Monumento della tomba di Scipione Maffei; chiesa di S. Maria della Scala in Verona.
VOLUME II – EPOCA IV – CAPO XVII
SOMMARIO. – Ragioni del titolo – Scoperte di codici nella Biblioteca Capitolare – Contributi generosi – Giuseppe Bianchini – Scipione Maffei – Pietro e Girolamo Ballerini – Da Prato – Bevilaqua – Vallarsi – Campagnola – Patuzzi – Dionisi – Perazzini _ Àltri ecclesiastici illustri – Opere di estranei pubblicate a Verona.
Il secolo XVIII, per quanto spetta la coltura della letteratura ecclesiastica, nella storia della chiesa veronese si può dire a buon diritto il secolo d’oro.
Nel nostro clero, e non nel clero soltanto, si acuì mirabilmente l’amore allo studio delle scienze sacre, particolarmente delle opere dei Ss. Padri. Dietro le orme del card. Noris e di mons. Francesco Bianchini, primeggiarono alcuni genii sublimi, Girolamo Da Prato, Pietro e Girolamo Ballerini, Scipione Maffei, Domenico Vallarsi; e la loro operosità eccitò in molti altri uno stimolo efficacissimo, una santa emulazione a pareggiare e superare i maestri. Certamente nessuna epoca della chiesa veronese dà tante opere ecclesiastiche e sacre, quante ce ne diede il secolo XVIII; e senza tema di errore possiamo dire che in questo secolo in nessuna città dell’Italia e dell’Europa si trova così energica cultura e così ampio sviluppo della letteratura ecclesiastica, quanta si trova in Verona.
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