Sono giorni caldi, questi, in cui si discute di riforma elettorale. La trattativa tra Renzi, Berlusconi e Calderoli ha partorito qualcosa di aberrante, che Ferdinando Imposimato non esita a mettere nel mirino: “Così ci porteranno alla dittatura”, attacca l’ex magistrato. E spiega perché l’inciucio tra Pd, Forza Italia e Lega sarà deleterio per l’Italia.
Ferdinando Imposimato è uno che la sa lunga sull’Italia, sui suoi misteri e sugli intrighi che si nascondono dietro ogni piega legislativa.
Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo: è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l’attentato al papa Giovanni Paolo II (1981), l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani.
È il primo a parlare delle connessioni del terrorismo italiano con i servizi segreti israeliani e della presenza nel caso Moro del KGB (tesi ribadita, vent’anni più tardi, all’interno del dossier Mitrokhin). Si occupa di processi contro mafia e camorra. Tra gli altri istruisce il caso di Michele Sindona, il banchiere siciliano legato a Cosa Nostra, accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento di banche italiane e straniere (la Franklin Bank di New York). Nel 1981 istruisce il processo alla Banda della Magliana, una agenzia criminale legata a Cosa Nostra, al terrorismo, ad alti prelati, a finanzieri, a usurai, costruttori, a politici ed amministratori.
Stiamo parlando di un personaggio di altissimo profilo istituzionale, le cui parole vanno pesate con estrema cura e ascoltate con la massima attenzione.
Ecco cosa ha scritto sulla sua pagina facebook a proposito della legge elettorale che Renzi e B. stanno mettendo in piedi: “Ci vogliono portare alla dittatura”.
“La legge elettorale è un groviglio che farà saltare l’intero sistema democratico, portando alla dittatura. Si avvera così , grazie a Renzi, il sogno di Berlusconi di un sistema elettorale , che sfoci nella elezione diretta del Capo dello stato. La legge elettorale, incoerente con la sentenza della Consulta, prevede un premio abnorme alla coalizione che supera il 37%, portando il vincitore al 55% dei seggi. In mancanza del 37%, andrebbero al ballottaggio le due coalizioni più votate, con la probabile esclusione del M5S, superato da FI, Lega, NCD e partiti minori, avvantaggiati dal controllo di TV pubbliche e private, grazie al conflitto di interessi che Renzi e i professoroni ignorano. Altro vulnus è l’assenza di preferenze .”
ECCO L’INTERO INTERVENTO DI IMPOSIMATO SULLA LEGGE ELETTORALE.
L’offerta di Grillo e il patto del Nazzareno
Di fronte all’offerta del leader del M5S, Il premier Renzi mostra imbarazzo.
Prima pretende lo streaming, poi irride Grillo. In realtà Renzi non vuole interferenze nel patto occulto col pregiudicato Berlusconi.
Varato l’Italicum, vuole cancellare il Senato e l’indipendenza della magistratura con la legge sulla responsabilità civile.
La legge elettorale è un groviglio che farà saltare l’intero sistema democratico, portando alla dittatura. Si avvera così, grazie a Renzi, il sogno di Berlusconi di un sistema elettorale , che sfoci nella elezione diretta del Capo dello stato.
La legge elettorale, incoerente con la sentenza della Consulta, prevede un premio abnorme alla coalizione che supera il 37%, portando il vincitore al 55% dei seggi . In mancanza del 37%, andrebbero al ballottaggio le due coalizioni più votate, con la probabile esclusione del M5S, superato da FI , Lega , NCD e partiti minori, avvantaggiati dal controllo di TV pubbliche e private, grazie al conflitto di interessi che Renzi e i professoroni ignorano.
Altro vulnus è l’assenza di preferenze. Con liste bloccate corte, tra tre e sei candidati si viola l’art 48 della Costituzione “Il voto é personale ed uguale e libero ”.
Il voto passa alle segreterie di partiti, penalizzando i partiti che vanno da soli.
Concludendo, una minoranza del 40 per cento di votanti , pari al 50 per cento degli aventi diritto al voto , e cioè al 20% degli italiani, privi di libertà, eserciterà un potere assoluto, con la falsa opposizione di Forza Italia e il perpetuarsi delle larghe intese, che controllano i mezzi di informazione.
Abolito il Senato, con una sola Camera, tutte le riforme liberticide saranno possibili, anche quella presidenziale e della giustizia da sottoporre al controllo del Governo.
Berlusconi propone un referendum sull’elezione diretta del Capo dello Stato nel silenzio di Renzi.
Prima di approvare la legge elettorale al Senato, intervenga il Presidente della Repubblica, per le palesi violazioni della Carta.
E ci pensino bene i parlamentari del Senato. Potrebbero favorire il ritorno di un condannato o cogliere l’occasione per rivelarsi capaci di salvare l’Italia dal regime .
Fonte: visto su infiltrato.it