Mar 24 2014

ALCUNE GLORIE VERONESI

Category: Chiesa Veronese Storia Pighi,Libri e fontigiorgio @ 03:25

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Il vecchio Altare Maggiore nel tornacoro  del Duomo di Verona con il grande stemma del Canossa;  Lodovico di Canossa fu sepolto il 3 febbraio nel duomo di Verona, nel coro dinanzi all’altar maggiore; Bernardo Donato pronunziò l’orazione funebre. Sulla tomba venne successivamente collocata una lapide con il suo stemma, e i suoi nipoti vi aggiunsero poi un epitaffio; nel 1544 vi venne sepolto il Giberti, deceduto l’anno prima.

 

 

VOLUME  II –  EPOCA  IV – CAPO III

 

SOMMARIO. – Lodovico di Canossa – Adamo Fumano – Bernardino Maffei – Sant’Angela Merici – B. Lucia – Francesco Zini – Giovanni Del Bene – Nicolò Ormaneto – Onofrio Panvinio.

  

Un erudito scrittore veronese, parlando del secolo XVI, dice che esso per Verona fu «il periodo più splendido della nostra cultura classica» (1).  Noi, avendo assunto come compito nostro, non di esporre la storia di Verona, ma soltanto di dare alcuni cenni storici sulla sua chiesa, diremo soltanto di quelle glorie che spettano alla chiesa, sia pér il grado delle persone in sè, sia per la natura delle opere da loro istituite o favorite; seguendo presso a poco un ordine cronologico.

 

Il  primo personaggio, celebre, che ci si presenta nei primi decenni del secolo XVI, è il conte Lodovico di Canossa, nato in Verona l’anno 1476 da Bartolomeo ed Isabella degli Uberti(2). Ancor giovane, sia per le sue doti personali, sia per la nobiltà della sua famiglia, si trovò impigliato in affari politici; prima presso il duca di Urbino, poi in Roma nella Corte Pontificia sottò i papi Giulio II, Leone X, Adriano VI.  Nel 1514 da Leone X fu mandato per una legazione a Londra, dove entrò in relazione con Erasmo di Rotterdam. Nel 1515 era in Francia, dove si  cattivò tosto la stima ed il favore del nuovo re Francesco I, il quale poi nel 1525 lo mandò come suo ambasciatore presso la Repubblica Veneta. In questo ufficio tenuto per oltre tre anni lavorò indefesso per gli interessi del suo re, massime nelle terribili lotte disastrose con l’imperatore Carlo V. Fin qui il conte Canossa diplomatico.

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