Nulla di nuovo sotto il caldo sole di primavera. Da mesi al ministero della Salute stavano preparando questo decreto che chiuderà la scuola dell’obbligo ai bambini non vaccinati. Per cui non c’è da sorprendersi. Si vedrà poi cosa accadrà al momento della trasformazione in legge. Perché è evidente che la misura annunciata ha poco di sanitario e molto di politico. Nelle ultime settimane i vaccini sono diventati centrali nello scontro tra i due maggiori rivali della scena italiana, il Pd e il M5S. Nell’ultimo periodo Renzi ha usato l’arma dei vaccini per andare all’attacco di Grillo, sostenendo che i Cinque Stelle sono anti vaccinisti. Ora sappiamo che la maggioranza degli italiani è largamente favorevole alla vaccinazione – i contrari sarebbero il 2 per cento – e quindi questo argomento dovrebbe servire, nelle intenzioni Pd, a togliere un po’ di consenso agli avversari. I quali da pochissimi giorni stanno cercando di difendersi, sia dichiarando di essere strafavorevoli ai vaccini, sia emarginando chi esprime dubbi all’interno del movimento. D’altronde i vaccini sono sicuramente un punto debole dei Cinque Stelle, per alcune bizzarre teorie – le scie chimiche – e per alcune esternazioni dello stesso Grillo. Per cui il lavoro che stanno facendo è di affidarsi ad un esperto, il professor Silvestri, che sta al M5S come un altro esperto, Burioni, sta al Pd.
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