ISTRUZIONE
DEL DIRETTORIO ESECUTIVO
AL CITTADINO SCHERRER
General in Capo dell’Armata d’Italia
L’importante Commissione che vi affida la Patria, cittadino Generale, non tende a niente meno, che a rendere per l’avvenire la Repubblica Francese arbitra del destino delle Nazioni dell’ Universo. Sin dal momento della caduta di Cartagine previde Roma la conquista dell’ Oriente; nella totale sommessione dell’ Italia sono compresi li nuovi trionfi riservati all’ eroismo della gran Nazione dalla forza insuperabile del destino. Li soldati che andate voi a comandare, contano le vittorie col numero delle battaglie che han date; non è permesso dubitare per un solo momento del felice successo delle nostre armi: continuate intanto ad incoraggiare le truppe con tutti que’ modi proprj, e condurle a de’ nuovi trionfi.
Le Provincie e le Città da sottomettersi abbondano di tutto. Elleno vi offrono degli innumerevoli mezzi per ricompensare li pericoli, e le fatiche dei soldati della Repubblica, e noi ve ne facciamo un dovere di servirvene in nome della Patria.
Ma non basta che li Tedeschi siano scacciati dal suolo italiano; è necessario trarre da questa bella parte d’Europa tutto il possibile vantaggio per l’ ingrandimento ulteriore della Repubblica.
La Francia, non ha bisogno di braccia forestiere per soggiogare, li suo; nemici, ma ha ella bisogno delle ricchezze dei popoli vinti. Li Figli della gran Nazione devono occuparsi, che di fare la guerra e di comandare, tocca alle Nazioni conquistate il mantenerli, e obbedire.