Un archeologo durante un lavoro di scavi in un sito
Valeria Zanetti . 14.febbraio.2019
La più importante necropoli dell’Italia settentrionale, probabilmente utilizzata senza interruzioni tra l’età Campaniforme, dal 2500 al 2200 avanti Cristo, e l’età del Bronzo, dal 2200 al 1600 avanti Cristo, è stata scoperta a Nogarole Rocca. Per quasi mille anni i defunti della comunità che viveva in questo territorio, ricco di corsi d’acqua e di risorse, furono seppelliti nello scampolo di campagna ora delimitato tra il casello autostradale e la vasta area in corso di urbanizzazione, denominata Porta della Città, poco distante dall’insediamento su cui sta sorgendo l’hub logistico di Zalando.
A Pradelle,la frazione interessata dal ritrovamento, da mesi gli abitanti guardano con curiosità le montagnole di terra scavata su un appezzamento, non ancora raggiunto da strade asfaltate, ai bordi del quale parcheggiano spesso due o tre auto. Tanto che già si vociferava di qualche ritrovamento archeologico: chi parlava di ossa, chi di utensileria. Ora però la notizia è ufficiale e contenuta in un comunicato congiunto della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Verona, Vicenza e Rovigo e del Comune di Nogarole, postato sulla pagina Facebook dell’ente locale.