Apr 24 2014

ARMENIA, 24 APRILE: ANNIVERSARIO DI UN GENOCIDIO DIMENTICATO

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Immagine tratta da “Ravished Armenia” (tr. Armenia violentata) un film americano del 1919 in gran parte andato perduto,  è   il primo film che ricostruisce la tragedia del popolo armeno

 

 

Intervista a Baykar Sivazliyan, docente universitario, esperto di Storia e letterature dell’area mediorientale e scrittore armeno.

 

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Baykar Sivazliyan

 

 

di GIANNI SARTORI

 

Iniziamo con qualche notizia biografica. In quali circostanze la sua famiglia è arrivata a Venezia?

 

Sono nato in una famiglia di sopravvissuti al Primo Genocidio del Ventesimo secolo.

I miei nonni venivano da parte di mio padre dalla città di Sivas e quelli di mia madre dalla città di Erzurum, entrambi situati in Anatolia, nell’Armenia Occidentale con una forte presenza armena di cittadinanza ottomana, annientata durante il Genocidio perpetrato dal governo Ottomano dei Giovani Turchi fra gli anni 1915-21. Attualmente in tutte due le città non esistono più armeni, come in tutta l’area circostante dell’Armenia Storica.

Successivamente, dopo il Pogrom del 1956 contro i greci e il golpe militare del 1960, le minoranze in Turchia non avevano più un futuro garantito. Nel 1966 i miei genitori mi hanno mandato, da solo, avevo 12 anni, a Venezia dove allora esisteva ancora un Collegio Armeno e dove ho finito le medie e il liceo. In seguito ho frequentato l’Università Cà Foscari. Subito dopo la laurea ho iniziato ad insegnare, prima nel Liceo Armeno e di seguito presso l’Università Statale di Milano, la lingua armena. Fra gli anni 1999-2005 ho avuto anche un incarico di insegnamento di Lingua e Letteratura Turca presso l’Università di Lecce, in quanto sono specializzato sia nella Storia Medio Orientale che in Lingua e Letteratura Turca.

 

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Apr 23 2014

LO STATALISTA CHE NEGA IL DIRITTO DI SECESSIONE NEGA OGNI CONTRATTO SOCIALE

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Proponiamo in ANTEPRIMA per L’Indipendenza la traduzione integrale in italiano dell’articolo Secession and the Law di Butler D. Shaffer, docente di diritto alla Southwestern University School of Law di Los Angeles, collaboratore del Ludwig von Mises Institute, saggista autore di numerosi libri e pubblicazioni. (Traduzione di Luca Fusari)

 

Sono stupito dall’assenza di motivazioni riscontrate nelle risposte date dai molti avvocati, professori di diritto, filosofi politici, e opinionisti dei media sul tema della secessione politica. Come nelle discussioni politiche, in generale, il dibattito su questo tema nasce da una prospettiva individualista o collettivista.

 

Coloro i quali, la cui premessa di base è allineata con gli interessi istituzionali e che considerano tali enti come fini a sé stessi, superiori agli interessi dei singoli, tendono a rifiutare la legittima autorità di uomini e donne di poter modificare o smantellare queste istituzioni. Se gli individui sono visti come asserviti agli interessi dello Stato, coloro che condividono questo parere trovano facile trattare la secessione come un atto illegale.

 

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Apr 22 2014

50 VERITA’ DEL PRESIDENTE VLADIMIR PUTIN SULLA CRIMEA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 00:09

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Di Salim LamraniOpera Mundi

 

Il 18 marzo 2014, dal Cremlino, il Presidente Vladimir Putin ha pronunciato uno storico discorso a seguito del referendum tenutosi in Crimea. I media occidentali hanno scelto di ignorare il punto di vista russo riguardo alla crisi ucraina.(1)

 

 

1. La Crimea è parte della storia russa e questa realtà è radicata nei cuori e nella mente dei suoi abitanti. Lì fu battezzato il Gran Principe Vladimir I. Sempre in questo territorio si trovano molte tombe dei soldati russi che permisero l’integrazione della Crimea all’Impero russo.

 

2. Sebastopoli è la culla della Flotta russa del Mar Nero.

 

3. Dopo la Rivoluzione del 1917 i bolscevichi aggregarono arbitrariamente una gran parte del sud storico della Russia all’Ucraina. Questo venne fatto senza tener conto della composizione etnica della popolazione, e oggi queste zone formano il sud-est dell’Ucraina.

