – non è un somma di denaro, è una sentenza di condanna della storia. E la storia di cui sto parlando è proprio quella di un sistema politico entrato in vigore con la proclamazione della Repubblica italiana.

 

Dopo essersi alternate al potere tanto la destra quanto la sinistra e senza scordare la Lega e Rifondazione Comunista, come dire le estreme di qua e di là, il risultato finale è il fallimento del sistema-paese.

 

 

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Ott 10 2013

GLI STATI NON SONO ETERNI. AVANTI COL SOGNO DI ARPITANIA

Category: Autonomie Indipendenze,Popoli e nazionigiorgio @ 00:02

arpitania

 

di  HENRIET JOSEPH*

 

L’idea di Arpitania nacque nei primi anni del ‘70. Non mi ero mai occupato di politica, o meglio di partitica nella mia adolescenza.  Nel 1969 andai ad insegnare in Svizzera, nel Giura bernese.  In quel periodo il Giura  lottava per distaccarsi da Berna, Cantone tedesco,  e formare un nuovo Cantone indipendente per poter meglio difendere l’appartenenza alla  francofonia. Paragonai il comportamento dei nostri politici  con quello dei giurassiani; i nostri  si proclamavano anti-italiani, ma anti-italiani lo erano solo  a parole.  In pratica, accettando e rispettando la giurisdizione italiana, si comportavano come  dei collaborazionisti con il nemico che dicevano di voler combattere.  Con tale strategia, non sarebbero mai giunti a difendere il nostro particolarismo e  col tempo saremmo stati completamente italianizzati. Maturai l’idea che anche in Valle d’Aosta, se si voleva veramente ed efficacemente difendere  la propria identità, si sarebbe  dovuto intraprendere una politica secessionista,  di distacco da Roma.

 

Tornato dunque dalla Svizzera, radunai alcuni amici ed esposi  loro le mie idee, il mio nascente progetto politico.

 

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Ott 09 2013

…COSÌ FAN TUTTI…

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 18:08

cosi fan tutti

 

Per la serie: “non dimenticare”…

 

GUARDA IL VIDEO: http://youtu.be/8L-e5Cvm-wQ

 

2004 – L’allora europarlamentare Giorgio Napolitano tallonato da un Giornalista tedesco sullo scandalo dei rimborsi spese di viaggio.

Per un volo Roma-Bruxelles di 90 euro, otterrà un rimborso di 800, più altri 80 per il taxi e 268 come indennità di missione.

Video andato in onda in prima serata sulla tv tedesca il 17 Marzo 2004 e mai trasmesso né diffuso in Italia dai mass media ‘mainstream’

 

Fonte: da facebook INFORMATITALIA

Link: https://www.facebook.com/Informatitalia?directed_target_id=0

 


Ott 09 2013

SPIEGATO MI SONO…

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 17:49

SPIEGATO MI SONO

 

Fonte: da facebook


Ott 09 2013

VUOI UN UOVO IN PRESTITO!?!?

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 10:21

vuoi un uovo in prestito

 

Fonte: da facebook


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