Stefano Montanari
SCRITTO DA STEFANO MONTANARI
Pubblico di seguito la lettera aperta di un papà a suo figlio. Una lettera, in realtà, gridata al mondo.
Il bambino è una delle vittime accertate dei vaccini, piaccia o no a qualcuno dei lorsignori e di tutta la mandria di buoi al seguito, ed è grazie alla cocciutaggine di quel papà, con sforzi che avrebbero schiantato Ercole, che il piccolo sta avanzando lungo una salita che più impervia non potrebbe essere. Io non so se arriverà in vetta ma non passa un minuto senza che io faccia un tifo sfegatato per lui. E lui va avanti.
Internet è una sorta di mare magnum in cui la democrazia mostra il suo volto peggiore. Lo dico da democratico convinto. Qui chiunque, spesso dietro la maschera di uno pseudonimo e altrettanto spesso millantando una cultura che è fatta di voragini, dice la sua. Qui i “superesperti” di turno sparano le loro opinioni “scientifiche”, magari discettando di “poliomelite”, e i vaccini sono tra gli argomenti favoriti.
Come sempre, io chiedo solo chiarezza e, per questa, offro i miei dati, quelli prodotti dal laboratorio che, fino a che ce la farà a sopravvivere, dirigo. E i dati sui vaccini analizzati sono, quanto meno, degni di grande attenzione, un’attenzione da cui Istituto superiore di sanità, NAS e magistratura si sottraggono da anni, sfuggendo ai loro doveri primari.