Gen 14 2018

VARCANDO LA PORTA DELLA VITA… PRIMA DELLA LUCE…

Quello che vi presento è un piccolo dialogo filosofico sul nostro destino ultimo, un dialogo tra un credente ed un ateo, ma sorprendentemente preso proprio all’inizio della vita, quando tutto deve ancora compiersi, quando sembrerebbe che si celebri il trionfo della vita.
E’ un racconto che ho raccolto su Facebook, di cui non conosco l’autore ne la provenienza, ma che è davvero superbo nella sua profondità.

 

 

 

PRIMA DELLA LUCE.

.
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro:
« Tu credi nella vita dopo il parto?»
« Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.»
« Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?»
« Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca. »
« Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.»
« Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.»
« Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.»
« Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.»
« Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? »
« Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.»
« Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista. »
« Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? … Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa … »

 

Alcune riflessioni.

 

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Gen 13 2018

BREONIO LA CHIESA DISTRUTTA DI SAN MARZIALE

Category: Chiesa veronese,Lessinia,Verona storia e artegiorgio @ 00:59

La “vecchia” chiesa con il solo campanile intatto che sfiderà i secoli a venire

 

 

L’abbandono della chiesa “vecchia” di Breonio, – frazione del comune di Fumane (VR)- un esempio di volontà distuttiva a favore di nuovi edifici religiosi.
La “vecchia” chiesa di Breonio, di cui ora rimane solo qualche brandello del muro di cinta però con il campanile ancora nel pieno della sua possenza, fu abbattuta con la falsa scusa dell’instabilità dell’edificio. Nessuno ne vuole parlare apertamente nel paese, anche gli stessi abitanti vogliono dimenticare gli scempi che in un certo qual modo coinvolgono tutti.
Possiamo definire questo atto : l’ostinazione verso l’abbandono coatto di un tempio sacro e monumentale. Fu il prete del paese che nei primi anni del dopoguerra decise di abbattere la Vecchia chiesa e assieme abbandonare il piccolo e bellissimo cimitero adiacente che porta al centro, su di una cappella di familia, una croce celtica retaggio delle credenze pagane di quella fiera gente che fra le pietre e la piccola agricoltura fondava la sua economia quotidiana.

 

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Gen 12 2018

A BATTOCCHIO LO SCETTRO DEL CASTALDO

Category: Verona dei veronesigiorgio @ 23:10

 

 

 

A MADONNA di Dossobuono Giorgio Battocchio proclamato Castaldo de la Cioda. Davanti a Papà del Gnoco, Luca Zoccatelli precedentemente in carica ha passato il caratteristico scettro a forma di chiodo. Giorgio, pensionato, 60 anni, ha già ricoperto il ruolo sette volte. LUD.P.

 

Fonte: da L’Arena di Verona, di  Lunedi 8 gennaio 2018 pag,10 

Link: http://www.larena.it

 

 

P.S.  non sono io

 


Gen 09 2018

PERCHÉ È IMPORTANTE SCRIVERE A MANO?

Category: Cultura e dintorni,Scuola e universitàgiorgio @ 01:06

 

Per anni un semplice taccuino è bastato per essere organizzati al lavoro, ma con i recenti progressi tecnologici sempre più persone preferiscono prendere appunti su laptop e computer. Anche se memorizzare gli impegni sul computer sembra un metodo più efficiente, siamo sicuri che aiuti ad essere più organizzati?

 

Virginia Berninger, professoressa di psicologia dell’Università di Washington, spiega che scrivere a mano mette in moto le stesse regioni del cervello coinvolte nel pensiero, memoria e linguaggio, e dimostra che il cervello dei bambini che prediligono questo metodo è più attivo rispetto a chi scrive su una tastiera.

