Apr 14 2016

10 COSE DA SAPERE PRIMA DI USCIRE CON UN RAGAZZO VENETO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:11

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Carlo Cracco è il prototipo del veneto verace: originario della provincia di Vicenza, non fa nulla per nascondere il suo accento. Orgoglio “magnagatti” rulez!

 

 

Hai perso la testa per un ragazzo veneto? Il nostro maschio alfa ti spiega come conquistare il suo cuore… Spoiler: è romantico come una motozappa e una famiglia incasinata.

 

  1. Beve. Crederai di essere uscita con un alcolizzato, poi di essere finita in un locale di alcolizzati, poi capirai che tutta la regione è così. Con l’avvento dei controlli, sui muri del veneto è apparsa la scritta “i vostri etilometri non placheranno la nostra sete”. Qui gli animali domestici si chiamano Rum, Gin, Fernet, Spritz eccetera. Digli che sei astemia e hai la patente: ti inviterà a cena tutti i giorni.

 

  1. Non diventerà mai vegetariano. Ai bambini veneti danno omogeneizzati di soppressa, merendine al branzino e succo di fagiano, quindi una cena con lui è l’equivalente di un disastro ambientale. Non dirgli che mangi hamburger di soia o cibi senza glutine, in veneto quelle cose sono guardate con un misto di diffidenza e orrore. Da noi il progresso arriva lento. Quando arriva.

 

  1.  È romantico come una motozappa. Ci si impegna, ma il veneto è di indole pragmatica. Gli parli di stelle? Lui guarderà il cielo e imprecherà uso camionista, perché se piove non si può andare in camporella. È tipo un Urukai con l’anima di un Hobbit. Non sperare in serenate e sguardi languidi. Un veneto è diretto. Tieni collana sbriluccicosa. Tieni cibo. Togli mutande.

 

  1. Aggiusta. Un veneto non chiama l’idraulico nemmeno se il letto sta galleggiando in mezzo al salotto. Discende da contadini grossi come armadi che prima insegnavano ai figli come costruire una libreria, poi (eventualmente) a leggere. Per convincerlo a salire da te basta dire che hai un tavolo malmesso o una mensola cascante. Sfoggia la biancheria sexy solo dopo che ha finito di sistemarli, però. Abbiamo le nostre priorità.

 

  1. È un animale da sagra. Un veneto puoi portarlo in discoteca, nei pub o nei locali più chic, ma il suo cuore batte solo davanti a un piatto di plastica, tra fumo di griglia e cori alpini. Che sia tra le rocce delle Dolomiti o nel fangoso cuore della palude, se ti porta a una sagra è segno inequivocabile che con te fa sul serio. Non dimenticare l’antizanzare.

 

  1. Viaggia poco. Ai veneti piace muoversi per periodi di tempo limitati. Se non vediamo scritto “osteria” ogni cinque metri ci viene l’horror vacui. Preferiamo scampagnate per le infinite meraviglie della nostra regione, quindi non sperare di trascinarlo a vivere all’estero o di trasformarlo in un cittadino del mondo. Siamo piante con radici troppo profonde per essere trapiantate. Poi chi se ne frega dei Caraibi? c’è Jesolo!

 

  1. Per lui è tutto un gioco. Un veneto non prende niente sul serio, e più il contesto richiede serietà, più lui la butterà in vacca. Ti regalerà stupendi mazzi di fiori e nel bigliettino troverai disegnato un pene. Al primo appuntamento avrà le mutande di Superman. Si presenterà ai matrimoni in bermuda. Non esistono problemi che un veneto non affronti a risate, il che lo rende un compagno di vita ideale. O un insensibile. Dipende dai punti di vista.

 

  1. Fa tremare i pilastri del cielo. Se apriamo bocca possiamo dire tante oscenità da annichilire una statua di marmo. Non esiste una sola esclamazione, interiezione o frase che si possa trascrivere qui. Diciamo che il veneto ha un rapporto molto… uh, amichevole con le divinità, perciò è importante tu dica subito se sei credente. Ma gli bloccherai l’80% del vocabolario.

 

  1. Ha una famiglia incasinata. Il veneto parla poco, si esprime a gesti e appena sente odore di emozioni fugge. Quindi le nostre sono famiglie piene di segreti, deduzioni, equivoci, punti in sospeso mai chiariti. È normale non parlare coi propri parenti da anni, ed è altrettanto normale non ricordarsi perché. Se dimostri di poter fare da ponte di comunicazione, sei già indispensabile.

 

  1. È una roccia. Può sembrare un sempliciotto o un ingenuo, ma un veneto ha meccanismi mentali inossidabili. Non farà mai debiti. Lavorerà come un ossesso e non farà mai mancare niente in casa. È il vicino di casa che non ti saluta ma ti ripara la tettoia. Qualunque sia il problema, un veneto non chiede aiuto ed è orgoglioso di risolverlo da solo. Non è facilmente approcciabile, ma può dare soddisfazioni.

 

Fonte: da COMOPOLITAN del 24 marzo 2016

Link: http://www.cosmopolitan.it/sesso-amore/relazioni/suggerimenti/a112940/cose-da-sapere-prima-di-uscire-con-un-ragazzo-veneto/

 

 

10 COSE CHE DEVI SAPERE PRIMA DI USCIRE CON UNA VENETA

 

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La foto è tratta dal film Viaggi di nozze, con Carlo Verdone e Veronica Pivetti.

 

Elisabetta Artemisia Ferrari,

L’autrice, Elisabetta Artemisia Ferrari, è una veneta DOC.