 

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Apr 21 2014

RIFLESSIONI DI UN ALPINO !

Category: Pensieri e parole,Veneto e dintornigiorgio @ 12:19

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di Andrea Arman

Nella mia vita ho fatto parecchie cose ed una di quelle di cui vado maggiormente orgoglioso è stata fare Alpino come Alpiere del Battaglione Alpini Feltre.

 

Un’esperienza davvero speciale, fatta assieme a ragazzi straordinari, comandati da un uomo burbero, all’apparenza quasi demoniaco, che ha lasciato in noi Esploratori un indelebile positivo ricordo. Eravamo fieri di essere Alpieri del 7° e quando incontravamo gli altri militari delle differenti specialità capivamo che essere Alpini era una cosa diversa.

 

Io allora ero un po’ più grande dei miei commilitoni, ed anche un poco presuntuoso, cercavo di capire cosa ci fosse di particolare che ci distingueva da fanti, genieri etc.. Volevo darmi e dare una spiegazione che fosse logica, trovare una ragione o causa alla nostra diversità; non ci sono riuscito, allora.

 

Poi, un giorno, assieme ai delegati della Repubblica Veneta, sono stato in visita al comune di Sappada – Plodn e le parole del Sindaco mi hanno aperto un nuovo occhio; il Sindaco esordiva dicendo: “a me non piace pensare difficile”. Subito non davo peso a quell’espressione, poi ha cominciato a riemergere nella mia mente, assieme ai fantastici monti pallidi ed a tante altre montagne che ho visto e camminato.

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Apr 21 2014

GRANDE GUERRA, LE RESPONSABILITÀ DELLA MASSONERIA

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Caduti alpini sull’Oortigara

 

 

Gli italiani non volevano entrare in guerra, la massoneria sì

 

 

di Angela Pellicciari

 

Nel 1915, la popolazione cattolica non voleva la guerra, i socialisti nella loro maggioranza non la volevano, il parlamento non la voleva, l’uomo politico più influente di quegli anni, Giovanni Giolitti, non la voleva; chi, oltre al Re, voleva portare l’Italia in guerra? Un soggetto su tutti: la massoneria. Che forza aveva la massoneria all’inizio del secolo? Se Antonio Gramsci, fondatore del partito comunista italiano, è uomo degno di fede, annota: “La massoneria in Italia ha rappresentato l’ideologia e l’organizzazione reale della classe borghese capitalistica”, afferma il 16 maggio 1925 alla Camera dei deputati mentre è in discussione il progetto di legge sull’abolizione delle società segrete.

Le testimonianze dei vertici dell’ordine sono, al riguardo, univoche. Una per tutte: il 21 dicembre 1922, davanti alla giunta esecutiva, il gran maestro Domizio Torrigiani dichiara: “Il Grande Oriente fu il principale autore dell’intervento dell’Italia in guerra”. Perché la massoneria ha voluto la guerra, per di più contro gli alleati della Triplice? Per portare a termine il progetto ben delineato dal fratello Massimo D’Azeglio: per “fare gli italiani”. Che vuol dire fare gli italiani? Vuol dire renderli diversi da quelli che sono. Diversi. Più liberi. Più scientifici. Più moderni. In una parola: non più cattolici.

 

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Apr 21 2014

CESARE BATTISTI E LA SUA GUERRA: TRAMONTO DI UN MITO

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Cesare Battisti e dietro Fabio Filzi, prigionieri, scendono scortati da Malga Zocchi; 10 Luglio 1916.

 

 

by Stefano B. Galli

 

Da fervente pacifista e neutralista a trascinante alfiere di un conflitto sciagurato e impopolare: la triste e tragica parabola di un uomo politico che, in contraddizione con la propria matrice ideale socialista, volle e perseguì con tutte le sue forze l’intervento in uno scontro bellico che solo ai suoi occhi poteva rappresentare la “quarta guerra d’indipendenza italiana”.

In effetti, sullo sfondo di un complesso e cinico gioco politico, di cui gli sfuggivano i veri termini, si trovò inconsapevolmente a essere prima lo strumento del militarismo espansionistico più oltranzista, poi il punto di riferimento di un nazionalismo retrivo che ancora oggi, e non solo nei ranghi della “destra”, non perde occasione per lanciare i suoi roboanti proclami. E tuttavia ogni ipotesi di confine al Brennero, successivamente ammantato di patria sacralità proprio in suo nome, lo trovò sempre ed energicamente contrario.

