5 giu 2014 – ”E’ incontestabile il ruolo storico della fede cristiana nell’aver dato vita all’Europa. E’ grande merito del cristianesimo non soltanto la nascita dell’Europa dopo il tramonto del mondo greco-romano e il periodo delle invasioni barbariche”. Lo ricorda il papa emerito Joseph Ratzinger in un suo articolo pubblicato da L’Osservatore Romano e che trae spunto dai settant’anni dello sbarco delle forze alleate sulle spiagge della Normandia.
Il papa emerito nota che dopo la II Guerra mondiale, a differenza del primo conflitto in Europa, e’ ”maturata la consapevolezza che solo l’Europa unita puo’ avere voce nella storia e nel suo futuro. Si e’ compreso che le diverse ideologie nazionaliste che hanno lacerato il nostro continente – scrive – devono scomparire per lasciare spazio a una nuova solidarieta”’
”Anche dopo la seconda guerra mondiale la rinascita dell’Europa ha come radice il cristianesimo e dunque la responsabilita’ davanti a Dio: siamo ben consapevoli che questo e’ il piu’ profondo fondamento dello Stato di diritto, come e’ stato scritto chiaramente nella nostra Costituzione tedesca, nata dopo il crollo del nazismo”. Insomma, prosegue Joseph Ratzinger, ”chi oggi vuole costruire l’Europa come roccaforte del diritto e della giustizia che sia valida per tutti gli uomini di tutte le culture, non puo’ richiamarsi a una ragione astratta che non conosce nulla di Dio, non appartiene a nessuna cultura precisa, ma pretende di misurare tutte le culture secondo il proprio metro di giudizio”.
”Ancora oggi – prosegue il papa emerito – la responsabilita’ davanti a Dio e il radicamento nei grandi valori e verita’ della fede cristiana, valori che vanno al di la’ delle singole confessioni cristiane perche’ comuni a tutte, sono le forze irrinunciabili per edificare un’Europa unita che sia molto piu’ di un unico blocco economico: una comunita’ del diritto, una roccaforte del diritto, non per se stessa ma per tutta l’umanita”’.
Rievocando i tragici fatti legati al secondo conflitto mondiale, il papa emerito si esprime poi su quei tanti giovani tedeschi in divisa che persero la vita seguendo una ideologia aberrante. ”Come tedeschi ci tocca con dolore il fatto che il loro slancio ideale e la loro lealta’ nei confronti dello Stato siano stati strumentalizzati da un regime ingiusto. – scrive il papa emerito – Ma questo non macchia l’onore di questi giovani, nella cui coscienza soltanto Dio ha potuto guardare. Ognuno di loro sta davanti a Dio come singolo, con il cammino della sua vita e con la sua morte; ognuno sta davanti a quel Dio nella cui bonta’ misericordiosa noi sappiamo che sono custoditi tutti i nostri morti. Essi – conclude Ratzinger – hanno cercato di fare soltanto il loro dovere, e spesso non senza tremende lotte interiori, pieni di dubbi e interrogativi. Ma loro ci guardano e ci interpellano: ‘E voi? Voi che farete, perche’ i giovani non siano piu’ costretti alla guerra? Voi che farete perche’ il mondo non sia di nuovo devastato dall’odio, dalla violenza, dalla menzogna?”’.
Fonte: visto su ImolaOggi.it del 5 giugno 2014