Mag 31 2014
I CEREALI SONO UN PROBLEMA PER LA NOSTRA SALUTE: LE VERITÀ CHE NESSUNO VUOLE RACCONTARTI
Dal Libro “VIVERE 120 ANNI Le verità che nessuno vuole raccontarti”
di Adriano Panzironi
Ognuno di noi è consapevole che la fonte dei nostri guai di salute dipende da ciò che mangiamo, beviamo o respiriamo.
È spontaneo pensare che i cibi non sono più genuini come una volta, così ricchi di fertilizzanti, coloranti e conservanti. Lo stesso problema è riscontrabile nelle polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo o nell’arsenico sospeso nell’acqua. Potremmo pensare, che le malattie moderne dipendano da tutto questo. Ahinoi, la verità non è mai stata così lontana. Anche se tali elementi hanno una qualche influenza sul nostro stato di salute, sono ben poca cosa a confronto del cataclisma alimentare che si è abbattuto sulle nostre teste, qualche millennio fa. Voltiamo lo sguardo indietro, risalendo alla notte dei tempi.
L’evoluzione dell’uomo ha origine diversi milioni di anni fa, da quando il mondo animale iniziò a differenziarsi ed una di queste linee evolutive, ha rappresentato l’inizio del percorso che ha portato ai primi ominidi. Si può incominciare a parlare di uomini (sapiens) a partire da due/tre milioni di anni fa e grazie alla loro evoluzione (con la crescita della dimensione del cervello) ci ha condotto fino ad oggi. Fino a circa 10.000 anni fa, la dieta alimentare (per i mammiferi onnivori) era rappresentata da carne, uova, pesce, frutta e verdura, ovvero da tutto ciò che era reperibile in natura. L’uomo formò tribù di nomadi, dediti alla caccia ed alla raccolta.
10.000 anni fa qualcosa iniziò a cambiare. Alcuni clan incominciarono a praticare l’agricoltura, piantando i primi cereali. Indubbiamente tale scelta, ha permesso alla nostra civiltà di evolversi, difatti la semplicità di trasporto ed il mantenimento dei cereali, hanno consentito la costruzione delle prime città (immaginate infatti se al giorno di oggi dovessimo lasciare in massa la città per andare a caccia per assicurarci il pranzo).