 

Quattro mesi prima della morte del vecchio Kaiser Francesco Giuseppe, si conclude drammaticamente la vicenda umana e politica di Cesare Battisti.

L’irredentista trentino, tenente della II Compagnia di marcia del V Reggimento degli alpini, deputato socialista di Trento al Parlamento di Vienna (Reichsrat) e alla Dieta provinciale del Tirolo (Landtag) a Innsbruck, sulla cui testa pende una taglia di 20.000 corone, viene catturato il 10 luglio 1916 nella zona del Monte Pasubio (a est di Rovereto), sul Monte Corno.

Narrano le cronache di parte austriaca che durante il combattimento di Monte Corno molti alpini del Battaglione Vicenza, sotto il fuoco incalzante dei Landesschützen, “si eclissarono, altri corsero con le braccia in alto nelle nostre (austriache n.d.r.) file, contraccambiando il loro Re col tradimento”.

Sono proprio i prigionieri a riferire agli Austriaci della presenza, tra le schiere italiane, di Cesare Battisti e Fabio Filzi, noti propugnatori d’italianità in terra tridentina.

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Apr 20 2014

LE RUGHE: UNA CARTINA PSICOSOMATICA DELL’ANIMA E NON SOLO, VANNO INTERPRETATE E POSSONO ESSERE UNA SPIA DI DISFUNZIONI ORGANICHE.

Category: Salute e benesseregiorgio @ 00:19

 

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Le cerchiamo ogni mattina allo specchio e le troviamo inesorabili sentinelle dell’età ma attenzione! Le rughe vanno interpretate e possono essere una spia di disfunzioni organiche.

Secondo la medicina cinese le rughe del viso indicano il nostro stato di salute psicofisico e compaiono in punti precisi, indicati dall’agopuntura.

 

Imparare a conoscere le rughe, quindi, significa conoscere un po’ meglio noi stessi per giungere alla radice del problema e risolverlo interiormente, oltre che esteriormente.

 

Per lo Huangdi Neijing, antico testo di medicina cinese, i segni del viso sono espressioni Yin (quelli verticali) e Yang (gli orizzontali). Le rughe, inoltre, si sviluppano lungo le linee dei meridiani attraverso cui circola il Qi, l’energia vitale.

 

Rughe e irregolarità della superficie del viso come risultato di uno squilibrio, principalmente dei meridiani Yang (visceri), di un deficit di sangue o di una presenza di calore che porta secchezza. Di conseguenza, si crea un problema legato al trasporto dei liquidi, il tutto riconducibile a stress fisico ed emotivo che affiora in superficie offuscando la bellezza della pelle.

 

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Apr 19 2014

QUEST’UOMO STA USCENDO CON UNA DONNA ANCHE SE È SPOSATO. SEMBRA DISGUSTOSO, MA IO SONO DALLA SUA PARTE.

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 02:32

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Sul post del blog di Jarrid Wilson dal titolo “Sto uscendo con qualcuno anche se sono sposato” scrive :

Ho una confessione da fare: Mi sto incontrando con una persona anche se sono sposato.

 

Lei è una ragazza incredibile. E’ bella, intelligente, astuta, forte e ha un’immensa fede in Dio . Mi piace portarla fuori a cena, andare al cinema, a teatro, e dirle sempre quanto è bella. Non riesco a ricordare l’ultima volta in cui sono rimasto arrabbiato con lei per più di cinque minuti, e il suo sorriso sembra sempre illuminare la mia giornata indipendentemente dalle circostanze.

 

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Apr 18 2014

LA MASSONERIA VUOLE CREMARCI TUTTI E GLI IGNORANTI CADONO NELLA PROPAGANDA

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– di  Daniele Di Luciano –

 

Sempre più persone decidono di cremarsi. Perché? Se lo chiedessimo a loro ci risponderebbero che lo fanno per motivi ecologici, per far risparmiare la famiglia, per non creare problemi logistici ai cimiteri, ecc..

 

La verità, come al solito, è un’altra. Ogni tendenza della nostra società, globalizzata e indottrinata dai mezzi di propaganda di massa, è voluta dall’élite. E per “élite” intendo la massoneria.

