– Ma hai anche il coraggio di ridere?
Gianni “ Chitarra”, mostrando una protesi di pregevole fattura, di rimando:
– Mi vengono in mente gli occhi stralunati e la faccia compiaciuta d’un vecchietto che, iersera, s’è visto sfrecciare davanti due chiappe nude.
Fissandolo con rabbia: – Ed io che t’ho aspettato fino a mezzanotte riempiendomi di birra. Potevi almeno telefonare!
– M’è stato impossibile.
– Figuriamoci! – con sarcasmo: – Viviamo nel Medio Evo e nel deserto – . Rivolto a Toni: – Che tu sappia, c’è stato un black-out telefonico iersera?
Me ne sto beato sotto gli ombrelloni, fuori dal bar Sinico, in Via Leoni. Mi tiene compagnia il mio amico Toni, per antonomasia ”Gussa”. Si beve in silenzio, del resto, quando si è con un amico, l’animo è pervaso da una calda disposizione e da una candida condiscendenza che spesso non s’avverte la necessità d’un dialogo.