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Prati gialli Campo di Crepis sancta o Radicchiella simile al Tarassaco ma meno buona in cucina
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Ora l’intruso arriva dalla Terrasanta
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Nell’Est veronese la Crepis Sancta, o Radicchiella, sta prendendo il sopravvento. Resiste meglio a stagioni di siccità e piogge altalenanti
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«Pissacani» in via di estinzione nelle campagne dell’Est veronese. Altro segnale del territorio che cambia, a malincuore per chi era solito cibarsi dei fiori o delle foglie di questa verdura spontanea. Cartina di tornasole sono i colori della primavera: il verde della natura che si risveglia, il bianco dei petali dei ciliegi. Alla tavolozza si aggiungeva il giallo delle infiorescenze di tarassaco, il «pissacan» appunto, a tingere prati o filari tra una vigna e l’altra. Ora non più.
«Negli ultimi 15-20 anni è apparso un nuovo fiorellino sempre giallo, il Crepis sancta o radicchiella di Terrasanta, la cui presenza sta soppiantando quella del pissacan», segnala il naturalista Silvio Scandolara che descrive questo «intruso» che presenta talvolta capolini doppi e rosetta basale di foglie molto più piccole, meno saporite e di scarso uso in cucina.
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