di Andrea Arman
Nella mia vita ho fatto parecchie cose ed una di quelle di cui vado maggiormente orgoglioso è stata fare Alpino come Alpiere del Battaglione Alpini Feltre.
Un’esperienza davvero speciale, fatta assieme a ragazzi straordinari, comandati da un uomo burbero, all’apparenza quasi demoniaco, che ha lasciato in noi Esploratori un indelebile positivo ricordo. Eravamo fieri di essere Alpieri del 7° e quando incontravamo gli altri militari delle differenti specialità capivamo che essere Alpini era una cosa diversa.
Io allora ero un po’ più grande dei miei commilitoni, ed anche un poco presuntuoso, cercavo di capire cosa ci fosse di particolare che ci distingueva da fanti, genieri etc.. Volevo darmi e dare una spiegazione che fosse logica, trovare una ragione o causa alla nostra diversità; non ci sono riuscito, allora.
Poi, un giorno, assieme ai delegati della Repubblica Veneta, sono stato in visita al comune di Sappada – Plodn e le parole del Sindaco mi hanno aperto un nuovo occhio; il Sindaco esordiva dicendo: “a me non piace pensare difficile”. Subito non davo peso a quell’espressione, poi ha cominciato a riemergere nella mia mente, assieme ai fantastici monti pallidi ed a tante altre montagne che ho visto e camminato.