 

Secondo lo psicologo francese Stanislas Dehahene, il circuito neurale che viene messo in moto quando scriviamo ci fa assimilare il gesto per tracciare un segno determinato, facilitando allo stesso tempo i nostri percorsi d’apprendimento. Inoltre, combinando le nostre abilità motorie con la sensazione fisica di toccare carta e penna, i nostri cervelli ricevono un feedback nettamente migliore rispetto a quello di scrivere con la tastiera.

 

Ecco le ragioni per cui potrebbe essere più vantaggioso utilizzare un diario cartaceo rispetto ad uno digitale:

 

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Gen 08 2018

CLINTON: L’UVA PROIBITA IN EUROPA

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 13:07

 

Vietato nell’unione europea per la sua concentrazione di metanolo….forse…

 

 

È uno dei vitigni americani importati in Europa nel diciannovesimo secolo per essere resistenti alla fillossera . Il suo nome è dovuto a Clinton’s Villa negli Stati Uniti. nella contea di New York .

I primi dati di piantagione sono documentati nell’anno 1821 e il suo responsabile era l’orticoltore Hugh White, della città di Cohocs che aveva scoperto quel seme nel giardino di suo padre.

 

Francia

 

La Clinton (Clinto, Plant des Carmes o Worthington) è una varietà di vite utilizzata sulle pendicimeridionali del Massiccio Centrale francese, in particolare nella Lozère, nel Gard , a nord dell’Hérault o addirittura nell’Aveyron . Più in generale, il clinton è legato alle Cévennes , dove i minatori erano impegnati nella viticoltura come seconda attività.

 

Le Cévennes sono una catena montuosa nel centro-sud della Francia, che comprende parti dei dipartimenti di Gard, Lozère, Ardèche e Haute-Loire.

 

“The Clinton” è anche il nome dato al vino prodotto da quest’uva (a volte associato a succhi di vite o altri vitigni locali, come l’ Isabelle ). Il vino Clinton è un vino debolmente alcolico (spesso meno di 10 gradi), che deve essere bevuto molto giovane, poiché è scarsamente conservato. Spesso amaro, leggermente frizzante, gli antichi avevano l’abitudine di bere questo vino aggiungendo zucchero o limonata. Serve anche a fare “chabrot”, versando una piccola quantità di vino nella tua zuppa.

 

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Gen 07 2018

MA CHI HA VOLUTO LA GLOBALIZZAZIONE?

 

 

di Gianlini
La risposta è nella tecnologia, finchè non hai internet veloce te lo sogni di vendere tutto dall’altra parte della terra…La globalizzazione l’han voluta i cinesi mica noi; cosa avremmo mai potuto fare per evitarla? sono loro che han deciso di aprirsi, finchè c’era il comunismo non c’era globalizzazione… 

Questa è una visione bizzarra del mondo, esistono governi sovrani con leggi in ogni paese e tutti di norma hanno vincoli e restrizioni verso investimenti o importazioni esteri.

La Globalizzazione l’ha voluta, in particolare, l’elite globalista negli Stati Uniti mentre la Cina invece all’epoca non contava proprio niente 

Oggi subiamo questo lavaggio del cervello per cui assumiamo che sia normale chiudere le proprie fabbriche e importare dalla Cina, invece è assurdo e irrazionale che dei paesi importino molto di più quello che esportano da un altro paese anno dopo anno, il “libero scambio” dovrebbe essere uno SCAMBIO appunto, in cui tu produci ed esporti lana e l’altro esporta vino, tu produci macchine e l’altro carbone e le due cose si bilanciano. Adam Smith o Ricardo e tutti i pensatori classici non si sono mai sognati che il libero scambio fosse tra dei paesi che producevano di tutto e altri che importavano di tutti rinunciando a produrrre e indebitandosi. Per 200 anni circa il commercio tra paesi ha funzionato IN MODO BILANCIATO, 
si esportava quanto si importava, è una novità emersa dopo il 1971-1973 che alcuni paesi esportino il triplo di quello che importano come fanno i paesi asiatici ai nostri danni, prima NON E’ MAI STATO POSSIBILE. Per due motivi che spiego velocemente. 

