Vittorio Giunciuglio
(Genova, s.d., ma 1993/1994)
Episteme è lieta di presentare ancora una volta ai suoi lettori un testo “raro”, prodotto delle ricerche personali (e anche dello sforzo economico, visto che il libro è stato stampato “in proprio”) di uno di quei veri studiosi, appassionati e non-integrati, i quali spesso sanno vederla assai più lunga di legioni di ben pagati accademici eruditi. Il volume (ca. 260 pp.) risulta pubblicato a Genova – città ove è reperibile presso alcune librerie – senza indicazione né di editore né di data. Indizi interni lo collocano però al 1993/1994 (e vi si ringrazia la” gloriosa stamperia Casamara”).
L’autore è Vittorio Giunciuglio, un semplice operaio che, una volta andato in pensione, si è dedicato all’hobby della ricerca storica, passando molto del suo tempo libero a consultare archivi e biblioteche. L’effetto dei suoi approfondimenti è stata una sorprendente delusione, ma vediamo con quali parole lui stesso ce la descrive nella “Premessa” al suo lavoro:
“Sono un genovese che considerava i testi scolastici come Vangeli e quindi credeva che la storia fosse insegnata nelle scuole con assoluta verità. Però quattro anni or sono ebbi modo di ricredermi, quando mi capitò di leggere per caso i famosi Annali del Caffaro, unico storico della prima Crociata, dai quali attinsero tutte le enciclopedie italiane. Però questi annali furono manomessi dal potere religioso (durante la tremenda guerra secolare tra guelfi e ghibellini) per sminuire il contributo determinante dei genovesi, facendo capire ch’essi andarono in Terra Santa perché avevano interesse a farlo e così da quel momento in poi, furono bollati di attaccamento solo al danaro! Invece le cose si svolsero ben diversamente […] Sospettando che altri grossi fatti storici, siano tuttora insegnati falsamente nelle nostre scuole, ho proseguito le mie ricerche presso le biblioteche cittadine…”
Giunciuglio scopre in tal modo come la “storia” sia purtroppo spesso frutto dei tentativi interessati di svolgere attività politica “al passato”, un’impresa cioè a cui si prestano “su commissione” professionisti che poi (e qualche volta esclusivamente per questo motivo) diventano “autorevoli“; una narrazione abbondante di manipolazioni “fantastiche”, in cui lo stile letterario rischia di contare più dell’aderenza ai fatti. Per restare in tema colombiano, vediamo in quale maniera si esprime acutamente al riguardo Emilio Michelone (nel suo davvero “originale” Il mito di Cristoforo Colombo, Varani Ed., Milano, 1985, pp. 17-18):
(Lo stemma di Colombo – Columbus’s coat of arms)
“Sappiamo, infatti, che la civiltà analfabeta osserva i suoi eventi quotidiani con occhio curioso, talvolta pettegolo, ma, nell’insieme, abbastanza svagato, salvo che non venga coinvolta la comunità (guerre, epidemie, ecc.). Ed anche in quest’ultimo caso il ricordo si smarrisce nel giro di qualche generazione o meno.Nel corpo di questa ‘humus’ percettiva del tutto amorfa la diffusione delle conoscenze, anche le più concrete, si snodava lungo il filo esilissimo di un’assoluta minoranza di scribacchini colti osservanti delle prescrizioni religiose prima che del reale. Essi hanno manovrato le leve del sapere che grazie al maggior ascendente, forza impressiva e stabilità della cultura grafica ha trasmesso la sua interpretazione del passato.”
Pure oggi, con la diffusione della stampa e dei mezzi di comunicazione di massa, può riconoscersi che certe “leve” siano costantemente rimaste nelle mani del potere (adesso non più necessariamente “religioso”), ancora servito da quella che non è più una minoranza trascurabile, ma spesso sempre di “scribacchini” si tratta, almeno dal punto di vista morale.
Tornando all’autore oggetto della nostra attuale attenzione, questi ha dapprima pubblicato, nel 1991, I sette anni che cambiarono Genova (1097-1104) – libro che presenta le stesse caratteristiche editoriali di cui sopra – e poi il volume che vogliamo adesso recensire; un testo che è al precedente comunque in qualche senso riconducibile, sia perché il centro dell’interesse del Giunciuglio resta in ogni caso comunque la sua città natale, sia perché già nell’opera d’esordio aveva iniziato ad avvicinarsi alla questione colombiana.
