Apr 05 2015

IVA, UN’INVENZIONE FRANCESE CHE HA MOLTIPLICATO BUROCRATI E PARASSITI

Category: Economia e lavoro,Monolandiagiorgio @ 00:10

 

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di BERNARD ZIMMER*

 

L’invenzione fiscale, che appariva geniale al momento della sua creazione, è un veleno sociale particolarmente insidioso.”

Era un vero piacere ascoltare Maurice Lauré, durante le sue lezioni di economia all’Ecole Nationale d’Administration (l’ENA è la più prestigiosa scuola francese di economia). Era brillante, di un’intelligenza profonda, ma anche pieno di umorismo. Era carismatico, quando parlava della sua invenzione: la TASSA SUL VALORE AGGIUNTO.

 

Maurice Lauré

Maurice Lauré,

 

Questa invenzione si trasformò in legge nel 1954. All’epoca, le imposte indirette, specialmente l’imposta sulle vendite, era una delle fonti più importanti del budget, ma eravamo degli studenti compiaciuti e non potevamo che applaudire, quando Lauré spiegava che questa imposta non era neutra. Penalizzava i lunghi circuiti di distribuzione, mirava a tassare chi voleva industrializzarsi investendo, in quanto un macchinario veniva tassato nel momento dell’acquisto.

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Apr 04 2015

SANGUISUGHE D’ITALIA: UN LUNGO ELENCO DI ENTI PIU O MENO INUTILI

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:23

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Non passa giorno – da anni ormai – che non si legga sui giornali di tagli, di spending review (inglesismi che nascondono il nulla), di Cottarelli oggi e Bondi ieri, di coperture per coprire omaggini vari del governo, di tagli delle Province che tagli non sono, visto che per 3000 politici che se ne vanno ne arriverà un’informata di 30.000, con città metropolitane annesse.

 

Da anni, invece, si sa cosa e chi tagliare. Gli enti inutili sono un must – ad esempio – ma una volta citati, tutto rimane nel dimenticatoio della politica, perchè dietro agli enti inutili si nascondono migliaia e migliaia di parassiti utili… al clientelismo nostrano.

 

Di seguito, per conoscenza generale, pubblichiamo un lungo elenco di soggetti inutili che succhiano soldi ai contribuenti.

 

Buona lettura.

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Apr 03 2015

ECCO TUTTE LE TATTICHE CHE MEDIA, GIORNALI E TV USANO PER MANIPOLARE L’OPINIONE PUBBLICA.

 

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Manipolare l’oppinione pubblica

 

 

Ecco tutte le tattiche di disinformazione che media, giornali e tv usano per manipolare l’opinione pubblica, inducendo le persone a pensarla in modo surreale.

 

Ci sono tattiche precise che i maestri della disinformazione tendono ad applicare, ve ne sveleremo 25 in questo articolo.

 

Le persone possono essere comprate, intimorite, o addirittura ricattate con lo scopo di diffondere disinformazione, così anche le “persone perbene” in molti casi, possono diventare sospette.

 

E’ compito di un professionista della disinformazione è interferire con queste valutazioni, perlomeno per indurre le persone a pensare che i collegamenti siano deboli o spezzati quando, in realtà, non lo sono… O presentare soluzioni alternative che allontanino dalla verità.

 

Molto spesso la verità viene “rallentata” attraverso tattiche di disinformazione, un risultato assicurato perché l’apatia cresce con il passare del tempo e con la retorica.

Le accuse non dovrebbero essere “abusate” tienile per i colpevoli recidivi e per quelli che usano tattiche multiple 

 

Le repliche non devono mai cadere nelle trappole dell’emozione o deviare dalle informazioni, a parte che non ci sia qualche osservatore venga facilmente distratto dall’inganno. 

 

 

ECCO QUI DI SEGUITO LE VENTICINQUE REGOLE DELLA DISINFORMAZIONE.

 

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Apr 02 2015

DI MAIO. NON PERDONERÒ MAI MATTEO RENZI PER QUELLO CHE STA FACENDO AI MIEI COETANEI

Category: Società e politicagiorgio @ 01:44

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Luigi Di Maio,  Matteo Renzi

 

 

Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati e parlamentare del Movimento 5 Stelle, ha attaccato duramente il premier Matteo Renzi per la politica del lavoro del suo governo.

 

Di seguito il messaggio:

 

Non perdonerò mai Matteo Renzi per quello che sta facendo ai miei coetanei.

Lui che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, mette mano e bocca sui contratti di lavoro.

Che rabbia. 



Il contratto a tempo indeterminato con il suo jobs act è diventato a tempo determinato.

Alla mia generazione è rimasto solo il crepacuore, a tempo indeterminato.

Le aziende stanno convertendo i vecchi contratti precari in nuovi contratti precari, che facendosi beffa di noi, hanno anche il coraggio di chiamare a “tempo indeterminato”.

E il PD se ne vanta anche? 



Vogliono creare lavoro precarizzando, ma così si crea solo depressione sociale, frustrazione, avvilimento.

Ho smesso di credere che questo Governo possa tagliare soldi pubblici dagli sprechi e abbassare le imposte, oppure che possa fare Microcredito a quelle imprese a cui le banche hanno chiuso i rubinetti.

Non credo più che questa gente sia al servizio del bene, ormai da tempo. 



Molti mi chiedono cosa mi spinga ad andare avanti ogni giorno senza scoraggiarmi, mantenendo la calma e restituendo puntualmente la metà del mio stipendio o rinunciando a tutti i privilegi. 



La mia motivazione è una: quando andremo al Governo noi, non importa quante leggi vergogna avranno creato questi sciacalli, basteranno 7-8 giorni per rottamarle tutte.

Non c’è più necessità ed urgenza che quella di abolire la Legge Fornero, l’Irap o il Jobs Act.

Sarà una rivoluzione gentile della gente comune, di chi ha sempre vissuto onestamente e vuole cambiare le cose democraticamente.

Sarà l’Italia della bellezza, contro l’Italia dei falsi e degli ipocriti.

E noi abbiamo un vantaggio, i giovani (d’età o nello spirito) stanno con noi.

E’ solo questione di tempo.

Quando accadrà io voglio esserci“.

 


Apr 01 2015

LO AMMETTO: FACCIO IL DOCENTE PER FARE TRE MESI DI VACANZA

Category: Scuola e universitàgiorgio @ 00:13

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Prof. Matteo Saudino, docente di storia e filosofia a Torino.

 

 

Egregio Ministro Poletti,

 

ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere. Mi sono laureato, ho preso due abilitazioni a numero chiuso, ho fatto un concorso nazionale e sono precario da 13 anni (assunto il primo di settembre e licenziato il 30 giugno) non tanto perché volevo far l’insegnante, ma per godermi tre mesi di vacanze estive, oltre ovviamente a quelle natalizie, pasquali, di carnevale e ai ponti dei santi, dell’immacolata, del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno. Peccato non si stia a casa anche il giorno della festa della mamma, del papà, della donna e magari dei nonni.

 

Egregio ministro Poletti,

ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere, la volgarità e la disonestà intellettuale che caratterizza lei e tutto il governo Renzi è squallida e imbarazzante, sintomo di un paese sempre più allo sbando, retto da personaggi di piccolo cabotaggio, corrotti, prepotenti e mediocri.

 

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