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E non pensare che le fonti ufficiali scientifiche che ritrovi sulle più blasonate riviste scientifiche siano la verità assoluta… se va bene sono veritiere al 50% per cento…è proprio li che devi dare il massimo delle tue capacità nell’esercizio discernimento…Te lo faccio confermare con lo scritto di un direttore di rivista scientifica:
La dottoressa Marcia Angell, per molti anni capo del «New England Mèdical Journal», rivista medica di enorme prestigio, scriveva
«È semplice: non si può più credere alla gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata né fidarsi del giudizio dei medici di fiducia o di linee guida mediche autorevoli. lo non mi rallegro di questa conclusione cui sono arrivata lentamente e con riluttanza dopo i miei due decenni come direttrice del “New England Journal of Medicine'”?»
«Spesso le riviste mediche o le industrie farmaceutiche che pagano la ricerca omettono i risultati negativi di un nuovo farmaco o di una nuova procedura che possono dimostrare più danno che utilità» è invece ciò che pubblica «Science» 78.
Senza insistere troppo sull’argomento….John Ioannidis della Stanford University, ha scritto:
«Attualmente cresce la preoccupazione che i risultati delle ricerche pubblicate siano falsi e che nella ricerca moderna questi falsi risultati potrebbero essere la maggioranza delle pubblicazioni. L’ 80% degli studi di ricerca non randomizzati'” (il tipo più comune di studio), insieme al 25% di studi randomizzati, sono errati. Io resto incredulo: questi studi sono pubblicati su riviste mediche riconosciute ed importanti. Questi numeri indicano che gran parte di ciò che i nostri medici ci prescrivono è sbagliato”
E Ioannidis continua affermando che non di rado i ricercatori pubblicano risultati dichiarando essere quelli di una ricerca quando, invece, tali non sono.