Il titolo la dice lunga sull’argomento trattato, e l’impostazione dello studio, ma viepiù eloquenti sono le annotazioni che appaiono sulla prima e sull’ultima di copertina:
“L’America non fu scoperta per Isabella ma per il Papa ebreo genovese Innocenzo VIII
– Pertanto il Papa fu avvelenato dal Cardinale Borgia
– La ‘Casa di Colombo’ genovese fu inventata dalla massoneria nel 1812
– La Massoneria rubò il Banco di San Giorgio portandolo a Parigi
– La Massoneria sabauda bidonò i genovesi al Congresso di Vienna del 1815
– Storia mondiale della Massoneria
– Croce cosmica pastorale di San Giovanni Battista
– 1119 Adottata quale simbolo dai cavalieri di Cristo europei
– 1418 Fondazione Accademia Navale di Sagres riservata ai cavalieri di Cristo portoghesi
– 1419 In occasione del terzo centenario parte la prima missione atlantica patrocinata dalla Santa Sede (le tre caravelle porteranno la croce sulle vele. Una era comandata dal cavalier Bartholomeu Perestrello futuro suocero di Cristoforo Colombo)
– 1492 Il cavaliere di Cristo Colombo parte per scoprire il Nuovo Mondo con tre caravelle e relative croci rosse cosmiche“.
Bastano le precedenti parole per comprendere che siamo di fronte a un interessante frutto del pensiero umano, non motivato da finalità particolari diverse dalla soddisfazione fornita ogni volta dal raggiungimento di qualche “verità”, ma pure che ci sono in questo scritto almeno tutti gli ingredienti (l’ebraicità di Colombo, la presenza sullo sfondo di “gruppi” e società segrete ad orientamento anticattolico, etc.) per una rilettura della storia in una chiave assai più verosimile di quella volutamente “incolore”, e implausibile, attualmente in voga (si leggano per esempio in Episteme N. 2 le divertenti pagine di Pier Costanzo Brio dedicate alle “balle colombiane”).
Non entro qui troppo nel dettaglio, anche perché parte in certo senso “in causa”, dappoiché, sulla base degli stessi elementi individuati correttamente dal Giunciuglio, ho elaborato un’interpretazione storiografica alquanto differente degli eventi in parola1, ma sono persuaso con l’autore che la “favola” che oggi ci viene offerta su Colombo e la sua scoperta non sia altro che il prodotto di una grossa mistificazione, rivolta a nascondere significativi “dettagli” capaci di avere rilevanza “politica” ancora ai nostri giorni – e quindi non evidenziati da chi è condizionato da tesi preconcette, o sa bene che non conviene diffondere informazioni che possano contribuire a formare opinioni sgradite ai “potenti” di turno.
Si invita allora il lettore interessato a siffatte questioni a prendere diretta visione del libro, se gli riesce di trovarne una copia (in ogni caso, forniamo di seguito l’indirizzo del nostro “storico dilettante”), avvertendolo che esso – come del resto il precedente – non si limita strettamente alla discussione della prima traversata oceanica, o dei suoi antecedenti, ma spazia a sottolineare la consequenzialità di eventi futuri alla famosa scoperta, avvenuti per esempio durante il periodo napoleonico e il relativo conflitto anglo-francese, discusso nel quadro di una scissione all’interno della massoneria, fino a quel momento tutta diligentemente filo-inglese.
Si aggiunge che, pur essendo invero il lavoro in esame alquanto dispersivo, e soprattutto purtroppo spesso omissivo in ordine alla necessità di segnalare con precisione le proprie “fonti”, esso offre comunque un variegato mosaico di informazioni, e di “connessioni”, talvolta assai poco comuni. Il modo migliore di farne apprezzare la “ricchezza”, e lo sforzo compiuto dall’autore, in una necessariamente sintetica recensione, è forse quello di scorrerne l’Indice, molto dettagliato, che qui presentiamo integralmente in calce, e di estrarre dall’opera qualche “perla” esemplare.