 

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Apr 17 2014

VENETISMO, PADANISMO, INDIPENDENTISMO: O SI COGLIE L’ATTIMO O MEGLIO CHIUDERLA LÌ

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Alcuni recentissimi sondaggi Swg dicono che il 47% degli abitanti del NordOvest è favorevole all’indipendenza, che la percentuale raggiunge il 50%  nel NordEst. Non è una novità.

 

Nel gennaio del 1996 la rivista Limes aveva pubblicato un’inchiesta di Ilvo Diamanti sulla percezione e gradimento dell’idea di indipendenza padana. Ne risultava che per il 36,5% dei padani l’indipendenza era “un’ipotesi inaccettabile”, per l’8,5% “una via che porterebbe al disastro”, per il 30,7%  “una prospettiva vantaggiosa sul piano concreto, ma inaccettabile” e per il 24,4% “una prospettiva vantaggiosa ed auspicabile”.

 

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Apr 16 2014

… UNA VOLTA, NON SI GIRAVA LA SCHIENA RASSEGNATI… SI CI INCAZZAVA SI LOTTAVA E SI VINCEVA

Category: Monolandiagiorgio @ 00:02

una volta ci si incazzava

 

 

 

Fonte: da facebook


Apr 15 2014

A CHE SERVE IL MIO VOTO? A LEGITTIMARE IL MIO CARNEFICE

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di UBER ANGHINONI

 

Fra poco saremo chiamati a votare per i membri italiani del Parlamento Europeo.

 Suppongo che per la maggior parte dei votanti, non conoscendo direttamente i candidati, si insinuerà il dubbio per chi votare per poi scegliere fra chi è più di destra, di sinistra o di centro. Estremista o moderato. Chi è comparso in Tv dicendo una frase che ci ha colpiti, chi ha interpretato il nostro pensiero, ecc.ecc., tanto poi nessuno gli chiederà conto e mai ne renderanno, del loro operato. Per una volta voglio dare priorità ad una diversa domanda. A chi i compiti decisionali della struttura eletta? A chi i compiti di legiferare? Aiutiamoci a capire.

 

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Apr 14 2014

ISIDE: DAL MEDITERRANEO A VERONA

Category: Verona cultura variagiorgio @ 00:03

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Incontro di studio:

 

ISIDE: DAL MEDITERRANEO A VERONA

 

Relatori:      Franklìn Baumgarten, egittologo

Margherita Bolla, curatrice dei Musei Archeologico e Maffeiano di Verona

Daniela Zumiani, docente all’Università di Verona

Emanuela Chiavarelli, autrice di saggi antropologico-religiosi

Interverrà Francesco Prestopino. Presidente del Centro Culturale “Silfio” e Vicepresidente AIRI

 

Moderatore: Luigi Pellini

Organizzazione a cura di Silvana Ticci Pirrello, del Centro Culturale “Silfio” e consigliera AIRL

Con il patrocinio del COMUNE DI VERONA  e REGIONE DH VENETO

Venerdì 2 maggio 2014 alle ore 15.30

 

Biblioteca Civica di Verona (Sala Farinati) – Via Cappello, 43 – Verona

 


Apr 13 2014

COME RICONOSCERE UN BUGIARDO PATOLOGICO SERIALE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:10

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La  facia  de  piera de un bugiardo patologico

 

 

Il detto “le bugie hanno le gambe corte” assume un nuovo significato quando si ha a che fare con un BUGIARDO PATOLOGICO.

 

Questo tipo di persona potrebbe non essere completamente radicata nella realtà, ma credere alle bugie che racconta, spesso nello sforzo di rimediare a una bassa stima di se stesso.

A differenza di chi racconta una o due frottole o ingigantisce leggermente la realtà una volta ogni tanto, il bugiardo patologico mente letteralmente su ogni aspetto della sua vita. Da quanto ha speso a cena la sera prima all’ultima volta che ha fatto il bagno al cane, il bugiardo patologico pensa che ogni minima comunicazione abbia una significato strategico da cui trarre beneficio. Raccontare regolarmente bugie non solo è frustrante, ma anche irrispettoso nei confronti dell’altra persona. Quindi come fai a capire che hai a che fare con qualcuno che racconta occasionalmente delle frottole piuttosto che un bugiardo patologico? Un paio di indizi e una serie di passaggi, potrebbero aiutarti ad arrivare ad una conclusione sensata.

