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di NICOLA MORRA
Per Aldous Huxley in Brave New World non sarà il Grande Fratello orwelliano a toglierci l’autonomia, la cultura e la storia, a svuotarci di identità e dignità. La gente, cioè la massa, sarà felice di essere oppressa, sarà felicemente oppressa, sarà gioiosamente privata della libertà, e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare e, pertanto, di porsi dubbi, domande, di effettuare scelte.
Huxley nel suo capolavoro presagiva, temendolo, non che i libri fossero vietati, ma che non ci fosse più nessuno desideroso di leggerli, perché il divieto esplicito produce desiderio di trasgressione, e dunque fa cercare ciò che è proibito.