Tanto per dire, ognuno sa che a un certo punto Napoleone andò a finire in Egitto, e che gli inglesi si affrettarono a inseguirlo, e attaccarlo con la loro flotta: ma vi siete mai chiesti perché? Come mai non se ne rimasero buoni buoni a guardare, tutti contenti che il loro rivale avesse rivolto i suoi interessi di conquista così “lontano”, e si fosse messo a dar fastidio ai turchi? (al tempo non c’era naturalmente il petrolio del Medio Oriente da sfruttare…). Vediamo allora in che maniera viene risolto l’enigma dal simpatico ex-operaio genovese (pp. 136-137):
“Dell’assurda e strana campagna napoleonica d’Egitto, non si capirono mai i veri motivi. Invece essa era importantissima per la grande loggia di Parigi, che se fosse andata bene, avrebbe assestato alla rivale loggia londinese un colpo mortale definitivo! Infatti, con una sola fava, avrebbe preso ben 5 piccioni… Vediamo quali: occupazione di Malta (dove l’ordine dei Cavalieri era affiliato a Londra); liberazione degli egiziani dal duro dominio ottomano; liberazione del tempio di Salomone (simbolo massimo massonico); travaso dei potenti banchieri ebrei dalla City a Parigi; ripristino dello stato d’Israele, da secoli agognato dal popolo israelita. I massoni cairoti di rito francese, vista la fulminea campagna d’Italia napoleonica, chiesero alla loggia-madre parigina, se non si poteva organizzare una campagna d’Egitto, per creare uno Stato vassallo nel loro paese, uguale a quello cisalpino. L’idea a Napoleone piacque moltissimo […] Il vero obiettivo di Nelson, era quello di eliminare fisicamente Napoleone, come fu fatto per l’ammiraglio napoletano Caracciolo, considerati traditori della Massoneria […] “.
E ancora, un’altra interessante notazione scelta tra tante: chi di noi non ha sentito parlare a scuola2 del celebre Balilla, e della cacciata degli austriaci da Genova? Ecco come ci racconta l’accaduto il Giunciuglio (pp. 175-177):
“1746 – Rivolta del Balilla – Rovina della Repubblica di Genova – Questa celebre rivolta, viene tutt’ora insegnata ai ragazzi delle scuole italiane, come nata spontanea, da un sasso lanciato da un ragazzino genovese a nome Giambattista Perasso. A parte il fatto che costui non è mai esistito, ma inventato e strumentalizzato dalla propaganda sabauda contro gli austriaci, invece abbiamo tuttora la prova evidente che la sommossa fu organizzata da una loggia misteriosa sita in via Balbi al civico 5, sede del collegio dei Gesuiti, ed ora sede dell’Università di Genova […] la rivolta fu preparata all’insaputa del senato della Repubblica, il quale era anzi contrario! […] A scuola ci hanno insegnato che ad iniziare la rivolta contro gli austriaci, fu un ‘balilla’ (in genovese significa ragazzino) a nome Giovan Battista Perasso e che la Repubblica di Genova gli donò, per riconoscenza, la licenza per aprire un fondaco da vino! La propaganda massone prima e fascista poi, ne esaltarono le gesta, additandolo a simbolo di tutti i ragazzi italiani […] E pensare che questo ragazzo non è mai esistito… Tanto è vero che la Repubblica non gli dedicò proprio nulla! Ad inventare il nome di G.B. Perasso, fu il poeta Goffredo Mameli poichè, quando compose il suo famoso inno, gli occorreva un nome che facesse rima con ‘fischia il sasso’! Doveroso dire che anche il Mameli, era stato studente all’università di via Balbi […] “.
Per finire con un’informazione curiosa, lo sapevate qual è l’origine dei diffusissimi blue jeans, e perché si chiamano così?
“Lungo il fiume Olona, sorsero tanti opifici artigianali che tessevano un tessuto robusto a trama diagonale, la cui stoffa veniva tinta a Genova col tintoretto, dai francesi chiamato ‘blu de genes’, che poi divenne famosa, storpiata in inglese, come ‘blue jeans’ ” (pp. 71-72).