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Gen 06 2018

FUCILATI DAI CARABINIERI APPENA ARRIVATI AL FRONTE DISERTORI E AMMUTINATI, I VERI EROI DELLA GRANDE GUERRA

Category: Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:36

 

Un quadro che racconta la tragedia di centinaia di soldati in grigioverde: morti davanti al plotone d’esecuzione per vigliaccheria o diserzione. Ma in tanti tra loro scelti a caso, per punire il reparto che si era battuto – secondo i comandi – senza sufficiente coraggio

 

 

Fucilati dai carabinieri appena arrivati al fronte disertori e ammutinati, i veri eroi della grande guerra

 

“Presso un reggimento di fanteria, avviene un’insurrezione. Si tirano dei colpi di fucile, si grida non vogliamo andare in trincea. Il colonnello ordina un’inchiesta, ma i colpevoli non sono scoperti. Allora comanda che siano estratti a sorte dieci uomini; e siano fucilati. Sennonché, i fatti erano avvenuti il 28 del mese, e il giudizio era pronunciato il 30.

 

Il 29 del mese erano arrivati i ” complementi”, inviati a colmare i vuoti prodotti dalle battaglie già sostenute: 30 uomini per ciascuna compagnia. Si domanda al colonnello: “Dobbiamo imbussolare anche i nomi dei complementi? Essi non possono aver preso parte al tumulto del 28: sono arrivati il 29 “. Il colonnello risponde:.” Imbussolate tutti i nomi”.

 

Così avviene che, su dieci uomini da fucilare, due degli estratti sono complementi arrivati il 29. All’ora della fucilazione la scena è feroce. Uno dei due complementi, entrambi di classi anziane, è svenuto. Ma l’altro, bendato, cerca col viso da che parte sia il comandante del reggimento, chiamando a gran voce: “Signor colonnello! signor colonnello! “. Si fa un silenzio di tomba. Il colonnello deve rispondere. Risponde: “Che c’è figliuolo? “

 

” Signor colonnello! ” grida l’uomo bendato “io sono della classe del ’75. Io sono padre di famiglia. Io il giorno 28 non c’ero. In nome di Dio! “.

“Figliuolo” risponde paterno il colonnello “io non posso cercare tutti quelli che c’erano e che non c’erano. La nostra giustizia fa quello che può. Se tu sei innocente, Dio te ne terrà conto. Confida in Dio”.

 

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Gen 05 2018

MANGIARE SANO ORA È UN DISTURBO MENTALE

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 10:27

Negozio di prodotti biologici

 

 

di Mike Adams, the Health Ranger

 

L’industria psichiatrica, nel suo sforzo infinito di trasformare artificiosamente ogni attività umana in “disordini mentali”, sta ora propagandando il disordine più ridicolo che abbia mai inventato: il Disturbo del Mangiare Sano.

 

Non è uno scherzo: se ti focalizzi sul mangiare cibi naturali sei “mentalmente malato” e probabilmente hai bisogno di qualche tipo di cura chimica che includa potenti farmaci psicotropi. Scrive il quotidiano The Guardian: «La fissazione di mangiare sano può essere il sintomo di un grave disordine psicologico» e continua affermando che questo “disordine” è chiamato ortoressia nervosa, una locuzione Latineggiante che significa “preoccupati riguardo il mangiare correttamente”.

 

Ma non potevano chiamarlo semplicemente “disordine da preoccupazione sul mangiare sano“, poiché sarebbe sembrato come se non sapessero di cosa stanno parlando. Per cui l’hanno traslato in Latino, così sembra intelligente (anche se non lo è). Ecco da dove proviene la maggior parte dei nomi delle malattie: i dottori descrivono i sintomi che vedono con un nome tipo osteoporosi (che significa “ossa con dei buchi”). 