 

 

Le venete sono toste, ironiche e amano i piaceri della vita. Ti sei invaghito di una ragazza veneta? Se riesci a conquistarla, sarà un grande amore! Leggi la nostra piccola guida semiseria e preparati a fare faville

 

  1. Vietato prenderla in giro o – peggio – farle il verso per il suo accento regionale. «Ehe, Venexia, la gondoeta! Struca el boton!». Fermo restando che non siamo tutte veneziane e in gondola, probabilmente, non ci siamo mai salite perché ormai è roba da turisti… Ok, il nostro accento regionale è spesso marcato: però ne andiamo fiere e comunque tu non riuscirai mai a imitarlo. MAI!

 

  1. Impara il dialetto. Se ti trovi in gita nella madrepatria della tua bella, rassegnati: al primo segnale di confidenza, tutti ti parleranno in dialetto. Dovresti esserne contento: questo solitamente significa che sei straniero gradito. Sorridi, aguzza l’ingegno e cerca di rispondere a tono. E se a un certo punto lei inizia a insegnarti il dialetto? Ce l’hai fatta: è amore vero!

 

  1. Coìn, Trevisàn, Benettón. I cognomi veneti hanno SEMPRE l’accento sull’ultima vocale: dimostraci che lo sai. Al primo Bènetton, fuori dalla porta (e dal nostro cuore).

 

  1. Aperitivo? Portala a bere uno spritz, naturalmente… ma non dimenticarti di chiederle se lo vuole con l’Aperol o con il Campari (per le veneziane c’è anche l’opzione Select): farai un figurone e non ti dimostrerai il solito sprovveduto ignaro degli usi e costumi locali che prevedono la necessità di specificare “che tipo di spritz” desiderano gli avventori. Se vi trovate a Milano o in una qualsiasi città fuori dai confini della nostra amata regione, aspettati commenti di fuoco: solo noi sappiamo fare uno spritz come si deve. L’angolo dell’espertone: sappi che in origine la nostra bevanda preferita era fatta semplicemente con vino bianco, selz e fettina di limone, senza la “macchia”. Però non si usa più perché, francamente, non è un granché.

 

  1. Lei reggerà l’alcol molto meglio di te, è matematico. La nostra è una terra di vini e l’alcol l’abbiamo nel patrimonio genetico: solitamente per stroncarci ne serve una dose da cavallo. Questo però non significa che tu possa sbevazzare liberamente, “tanto al ritorno guida lei”: siamo fanciulle romantiche e al nostro fianco pretendiamo un Cavaliere. Dimostrati all’altezza della situazione e fai in modo di restare lucido e brillante – invece che brillo: oltre ad aprirci la portiera e a recapitarci a casa sane e salve, dovrai essere ancora in grado di chiacchierare amabilmente con noi prima del gran finale (sempre se te lo sarai meritato).

 

  1. Preparati ai nostri banchetti luculliani! Togliti dalla testa lo stereotipo della gente settentrionale chiusa e poco ospitale: noi veneti siamo goderecci, burloni, ed edonisti. Cuciniamo per interi reggimenti e ci offendiamo a morte se non mangi e bevi tutto: quindi se sei invitato a cena a casa nostra – o peggio, a casa dei tuoi futuri suoceri – preparati, psicologicamente e fisicamente. Ecco, in questo caso è meglio che tu non debba guidare al ritorno ☺

 

  1. Piccola guida all’interazione e alla comunicazione: siamo dirette e amiamo ridere! Noi venete tendiamo a essere piuttosto sincere e dirette: ti diciamo le cose come stanno e come le pensiamo davvero. E siamo ironiche per natura: ce lo hanno insegnato i nostri genitori e nonni, che hanno sempre la battuta pronta. Se ci fai ridere… ci hai conquistate.

 

  1. Se esci con una ragazza del veneto orientale è vietatissimo darle, per sbaglio, della friulana. Per esempio io sono di Portogruaro, in provincia di Venezia ma a pochi km dal confine con le province di Udine e Pordenone: se qualcuno mi dà della pordenonese alzo il sopracciglio, è più forte di me. Qui il leone di San Marco campeggia ovunque e il campanilismo regionale è un fatto di principio (in realtà ai cugini friulani vogliamo un gran bene ma ssshhh… non dirlo a nessuno).

 

  1. Ripeti con me: il Veneto è la regione più bella d’Italia – anzi, del Mondo. Noi abbiamo le Dolomiti, Cortina, l’università di Padova, la Strada del Prosecco, il mare, Romeo e Giulietta, un’infinità di città e cittadine meravigliose. E Venezia, scusa se è poco. Il Veneto è la tua nuova regione preferita, che tu lo voglia o no: mica per niente stai per uscire con una di noi! Ok , in realtà l’Italia è tutta meravigliosa… ma in amore e in guerra tutto è concesso.

 

  1. A proposito di Venezia: NON è una città triste. E c’è quasi sempre il sole. Quindi, se anche dovessi provare una certa dose di malinconia visitando quella che noi consideriamo (a ragione, ovviamente!) la capitale dell’Universo… non ce lo confessare mai. Ci spezzeresti il cuore. E tu non vuoi spezzare il cuore a una splendida ragazza veneta, vero? Sta tento che te copo!

 

Fonte: Da COSMOPOLITAN del 27 luglio 2015

Link: http://www.cosmopolitan.it/sesso-amore/relazioni/a111088/cose-che-devi-sapere-prima-di-uscire-con-una-veneta/

 

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