NOTE
1 Si veda la recensione al libro di Italo Orbegiani pubblicata nel N. 2 di Episteme. La presenza di tanti ebrei e “cavalieri” che non avevano certo motivi di essere in buona armonia con la Santa Sede lascia presumere una ben diversa cornice interpretativa, alla quale il Giunciuglio va comunque assai vicino in moltissimi casi.
2 Almeno finché la storia vi si insegnava: presentemente, con le varie “riforme” che sono piovute sul suo capo, forse non accade neppure più di ascoltare certi “racconti”. La storia è diventata cronaca, parte del regno dell’effimero; viene costruita in televisione e non nei libri; il potere di “informazione” è passato dalle mani degli storici a quelle dei giornalisti – in ogni caso tutti ugualmente ben attenti, oggi come ieri, alle prescrizioni del politically correct (peccato che le verità storiche siano raramente tali). Visto quanto dianzi detto, si potrebbe anche pensare che ciò sia meglio, se non fosse che da qualche punto bisogna pur cominciare, e che un “analfabeta” totale farà molta più fatica ad orientarsi, e a ritrovare, volendolo, la strada della “verità”.
INDICE
UN EBREO CHIAMATO CRISTOFORO COLOMBO
PREMESSA
CAPITOLO PRIMO
Maledetta Isabella – Maledetto Colombo
L’America non fu scoperta per Isabella ma per Papa Innocenzo VIII
1479 – Troviamo Colombo a Lisbona!
La colonia piacentina in Portogallo
1480 – Colombo si sposa a Lisbona
Colombo era un patrizio di Piacenza?
1481 – Nasce Don Diego a Lisbona
1485 – Colombo si propone al re del Portogallo
1485 – Si presenta al Doge di Genova
Colombo era registrato nella casa di S. Giorgio
La regina Isabella
L’immacolata Concezione
1490 – Il miracolo della Madonna della Guardia
L’immacolata Concezione genovese
1627 – Il Papa rompe le relazioni coi genovesi!
L’immacolata Concezione parigina
Perchè Colombo andava sovente a Chio?
Ma cos’era la Maona?
1485 – Colombo va dal pontefice?
1486 – Colombo incontra Isabella e Ferdinando
Colombo offrì un’isola per i sefarditi?
Il misterioso Istituto Pontificio della “Usu-Capione”
Anche le “Indie” entravano nell’usucapione vaticana?
Ma re Ferdinando non voleva proprio i genovesi
1486 – Re Ferdinando rimanda il viaggio di Colombo
La guerra del Vietnam del Medio Evo
I De Medici cominciarono da usurai
Anche allora volontari italiani combatterono in Spagna!
Gli italiani facevano parte della “Santa Hermandad”
1486 – Colombo nababbo a Cordoba
1487 – Colombo non era al battesimo di Ferdinando
1487 – Ma dove era invece Colombo?
il cosiddetto “uovo di Colombo” è tutto da ridere!
Ma chi erano i “Saggi di Salamanca”?
Ma chi compilò le “Tavole Alfonsine”?
Il primo “Oceonauta” [sic] fu un genovese
I genovesi volevano raggiungere l’India due secoli prima di Colombo
Colombo a Santa Fé diventa teoricamente l’uomo più potente del mondo!
Ma chi finanziò il più celebre viaggio del mondo?
La versione Geraldini
Il Papa sconosciuto ai genovesi
La casa natale del pontefice mezzo ebreo
Il piccolo Gian Battista visse a Sampierdarena
La chiesa pontificia di San Pier d’Arena
Profanata la chiesa del Papa
Il Papa ebreo-genovese protesse Colombo
La biografia sulla casata Cybo
Santangel ed Innocenzo VIII erano compagnoni universitari
1484 – Innocenzo VIII fu eletto per riconoscenza
1484 – Papa Cybo dona la Corsica al Banco S. Giorgio
Il Papa con la bacchetta magica
CAPITOLO SECONDO
Colombo torna alla Rabida senza aiuti reali
Colombo beffa Re Ferdinando con monaco certosino
Il diario di Colombo fu manipolato da Ferdinando
Le famose caravelle erano carrette
I capitani coraggiosi
Ma chi erano veramente i marinai delle caravelle?