 

Tornando a questa malattia inventata, “ortoressia“, il Guardian continua: «Gli ortoressici hanno delle regole rigide sul cibo. Il rifiuto di toccare zucchero, sale, caffeina, alcol, grano, glutine, lievito, soia, cereali e latticini non è altro che l’inizio delle restrizioni dietetiche. Ogni cibo entrato in contatto con pesticidi, diserbanti o che contiene additivi artificiali è inammissibile».

 

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Gen 04 2018

FAVOLA FEMMINISTA

Category: Società e politicagiorgio @ 00:27

 

 

Siamo consapevoli che non esiste un femminismo, ma esistono diversi femminismi. Ma siamo ancora più consapevoli che ogni -ismo è una vecchia ciabatta di cui possiamo fare a meno per interpretare la realtà, tanto più oggi, in questo 8 marzo, in cui andrebbe fatto un bilancio serio sulla condizione della donna.

 

Quali sono stati i risultati del femminismo? Tolto il fatto che oggi la galanteria è diventata una trivialità dimenticata, che alle signore non si apre più lo sportello della macchina o la porta del bar, che non le si cede il posto sull’autobus, che sul mercato del lavoro hanno ancora un salario inferiore rispetto all’uomo, cosa hanno guadagnato da questa grande messinscena circense indetta a colpi di slogan quali “il corpo è mio decido io”, le donne? È stata davvero la liberazione dal matrimonio, dalla maternità, dal focolare domestico, la loro più grande conquista? Ma a pensarci bene, questo matrimonio, non era una forma contrattuale che, in primis, favoriva proprio le donne? 

 

Ci rimettiamo qui all’analisi del sociologo francese Alain Soral, nel suo saggio Vers la féminisation.

La donna infatti, a partire dai trent’anni, vede sfiorire la sua bellezza e la sua attività di “seduttrice” comincia a scemare. La donna domina il gioco dai 15 ai 25 anni. L’attività riproduttiva di un uomo, invece, va dai 15 ai 70 anni. L’uomo ha una vita sessuale più lunga della donna. Sebbene in tenere età, nel gioco della seduzione, l’uomo è lo sconfitto, perché le sue coetanee si accasano con gli uomini più grandi, è appunto verso i trent’anni che l’uomo è nel pieno della sua forza fisica, della sua virilità e se ha successo anche della sua indipendenza economica, ed esercita quindi un potere simbolico più elevato nella società. 

 

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Gen 03 2018

MANGIARE GORGONZOLA PUÒ ALLUNGARE LA VITA. LO DIMOSTRA UNO STUDIO SULLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:02

 

 

Mangiare il gorgonzola allunga la vita. Lo dimostra un nuovo studio sugli alimenti che contengono spermidina, una molecola che fa bene al cuore e aumenta la longevità.

 

Una buona notizia per gli amanti del formaggio con la muffa, ma attenzione alla linea: se consumato con moderazione il gorgonzola può solo fare bene, ma va tenuto conto dell’alto contenuto di grassi che questo contiene.

 

Lo studio, pubblicato sulla rivista americana Nature, è stato condotto usando topi e ratti come cavie, rivelando gli effetti positivi che il consumo di questo formaggio può avere sulla circolazione.

 

La spermidina prende questo nome dai campioni di sperma nei quali fu scoperta per la prima volta. Non è solo contenuta nel formaggio ma anche nei semi di soia, fegato di pollo, piselli, mais, molluschi e crostacei. Questa molecola riesce nella riduzione della pressione sanguigna, secondo lo studio è quindi consigliato inserire questi alimenti nella propria dieta, contrastando così le malattie cardiovascolari.

