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Nell’anno 546 d.C, la città eterna di Roma giacque in rovina, vittima della furia e dell’ambizione di Totila, fiero capo dei Goti. La storia, tramandataci dalle voci del passato, in particolare quelle di Procopio, storico romano d’Oriente, narra di un’epoca oscura e disperata.
Roma, una volta magnifica e imperiosa, si trovò assediata. Le sue maestose mura, che avevano resistito al tempo e alle guerre, ora piangevano sotto l’assedio degli Ostrogoti.
Gli abitanti, intrappolati come uccelli in gabbia, soffrivano la fame più nera. Le loro bocche, un tempo saziate da vino e cibi prelibati, ora masticavano in disperazione carne di cavallo, cani, gatti e persino topi.
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