La beffa di Palos
1119 – San Bernardo benedice l’ordine templare
Colombo era un cavaliere templare?
1308 – I templari finiscono al rogo
Anche i Vivaldi portarono la rossa croce cosmica?
Colombo costretto a partire senza missionari
Il vero “Grande Navigatore” fu Martin Alonso Pinzon
Il vero “Scopritore” fu Martin Alonso Pinzon
Il primo a metter piede in America è stato un ebreo!
Ferdinando falsifica il “Diario di bordo”
L’America fu scoperta per la chiesa di Roma
Cuba era destinata ai Sefarditi?
Trovato l’oro per immigrare i Sefarditi?
Il misterioso affondamento della Santa Maria
Altre falsità sul diario di Colombo
Colombo salva i marinai sefarditi in Portogallo?
La strana morte di Martin Alonso
Martin Alonso era in conbutta con Re Ferdinando?
Dalla partenza delle caravelle:
Rodrigo Borgia “doveva” diventare Papa
Ma allora Papa Cybo morì avvelenato?
1492 – Francisco Cybo fugge a San Pier d’Arena
1492 – Giovanni de Medici fugge a Firenze
Gerolamo Savonarola e Andrea Doria sospettarono sul Borgia avvelenatore?
1493 – Il gioco delle tre tavolette di Re Ferdinando
Colomo el capitano estranjero
1493 – Colombo costretto a portare la bandiera spagnola?
Re Ferdinando inganna tutto il mondo con Rodrigo Borgia!
Rodrigo Borgia inganna il Re del Portogallo
Comincia il dominio spagnolo e il martirio degli Indios
I cavalieri di Calatrava
1494 – Carlo VIII inizia la guerra dei 30 anni per cacciare gli spagnoli dall’America
1494 – I de Medici fuggirono a San Pier d’Arena?
1496 – Amerigo Vespucci tradisce Firenze?
1500 – I fratelli Colon arrestati da Bobadilla
Francisco De Cisneros – Tomas de Torquemada?
Ma chi erano i domenicani?
La città di Santo Domingo de Guzman
L’apostolo degli indiani
CAPITOLO TERZO
1492 – Gli ebrei espulsi fuggono in Francia
Però la diaspora cominciò un secolo prima
The jews in the Duchy of Milan
Stampata a Cremona la bibbia di Colombo
Il Banco San Giorgio e gli ebrei
La Santa Inquisizione di Spagna
La comunità genovese a Siviglia
1498 – Gli ebrei cacciati anche dalla Francia
1499 – Il Papa concede in usucapione la Liguria al Re di Francia
Mentre Re Ferdinando snobba il Cesare
1498 – Il “Principe” del Machiavelli
1498 – Re Ferdinando da guelfo diventa ghibellino
1502 – Re Ferdinando tenta di comprare i ghibellini diventati filo-francesi
1503 – Fondata a Siviglia la “Casa de Contratacion” rovina del porto di Genova
1506 – Viva il popolo ed abbasso le gabelle
Ma chi erano i guelfi e i ghibellini?
La Lega Lombarda era guelfa
Le fazioni guelfe e ghibelline a Genova
Tutto cominciò a Costantinopoli
Fu il Papa a mandare i veneziani a Costantinopoli?
San Francesco arriva a Genova
S’avvera il miracolo di Damietta!
Il Papa genovese affonda il SRI germanico!
Il Papa manda i veneziani anche a S. Giovanni d’Acri?
A Genova i ghibellini reagiscono
Ma il Boccanegra invece va a Costantinopoli
1262 – I genovesi furono scomunicati!
Ed ora toccava alla flotta veneziana
1296 – I ghibellini bruciano S. Lorenzo!
1297 – Il Papa concede l’usucapione della Corsica ai Guelfi Aragonesi
1298 – Distrutta la flotta veneziana
1339 – Simon Boccanegra primo doge popolare
1481 – I genovesi salvano l’Italia dai turchi
La più fulgida vittoria della marina genovese cancellata dal papato
Genova la “dominante” del Mediterraneo
CAPITOLO QUARTO
La famosa lettera sulle gabelle del popolo
Importanti deduzioni da trarre dalle lettere
1504 – Re Ferdinando tenta di comprare i Fieschi
Ma chi era il misterioso “Messer Gian Luigi”?
