C’è una notizia – che non per caso abbiamo pubblicato – capace di riscrivere di botto gli ultimi due anni della politica italiana. Berlusconi nell’ottobre del 2011, da presidente del Consiglio in carica perchè legittimamente eletto dagli italiani in regolarissime e democraticissime elezioni politiche nazionali, andò in Europa, e precisamente a Bruxelles, a incontrare i vertici dell’Unione Europea, e quindi Barroso e i suoi sodali, per “trattare” l’uscita dell’italia dalla zona euro.
La notizia non trapelò, e questo la rende – se fosse necessaria una conferma, ma non serve – assolutamente veritiera. Dico non serve, perchè la fonte che oggi l’ha resa pubblica è tedesca, non italiana. Un altissimo funzionario di una prestigiosa istituzione germanica l’ha comunicata alla platea di un convegno economico svoltosi a Berlino e organizzato da un autorevole quotidiano tedesco, il Sueddeutsche Zeitung. I tedeschi c’erano a quell’incontro. E capirono.
Capirono che bisognava in ogni modo e con qualsiasi mezzo abbattere Berlusconi e il suo governo, anche a costo di rimetterci dei soldi. Anche tantissimi soldi. Era un prezzo accettabile, se in cambio fossero riusciti a fermare l’italia in fuga dalla disastrosa valuta unica europea. Disastrosa per il Bel Paese, ovviamente, ma ottima, meravigliosa, eccezionale per l’economia della Germania.
Così, nel volgere di poche settimane, precisamente due, l’ordine arrivò diretto dalla Cancelleria di Berlino alla Deutsche Bank e alle sue sorelle in terra di Germania: vendete i tutoli di Stato italiani a più non posso. Fate esplodere lo spread, attaccate al cuore l’Italia. Il governo deve morire.
Accadde.
Il mercato dei bond venne scosso da un terremoto alle fondamenta del debito pubblico italiano, epicentrato in Germania, che fece traballare tutta Europa e cadere rovinosamente Berlusconi al suolo.
Al suo posto, la grande finanza tedesca – dove albergano molte delle famiglie che negli anni Trenta appoggiarono e finanziarono il Reich di Hitler (si vada a cercare i nomi, verranno trovati) chiamò al potere in italia il servo sciocco, quel Monti già amico loro e fedele servitore di più d’una associazione segreta. Il Bilderberg, ad esempio.
Il resto è storia nota. E’ la storia di una tragedia senza fine. Centinaia di suicidi in italia, famiglie depredate dallo Stato con tasse assassine, aziende depredate da banche fameliche. Il popolo in ginocchio, disoccupato. La povertà che dilaga.
Tutto questo – ma l’ho già scritto – ha prodotto rabbia e disperazione. Sono sorelle della violenza, la violenza di massa si chiama guerra.
Sarà presto. In Europa.
max parisi
Fonte: visto su il NORD del 22 novembre 2013