 

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Apr 12 2014

ELENCO DEI VESCOVI DELLA DIOCESI DI VERONA

Category: Chiesa veronesegiorgio @ 00:46

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S. Pietro, che dà la missione a Sant’Euprepio;  dal palazzo sinodale del Vescovado di Verona

 

 

1.    S. Euprepio governò la Chiesa Veronese verso il principio del secolo III.

2.    S. Dimidriano – 220 – 240 c.

3.    S. Simplicio – 240 – 260 c.

4.    S. Procolo – 260 – 304

5.    S. Saturnino – 304 – 330

6.    S. Lucillo – 330 – 356

7.    S. Cricino – 357 – 362

8.    S. Zenone – 362 – 380

9.    S. Agabio – 380 – 385 c.

10.    S. Lucidio – 385 – 389 c.

11.    Siagrio – 390 – 395 c.

12.    S. Lupicino – 395 – 400 c.

13.    S. Massimo – 400 . 404 c. credesi traslato ad Ermona

14.    S. Luperio – 404 – 408 c.

15.    S. Servolo – 408 – 412 c.

16.    S. Petronio – 412 – 429

17.    S. Innocenzo – 429 – 445

18.    Montano 445 – 454

19.    S. Gaudenzio – 454 – 467

20.    S. Cerbonio – 467 – 475

21.    S. Felice – 475 – 490

22.    S. Silvino – 490 – 502

23.    S. Teodoro – 502 – 522

24.    S. Valente – 522 – 531

25.    S. Verecondo – 531 – 533

26.    S. Senatore – 533 – 550

27.    S. Probo – 550 – 556

28.    S. Lupo – 555 – 570

29.    Solazio – 570 – 586

30.    S. Giuniore – 596 – 598

31.    Pietro – 598 – 612

32.    S. Mauro – 612 – 622

33.    S. Giovanni 622 – 626

34.    S. Manio – 627 – 637

35.    S. Andronico – 637 – 650

36.    S. Vindemiale – 650 – 680

37.    S. Salvino – 665 – 680

38.    S. Moderato – 680 – 698

39.    Domenico – 698 – 712

40.    S. Alessandro – 712 – 725

41.    S. Sigilberto – 728 – 745

42.    S. Biagio – 745 – 750 .

43.    S. Annone Ver. – 750 – 772

44.    S. Eginone Bened. 772 – 803

45.    Rotaldo   Alemanno Benedettino 803 – 804.

46.    Notingo – 840 – 844, traslato a Brescia

47.    Landerico – 844 . 846

48.    Bilongo – 846 – 860

49.    Audone – 860 – 866

50.    Astolfo – 866 – 875

51.    Adelardo I – 876 – 915

52.    Notkerio – 915 – 928

53.    Ilduino Fiammingo Benedettino 928 – 931 trasl. a Milano

54.    Raterio Fiammingo Benedettino 932 – 968

55.    Milone 968 – 981

56.    Ilderico – 981 – 992

57.    Otberto – 992 – 1003

58.    Ildebrando – 1003 – 1015

59.    Giovanni – 1015 . 1037

60.    Valterio – 1037 – 1052

61.    Ezelone 1052 – 1057

62.    Teobaldo I – 1057• 1060

63.    Guglielmo – 1060 – 1065

64.    Adalberto – 1065 -1070

65.    Usguardo – 1070 – 1073

66.    Brunone Alemanno – 1073 – 1083    insignito del Pallio da S. Gregorio VII

67.    Sigimboldo – 1083 – 1094

68.    Valbrunone – 1094 – 1100

69.    Valfredo – 1100 – 1102

70.    Bertaldo – 1102 -1109

71.    Zufeto – 1109 – 1111

72.    Siginfredo – 1111 – 1118

73.    Uberto – 1118 – 1122

74.    Bernardo – 1122 -1135

75.    Teobaldo II Arc. della Cattedrale 1135 – 1157

76.    Ogniben Ver. – 1157 – 1185

77.    Riprando Arcipr. della Cattedrale – 1185 – 1188

78.    Adelardo II Veron. Card. 1188 – 1214

79.    Norandino Canonico della Cattedrale – 1214 -1224

80.    Jacopo di Braganza – 1225 – 1254

81.    Ger. Oasadoca – 1225 – 1259

82.    Manfredo Roberto Reggiano 1260 – 1268, Can di Padova

83.    Aleardino di Capo da Ponte 1266 – 1274, di Mozzambano