Re Ferdinando ossia il più grande impostore della storia
1503 – Re Ferdinando insedia Giulio II?
1506 – Cristoforo Colombo muore vestito da francescano
1506 – Il testamento nascosto agli italiani
Considerazioni sul “maggiorasco”
L’amico fidato dei Colombo in Spagna era italiano
1506 – Ferdinando spedisce Bartolomeo a Roma
1507 – Bartolomeo beffa il Papa di Civitavecchia
1508 – Il Papa inventa la prima flotta “corsara”
1508 – Le Certose europee diventano monumentali
La Certosa di Pavia
Il quartiere popolare di Genova costruito con l’oro di Colombo
1508 – Dalla beffa al danno luterano
1509 – Le contro-beffe di Papa Giulio II
1522 – Arrivano a Genova i Lanzichenecchi
1525 – La tragica carneficina di Pavia
1527 – Carlo V beffa il Papa coi Lanzichenecchi
1528 – Andrea Doria diventa ammiraglio spagnolo per rifondare la “Repubblica di Genova”
1528 – La repubblica aristocratica di Genova
1530 – Carlo V diventa imperatore del S.R.I. grazie ad Andrea Doria
1530- Arriva a Genova l’oro americano!
1547 – La misteriosa congiura dei Fieschi
1506 – A Diego cambiano nome in Giacomo!
Considerazioni sulla cronaca del Gallo
1512 – Arriva a Genova Don Fernando Colon
1516 – L’annalista Giustiniani afferma per primo la genovesità di Colombo
1537 – Don Fernando torna a Genova e brucia i libri del Giustiniani
Nessun parente colombiano esisteva a Genova!
1608 – La misteriosa morte di Baldassarre
1708- Svelato il passaggio di Colombo a Genova
Colombo “scopre” anche la Groenlandia
Considerazioni sugli annali del Casoni
1799 – “Riformati” gli annali del Casoni
CAPITOLO QUINTO
1314 – Nasce in Scozia l’antica massoneria
1614 – Nascono i cavalieri di Rosacroce
1717 – Nasce a Londra la moderna massoneria
1717 – Anno primo del più grande impero del mondo
1718 – La massoneria si appoggiò anche sulle comunità ebraiche?
1756 – Il Quebec salvò la testa di Luigi XV?
1774 – La Franc-Maçonerie fondò gli Stati Uniti?
1787 – La framassoneria diventa repubblicana
Ma chi era Antoine Saliceti?
1791 – Antoine Saliceti promosso Gran Maestro “all’oriente d’Italia”
1791 – Fondata a Genova la prima loggia giacobina
1795 – Antoine Saliceti nominato primo “commissario del popolo” della storia
I marchesi che portarono Genova alla rovina
La marchesa cospiratrice giacobina
Febbraio 1796 – Napoleone generale in un sol giorno!
Marzo 1796- Napoleone occupa Ventimiglia
Aprile 1796- Il Senato richiama Faypoult
Aprile 1796 – Napoleone arriva a Savona!
Maggio 1796- Fondata la Repubblica cisalpina
Napoleone = Ossia il più gran ladro del mondo!
1797 – Finisce la Repubblica di Genova
1797 – Epurati funzionari e statali della vecchia Repubblica
1797 – Sparisce anche il tesoro della Repubblica
1798 – La crociata della massoneria francese
Flotta francese alias flotta genovese
1798 – Distrutta la flotta ad Abukir
1799 – I parenti dei marinai protestano
1800 – Fondata a Parigi la prima Banca di Francia
1800 – Ripristinata la vecchia Repubblica di Genova!
1800-1802 – I due anni oscuri di Genova
1802 – Insediato il falso doge!
1802 – Comincia la rapina del Banco San Giorgio
1803 – Spariscono gli impiegati del Banco
1804 – Sparito a Genova l’oro di Colombo
1805 – La beffa dell’annessione all’impero
1805 – La beffa del Monte-Napoleone
Ma chi era Luigi Corvetto?
