Tabella in pietra con il numero LXIII (63)
Tutti noi sappiamo: ce l’hanno detto, e l’abbiamo letto, che l’Ala dell’Arena è crollata a seguito del terribile terremoto del 1117, questa pietra ci dice che non è vero.
Negli scavi archeologici, effettuati in via Mazzini tra il 1997/1998 , uno dei blocchi incastrati nelle mura tardo romane recava scolpito il numero LXIII. (63). Quella pietra apparteneva all’anfiteatro posizionato a fianco di uno dei quattro archi “sopravvissuti” dell’ala esterna che ha il numero LXIII (64).
L’arco dell’Ala con il numero LXIIII (64)
Il dato è importantissimo: indica che l’anello andò distrutto non durante il terremoto del 1117, ma in occasione della costruzione della seconda cinta muraria della città….
Forse per recuperare materiale per la costruzione delle mura, ma soprattutto per diminuire l’altezza dell’edificio che, malgrado le nuove mura della città fossero più alte di circa 6 metri delle precedenti, era ritenuto pericoloso in caso di attacco se conquistato dai nemici… L’Arena venne abbassata di circa 12 metri e mantenne comunque la normale funzionalità della cavea interna.
Rimane sempre aperto il periodo della distruzione dell’ala, eterna diatriba, che va dal 265, Imperatore Gallieno, al 493-506 di Teodorico il Grande