Girava l’anno 2010
L’arresto di Ivan Bogdanov
La storia: L’episodio l’estate scorsa raccontato su un blog. E si scopre l’altra faccia dell’ultrà serbo. «Saluto romano, Mussolini e birra E Ivan la bestia mi salvò a Belgrado» Il racconto di un veronese: « Ci minacciavano e lui ci ha tolto dai guai» «Ci ha offerto tre birre e si è seduto con noi, poi più nessuno ci ha messo a disagio»
VERONA – Ivan la belva? Non sempre. A Belgrado Ivan Bogdanov ha salvato un veronese e due suoi amici da un pestaggio quasi assicurato.
È una Marassi -story al contrario quella raccontata da Z.T., 32enne di origini scaligere ma milanese d’adozione, che quest’estate alla festa della birra della capitale serba è stato preso di mira da un gruppo di giovanotti locali maldisposti nei confronti degli italiani.
In quell’ occasione Bogdanov si è messo in mezzo prima che accadesse il peggio: ha fatto due chiacchiere con i tre amici italiani e ha addirittura offerto un giro di birre, rendendoli così immuni da ogni attacco. Insomma, se Ivan lo conosciamo tutti nei panni del capo ultrà che spara fumogeni in campo, seduto a cavalcioni sulla rete di protezione dello stadio di Genova per aizzare i suoi quel tanto che basta a far saltare Italia-Serbia, veniamo a scoprire che lo stesso Ivan, ogni tanto i suoi riesce anche a placarli.
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