84.    Guido Scaligero – 1274 – 1275

85.    Timidio dell’Ord. di S. Francesco, 1275 – 1278

86.    Bartolomeo Scaligero Benedettino 1278 – 1290

87.    Pietro Scaligero dell’Ord. de’ Predicatori 1200 – 1295

88.    Bonincontro Arc. della Cattedrale – 1295 – 1298

89.    Teobaldo 111 – 1298 – 1336 da Ceneda

90.    Nicolò Bened. Milanese  Ab. di Villanova – 1336

91.    Bartolomeo Scaligero Abate di S. Zeno, Benedettino – 1336 – 1338

Dal 1338 al 1343 vacanza di sede

92.    Matteo Rinaldi – 1343 – 1348,  trasl. da Pavia

93.    Pietro di Pino, Beneventano 1348 – 1349, trasl. da Viterbo, poi a Petragorica.

94.    Giovanni di Naso, Comasco, Dom. 1349 – 1350, trasl. da Melfi poi  a Bologna

95.    Pietro Scaligero II Can. 1350 – 1387, trasl. a Lodi

96.    Jacopo di Parma – 1388 – 1406, trasl. a Luni nel Genovesato

97.    Angelo Barbarigo – 1406 – 1408 in cui fu creato Cardinale

98.    Guido Memo – 1409 – 1438 Traslato da Pola

99.    Franc. Oundulmier Cardin. 1438 – 1453, trasl. da Besancon

100.    Ermolao Barbaro – 1453 – 1471 da Treviso

101.    Giovanni Micheli Cardo poi Vesc. Portuense – 1471 – 1503

102.    Marco Comer Card. poi Vesc. di Albano – 1503 – 1524

103.    Gio. Matteo Giberti, Genovese 1524 – 1543

104.    Pietro Lipomano – 1544 – 1548  trasl. da Bergamo

105.    Luigi Lippomano – 1548 – 1558

106.    Agost. Lippomano – 1558 – 1559

107.    Girolamo Trevisani dell’Ord. de’ Pred. – 1561 – 1562

108.    Bernardo Navagero Card. 1562 – 1565

109.    Agostino Valier Card. 1565 – 1606

110.    Alberto Valier – 1606 – 1630

111.    Marco Giustiniani – 1631 – 1649 trasl. da Ceneda

112.    Sebast. Pisani – 1650 – 1668 trasl. da Ceneda

113.    Sebast. Pisani II – 1668 – 1690

114.    Pietro Leoni – 1691 – 1697 traslato da Ceneda

115.    Gian. Franc. Barbarigo – 1697 1714 traslato a Brescia

116.    Marco Grodenigo – 1714 -1725 trasl. al Patriarcato di Venezia

117.    Franc. Trevisani – 1725 – 1732

118.    Giov. Bragadino – 1732 – 1758

119.    Nicolò Antonio Giustiniani, Benedettino• 1758 – 1772 trasl. da Torcello,     poi a Padova

120.    Giovanni Morosini, Benedettino 1772 – 1789 traslato da Chioggia

121.    Gio. Andrea Avogadro – 1790 – 1805

122.    Innocenza Liruti, Benedettino 1807 – 1827

123.    Giuseppe Grasser – 1829 – 1839 trasl. da Treviso

124.    Pietro Aurelio Mutti, Benedettino 1841 – 1851 trasl. al Patriarcato di Venezia

125.    Giuseppe Trevisanato nel 1852 precon. per Verona, e tosto trasl. ad Udine

126.    Luigi Guglielmi morto non incardinato 1853, trasl. da Scutari

127.    Benedetto da Riccabona – 1853 – 1861, trasl. a Trento

128.    Luigi Card. di Canossa, Veronese – 1861 – 1900

129.    Bartolomeo Cardin. Bacilieri, Veronese, eletto nel 1888, successo nel 1900, –  1923 – Cardinale nel 1901

130.    Girolamo Cardinale, di Genova 1923 – 1954

131.    Giovanni Urbani, arcivescovo 1955 – 1958

132.    Giuseppe Carraro – 1958 – 1978

133.    Giuseppe Amari – 1978 – 1992

134.    Attilio Nicora –  1992 – 1997

135.    Flavio Roberto Carraro – 1998 – 2007  

136.    Giuseppe Zenti – 2007 -….

 

 

Fonte: Cattedrale di Verona

Link: http://www.cattedralediverona.it

 

 

 

 


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