 

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Gen 02 2018

CARO MÜLLER, UN ERRORE CACCIARTI. FIRMATO: BENEDETTO XVI

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:06

 

 

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller unisce alla “competenza teologica” quella “saggezza” necessaria nelle persone che devono prendere decisioni nella Chiesa. Lo scrive il papa emerito Benedetto XVI nella prefazione al volume che esce oggi in Germania per celebrare i 70 anni dell’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. “Il Dio Trino – La fede cristiana nell’era secolare”, questo è il titolo del volume che raccoglie i contributi di altri vescovi e teologi. Nella prefazione (che qui riportiamo integralmente) Benedetto XVI tesse gli elogi del cardinale Müller e sottolinea la consonanza teologica che lo unisce a lui, facendo chiaramente intendere – con lo stile delicato che lo contraddistingue – quanto sia stato avventato averlo messo alla porta (clicca qui). Tanto più, fa notare il papa emerito, che il cardinale Müller non si muoveva affatto in opposizione a papa Francesco, tutt’altro. Benedetto XVI ripete così con il cardinale Müller quella difesa pubblica che aveva già espresso per il cardinale Robert Sarah (clicca qui), anche lui mortificato e messo in un angolo da papa Francesco. Da notare anche la coincidenza temporale: lo scritto di Benedetto XVI porta la data del 31 luglio, un mese esatto dopo la mancata riconferma del cardinale Müller (R. Cas.).

 

 

Eminenza, caro confratello,

 

il tuo settantesimo compleanno si sta avvicinando e anche se non sono più in grado di scrivere un vero contributo scientifico per la miscellanea che ti sarà dedicata per questa occasione, vorrei comunque partecipare con una parola di saluto e di ringraziamento.

 

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Gen 01 2018

TANTI AUGURI 2018! CHE IL NUOVO ANNO VI DONI SOLO FELICITÀ, GIOIA E SPERANZA. BUON ANNO NUOVO!….E SOPRATTUTTO SOGNATE …PERCHÉ UN UOMO SENZA SOGNI È UN UOMO SENZA FUTURO…

Category: Veja migiorgio @ 00:55


Gen 01 2018

DELLA LUNA: IL RE È NUDO MA NIENTE SUCCEDE…TENGONO IN VITA L’ITALIA SOLO PER FINIRE DI SVUOTARLA

 

 

Il re è nudo ma niente succede.

 

I numerosi scandali e, ultimamente, la commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, hanno messo a nudo la realtà della politica e della burocrazia, le sistematiche e trasversali ruberie del regime, la sua strutturale illegalità di funzionamento – e niente succede, la società accetta tutto passivamente.

 

Così come fa la “Giustizia”, il popolo non reagisce, accetta ingiustizia e illegalità. Sempre più subisce e non agisce. L’esperienza gli ha insegnato che votare e manifestare è improduttivo.  Una ribellione popolare contro il marcio regime è impossibile: il popolo italiano è vecchio e sfiduciato, anche in se stesso, e senza fiducia in se stesso un popolo non organizza una ribellione. E il voto non consente di cambiare, come si dirà.

 

I banksters saccheggiano impuniti il risparmio mentre autorità di controllo giudiziarie e amministrative chiudono un occhio o due e non agiscono nemmeno dopo il fatto. Il governo, con dentro parenti e amici dei banchieri, li copre e scarica sulla società civile i danni dei loro abusi. Grillo ruggiva dichiarando che il suo movimento aprirà i palazzi del potere come scatolette di sardine per mettere alla luce del giorno tutte le illegalità, come se ciò potesse suscitare reazioni tali da riformare il sistema.

 

Ma non è così: il sistema continua come prima, e la gente subisce passivamente. E perché stupirsi? La legalità è l’interesse più diffuso, dunque il più disperso, il più debole, quindi il più perdente. E’ un interesse impotente a difendere se stesso. Il popolo è bue perché è popolo, non per altra ragione. Per contro, gli interessi concentrati, dei pochi contro i molti, soprattutto se illeciti e nascosti, sono anche poteri forti, e hanno buon gioco a comprare chi gli serve e a mettere nei posti giusti i loro fiduciari.

