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Don Rino Breoni
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Don Rino Breoni ha collaborato al periodico VERONA IN, chiuso lo scorso anno dopo 20 anni di vita. Don Rino volle raccogliere gli articoli pubblicati in un libriccino dal titolo “Adagio… non troppo” di cui mi affidò una breve presentazione. Ricordo che dopo averla letta mi chiamò al telefono dicendomi «Te m’é propio centrà!» e questo fu per me motivo di grande soddisfazione perché ci tenevo molto a questo prete. Eccola quella presentazione:
«Quando, alcuni anni fa, chiesi a mons. Rino Breoni di scrivere per il periodico Verona In sapevo che, unico tra i collaboratori, avrei ricevuto in cassetta delle lettere affrancate da riscrivere al computer. Ma ci tenevo a collezionare questi scritti dai caratteri tondi e ordinati, che gli studiosi di grafologia interpretano come segno di bontà e lealtà. Don Rino nella sua vita ha scritto moltissimo, e continua a farlo, perché sa che lo scrivere è l’esternazione ragionata e ordinata di emozioni e pensieri: un difficile lavoro interiore e un’assunzione di responsabilità per quanto viene poi affidato alla carta e all’inchiostro.
Per don Rino la scrittura è essenzialmente un ponte di amicizia che talvolta esce dalla sfera dell’intimo per essere affidata ai giornali, dove può anche diventare denuncia di situazioni in cui egli sente che il suo essere uomo e prete entra in conflitto con la realtà, anche quella che gli chiede obbedienza. Per questo una stampa intellettualmente onesta, quando cerca il parere della Chiesa, preferisce saltare le gerarchie ecclesiastiche e rivolgersi a questo tipo di preti che, trattando la scrittura con la dignità che merita, dimostrano di avere qualcosa da dire per il ruolo che interpretano.
Se l’infanzia ha dato a don Rino solidi e concreti valori familiari, se gli anni all’Istituto Don Mazza, come studente prima e insegnante poi, hanno contribuito a renderlo attento ai fenomeni sociali, certamente è nel Concilio Vaticano II che egli ha trovato la più autentica corrispondenza con la sua scelta di vita. Lo si capisce quando indaga aspetti della vita moderna, che per ragioni anagrafiche potrebbero essergli preclusi, con la consapevolezza che se la realtà muta, il principio da cui essa genera rimane solido e meritevole di attenzione.
Negli articoli pubblicati su Verona In a partire dall’aprile 2008, qui raccolti e messi a disposizione di tanti amici e di quanti incontra a San Lorenzo, don Rino tratta i temi dell’educazione, della comunicazione, della responsabilità, del potere e del denaro, dei giovani, del ruolo dei laici nella vita della Chiesa, della convivenza tra culture diverse. Sono argomenti sviluppati con passione, senza retorica, andando diritti al problema e cercando con umiltà di pescare le soluzioni nella Bibbia, nel Vangelo, nel magistero della Chiesa, nella saggezza e nell’esperienza personale. Il linguaggio è quello semplice e diretto, con lo scopo di raggiungere tutti, dove è sempre il prete a prevalere sul giornalista e mai il contrario». g.m.
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Fonte: srs di Giorgio Montolli, Da Facebook di Giorgio Montolli del 20 gennaio 2025