1805 – Il Corvetto diventa conte francese
1806 – Parigi si fa bella con i soldi dei genovesi
1806 – Il Corvetto volle a Parigi la famosa “Rue de Rivoli”
1809 – Napoleone premia G. Serra e Anna Pieri
1812 – Gerolamo Serra sventa l’insurrezione genovese
18l2 – Trovata a Genova la casa natale di Colombo!
Aprile 1814 – L’orrenda fine dei francesi a Genova
Aprile 1814 – Gerolamo Serra grande pompiere anti-Repubblica
Ottobre 1814 – Vittorio Emanuele bidona i genovesi
Novembre 1814 – Genova condannata ai Savoia!
Gerolamo Serra era colluso coi Savoia!
Le “Memorie per la storia di Genova” di Gerolamo Serra
Come mai il tesoro del Banco non tornò da Parigi?
1815 – Venezia fece la stessa fine di Genova
CAPITOLO SESTO
1797 – Antoine Saliceti voleva chiudere il vescovado di Genova!
1798 – La “casa di Colombo” salvò San Lorenzo
1799 – Riformati gli annali di Filippo Casoni
Cronistoria dei riformati annali del Casoni:
Il Casoni ruba la famiglia Colombo ai cogoletesi!
1812 – Rubata ai cogoletesi anche la “casa di Colombo”!
La bomba targata “casa di Colombo” fu fatta esplodere a mezzanotte!
1812 – La “casa di Colombo” salvò l’impero napoleonico!
1812 – La massoneria fonda Columbus City
Il Colombo “genovese” servì per far perdere le colonie americane alla Spagna!
Il criminale Giuseppe Bonaparte fugge in USA!
Palmiro Togliatti = Giuseppe Bonaparte?
La massoneria ha cambiato il mondo e il mondo non se ne è accorto!
L’unità d’Italia fu fatta dalla massoneria?
1860 – La massoneria fece vincere Garibaldi?
1860 – Giuseppe Garibaldi = Luigi Corvetto?
1860 – Con l’Unità d’Italia i napoletani caddero in miseria
1870 – XX settembre: presa di Porta Pia
1900 – La vendetta di Maria Sofia Borbone
1914 – Anche Mussolini diventò massone?
1914 – Ma chi finanziò Mussolini?
1915 – L’Italia entra in guerra
1919 – La massoneria fondò il fascio di Milano?
1921 – Sampierdarena era la prediletta del duce?
1922 – La marcia su Roma fu fatta dai massoni?
Ma gli ebrei-italiani erano massoni?
La flotta italiana e la massoneria
Anche gli USA usarono la massoneria siciliana?
Filadelfia capitale della massoneria americana?
La massoneria fece cadere anche il comunismo?
CAPITOLO SETTIMO
1746 – Rivolta del Balilla rovina della Repubblica di Genova
La vendetta di Maria Teresa
Anche la chiesa complottò contro i Dogi?
Il vero Balilla si chiamava Pier Maria Canevari e non Gian Battista Perasso!
1821-1849 – Due insurrezioni popolari contro i Savoia
1849 – I giornali genovesi diventarono servi dei Savoia
1870 – La massoneria sabauda invade Genova di simboli
La massoneria sabauda cancella due rioni di Genova
1885 – Michele da Cuneo vola in cielo come gli asini
1885 – Il barone Podestà inventa il IV centenario
Il marchese inventa la “raccolta colombiana”
Considerazioni sulla “raccolta Colombiana”
1892 – I padiglioni del 4 centenario finiscono in cenere
Fu il Duce a far credere al mondo che Colombo era “genovese”
Invece era tutto fumo e niente arrosto
Colombo nacque nel Piacentino?
Trovata la casa natale di Colombo a Pradello
Perché Colombo fu definito genovese?
Il libro del canonico piacentino fu manomesso?
I genitori di Colombo erano ebrei?
La santa inquisizione spagnola
La manna ebrea cade sul B. S. Giorgio
Perché troviamo Colombo a Pradello
Come mai Colombo si firmava sempre Colon?