 

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Dic 31 2017

SABINO ACQUAVIVA … L’EUROPA UNITA PUÒ NASCERE DALLA LIGA VENETA

Sabino Acquaviva

 

 

Il 29 dicembre del 2015 fa moriva a Padova Sabino Acquaviva, sociologo, docente universitario, già preside di Scienze politiche al Bò; ero uno dei pochi presenti ai Suoi funerali e fin d’allora ho avuto l’impressione, e continuo ad averla, che sia la città che l’università siano restìe a tributargli quei riconoscimenti che meriterebbe, probabilmente è ancora penalizzato da quel modo di fare schivo e mite che ne caratterizzava il tratto.


E allora vorrei riproporre una articolo che uscì sul Mattino il 6/8/1983, pochi mesi dopo il sorprendente successo della Liga Veneta alle elezioni politiche del maggio ’83, quando i commenti dei commentatori e intellettuali vari erano improntati a una superficialità e a una cialtroneria impressionanti: il prof. Acquaviva, invece, cercava di capire cosa c’era sotto quel voto, sotto quel messaggio che ancor oggi continua, dalla Catalunya alla Corsica, ad essere importante in tante parti d’Europa e che ci dimostra quanto avanti, profetico direi, fosse il prof. Sabino Acquaviva.

 

Ettore Beggiato 

 

 

L’EUROPA UNITA PUÒ NASCERE DALLA LIGA  VENETA 

 

In questi giorni ho ricevuto una lettera tassata, credo perché affrancata con alcuni francobolli sovrastampati, con scritte diverse: “nathion veneta”, “poste venete”, “territori autonomi dei veneti”.
Io, europeista convinto fautore degli “Stati Uniti d’Europa”, dovrei sentirmi lontano da chi parla di “nazione veneta”: dovrei pensare a tutto questo come a un’espressione di un passato senza ritorno. 
Che può aver da spartire una cultura europeista, moderna, che guarda alla Comunità europea come il nocciolo dell’Europa unita, con dei regionalisti ?

 

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Dic 30 2017

CREDEVO FOSSE URANIO … INVECE ERA UN VACCINO

Category: Natura e scienza,Salute e benesseregiorgio @ 00:07

 

 

Cento sedute e tre anni di lavoro: tanto ha impiegato la Commissione parlamentare d’inchiesta sui danni provocati ai nostri soldati dall’uranio impoverito, per giungere poi alla conclusione che l’isotopo utilizzato per rendere più pesanti e penetranti i proiettili e i missili, non aveva alcuna colpa nell’aumento dell’incidenza di patologie tumorali ai danni di militari italiani impegnati in missioni internazionali. Ma andiamo con ordine.
Nel 1999, con la fine della guerra nel Kosovo – e poi negli anni successivi con l’aumento del dispiegamento di soldati italiani in teatri di guerra all’estero – si è registrato un preoccupante aumento dell’insorgenza di tumori (specialmente leucemie e linfomi) ai danni di militari del nostro Paese, nei mesi successivi al loro rientro in patria. Secondo dati recentemente resi pubblici dall’Associazione dei familiari delle vittime, si sarebbe registrato un totale di 200 decessi e di 2.500 casi di malattia. Non conosciamo la fondatezza di questi dati. Quello che conosciamo è il colpevole, il mostro sbattuto in prima pagina dalla stampa fin dall’inizio di questa storia: l’uranio impoverito.
In sostanza, secondo queste ricostruzioni, i nostri soldati schierati su terreni nei quali erano stati disseminati proiettili all’uranio impoverito, sarebbero stati esposti a radiazioni fatali. Lo stesso sarebbe accaduto in Sardegna, agli abitanti nei dintorni del Salto di Quirra, dove nel poligono militare si sarebbe fatto ampio uso del munizionamento incriminato.

 

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