Come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, l’ultima versione del disegno di legge di Stabilità contiene una misura a dir poco vergognosa e che la dice lunga sulla effettiva cifra politica del governo Renzi: l’applicazione retroattiva di alcuni incrementi di imposta, tra cui il surrettizio ripristino a partire dal primo gennaio 2014 dell’aliquota Irap, “tagliata” di qualche decimale di punto in primavera tra le prime misure strombazzate dall’ex sindaco di Firenze, con tanto di slide stile presa per i fondelli.
Tant’è vero che per abbattere questa odiosa tassa sulla produzione di uno 0,4%, i signorini soddisfatti – tanto per usare una calzante definizione del grande filosofo José Ortega y Gasset – che occupano la stanza dei bottoni hanno inferto un colpo micidiale al risparmio degli italiani, portando il prelievo effettivo sui proventi degli investimenti mobiliari – tranne ovviamente quello sui titoli di Stato – intorno al 30%.