Pavia – La capitale sconosciuta dei genovesi
Dopo Piacenza Colombo studiò a Pavia
Come mai gli ebrei-genovesi tacquero su Cristoforo Colombo ed il ghetto di Genova
Cronologia Colombiana
Riassunto condizione familiare di Colombo attraverso i tempi
CAPITOLO OTTAVO
Il Santo nascosto ai genovesi
1128 – San Bernardo fonda il capitalismo
1129 – I primi grandi regali di San Bernardo ai genovesi
1130 – Il Tempio genovese di San Bernardo
1130 – San Bernardo arbitro della chiesa
1133 – Altri enormi regali di San Bernardo ai genovesi
San Bernardo fondò ben 350 tra chiese e monasteri
San Bernardo voleva evangelizzare l’India 350 anni prima di Colombo
Le badie vallombrosiane di San Pier d’Arena
Ma dov’era la direzione del cantiere?
Sant’Andrea era una badia-fortezza
Le crociate nacquero a Piacenza
Il miglior amico di San Bernardo era piacentino
Piacentino il primo Gran Maestro italiano
I Gran Maestri di Genova erano piacentini?
Ma chi nominava gli ammiragli genovesi?
Altri regali postumi di San Bernardo ai genovesi
Ma chi progettava in Corsica?
Nasce a Roma la leggenda del prete Gianni
Ma cos’era il nestorianesimo?
431 – Cacciato il patriarca di Costantinopoli
Anche i Gran Khan erano nestoriani?
1245 – Innocenzo IV scrive al Gran Khan
1266 – Il Gran Khan concede la Crimea ai genovesi
1266 – Fondata Caffa la capitale
I fratelli Polo fuggono dalla Crimea
L’ignoto genovese alla corte del Gran Khan
1287 – Proposta una crociata mongola-templare?
1288 – Ma Filippo il Bello rifiuta la crociata
1289 – Kubilay apre la Cina ai francescani
1291 – Concesso ai genovesi il monopolio della seta
1291 – Parte per l’Asia la spedizione Vivaldi
1294 – Finisce la crociata mongola-templare
1312 – Trasformato il tempio di Piacenza
1312 – L’isola nascosta ai genovesi
Il palazzo più storico di Genova
1368 – Francescani e genovesi cacciati dalla Cina
1431 – Papa Eugenio IV ritenta col Prete Gianni
1489 – Papa Cybo fa l’ultimo tentativo
1492 – Colombo partì col benestare cinese?
1502 – Bartolomeo Fiesco = Pietro Lucalongo?
Il gran maestro di Cristoforo Colombo
Il banco di San Giorgio fu fondato dai francesi?
I Dogi occulti di Genova
Per le flotte europee solo ammiragli genovesi!
Ma dov’era la scuola nautica genovese?
I genovesi usarono la bussola prima degli amalfitani?
I navigatori italiani studiarono a Genova?
La cugina genovese di Amerigo Vespucci
1150 – Il tempio portoghese di Colombo
1312 – Re Dionigi salva i templari portoghesi
1314 – Arriva a Lisbona un ammiraglio genovese
1385 – Il gran maestro diventa Re del Portogallo
L’Enrico detto “il navigatore”
1419 – Parte la prima spedizione dell’Infante
1486 – Le missioni per contattare Prete Gianni
Anche Colombo era un “cavaliere di Cristo”?
Umberto Eco e il monastero di Tomar
Colombo era un mago dell’occultismo
1625 – San Bernardo salva Genova dai Savoia
1627 – Arrivano a Genova misteriosi frati “foglionesi”
Anche Andrea Chenier era un cavaliere Foglionese?
1684 – Genova bombardata dal Re Sole
1788 – Il Doge distrugge due navate di Santa Fede
1798 – La Santa Fede soppressa dai giacobini
1926 – Il Doge elimina la chiesa di Colombo
I Pallastrelli evitarono i Colombo ebrei
1876 – Le omissioni che cancellarono Colombo da Piacenza
Breve riassunto finale sulla storia colombiana
Note conclusive
Ringraziamenti
BIBLIOGRAFIA
Vittorio Giunciuglio
Via Currò N. 8, Int. 11
16151 Genova
Fonte: http://www.volta.alessandria.it/episteme/ep3-23.htm