Giu 26 2017

LA GRASPIA, EL VIN PICOLO DEI PITOCHI

Category: Alimentazione e gastronomia,Lessiniagiorgio @ 12:01

 

 

In passato anche sui nostri monti Lessini quasi tutti i proprietari terrieri che utilizzavano la manovalanza (“i laorenti a jornàda”) per i lavori nei campi, quali ad esempio i “segàti”, usavano somministrare a ciascun operaio circa un litro di vino al giorno; per questo uso erano soliti produrre e/o acquistare una certa quantità di vino “annacquato” e acidulo.

Questa bevanda, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, in passato era conosciuta con varie denominazioni, nel veronese ed in Lessinia in particolare era noto come “graspìa o vìn piccolo”; si otteneva dall’acqua pura versata nella vinaccia e lasciata per più giorni in fermentazione nel tino.

 

Essa generalmente difettava di grado alcolico e tendeva con facilità ad alterarsi, ma ciò dipendeva esclusivamente dalla mancata conoscenza dell’epoca di saper ottimizzare il processo per poter ottenere buoni risultati.

 

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Mag 19 2017

L’ITALIA CAMBIA … LA PIZZA È SEMPRE LA STESSA

Finiva  il millennio

 

Pizzeria Brandi 

 

 

L’ITALIA CAMBIA … LA PIZZA È  SEMPRE LA STESSA

 

 

BEN  ARRIVATI  A NAPOLI.

 

BRANDI…ANTICA PIZZERIA DELLA REGINA D’ITALIA … LA PIZZA DAL 1780

 

Salita S. Anna di Palazzo, 2  Napoli 

 

 

http://www.brandi.it/

 

 


Feb 18 2017

LA DIETA PER VIVERE A LUNGO E IN SALUTE

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 12:49

Dal menù dei centenari la nuova dieta di Valter Longo, il ‘guru della longevità’

 

 

 

Ecco la Dieta della longevità in 15 punti:

 

  • 1) Adottare una dieta vegana aggiungendo il pesce, limitandolo a 2-3 pasti a settimana e facendo attenzione a quello con altro contenuto di mercurio;
  • 2) Ridurre al minimo i grassi saturi animali e gli zuccheri ;
  • 3) Consumare fagioli, ceci, piselli e altri legumi come principale fonte di proteine;
  • 4) Fino a 65-70 anni mantenere basso il consumo di proteine (0,7-0,8 grammi per chilo di peso corporeo), mentre dopo aumentarlo leggermente per non perdere massa muscolare;
  • 5) Consumare grandi quantità di carboidrati complessi (pomodori, broccoli, carote, legumi);
  • 6) Consumare quantità relativamente alte di olio di oliva (50-100 millilitri al giorno) e un pugno di noci o mandorle o nocciole;
  • 7) Mangiare almeno 2 volte a settimana pesce, crostacei e molluschi con alto contenuto di omega-3/6 e/o vitamina B12 (salmone, acciughe, sardine, merluzzo, orate, trota, vongole, gamberi);
  • 8) Seguire una dieta ricca di vitamine e minerali, ma integrarla 2-3 volte a settimana con un multi-vitaminico/minerale di alta qualità;
  • 9) Mangiare nell’arco di 12 ore al giorno (per esempio iniziare dopo le 8 e finire prima delle 20);
  • 10) Non mangiare per almeno 3-4 ore prima di andare a letto;
  • 11) Intraprendere periodicamente cicli di 5 giorni di Dieta mima-digiuno ogni 1-6 mesi, in base al bisogno e al consiglio del medico o nutrizionista. Alla Dmd sono dedicati diversi capitoli del libro;
  • 12) Per persone sovrappeso o che tendono a prendere peso è consigliabile fare 2 pasti al giorno: colazione e pranzo oppure cena, più 2 spuntini da 100 calorie con basso contenuto di zuccheri (meno di 3-5 grammi), uno dei quali sostituisce un pasto. Consultare un nutrizionista per prevenire la malnutrizione;
  • 13) A chi ha un peso normale e/o tende a dimagrire è consigliabile fare i 3 pasti normali, oltre a uno spuntino da 100 calorie con pochi zuccheri;
  • 14) Tenere sotto controllo peso e girovita per decidere il numero di pasti al giorno, se 2 o 3;
  • 15) Mangiare selezionando i giusti ingredienti tra quelli che assumevano i propri antenati. Perché il cibo è anche storia e cultura. E noi “siamo ciò che mangiamo”.

 

Fonte: da http://www.lafucina.it

 


Dic 06 2016

LA PASTINA DE BORTOLIN: L’ORIGENE DI TUTTE LE TORTE E PASTE DIPLOMATICHE ALL’ITALIANA

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Pastina de Bortolin

 

 

Quella che tutti conosciamo come ‘pasta diplomatica’ o ‘pasta italiana’ e che troviamo in tutte le pasticcerie d’Italia nasce, in realtà, a Villafranca di Verona alla fine dell’Ottocento e la sua denominazione originale è ‘pastina de Bortolin’, dal nome del gelataio che la inventò.

 

Tipico dolce da forno a base di pasta sfoglia, pan di Spagna e crema pasticcera, la ‘pastina de Bortolin’ fu inventata da Bortolo Dainese nella sua gelateria denominata ‘Bortolin’, e nel corso degli anni fu copiata da altri pasticceri, anche se con lievi differenze negli ingredienti rispetto alla ricetta originale, la quale si è tramandata di padre in figlio mantenendo gli stessi tradizionali sapori delle origini.

 

Ottima come dessert a fine pasto, ma anche come goloso spuntino accompagnata da un buon caffè, la ‘pastina de Bortolin’ deve essere consumata fresca. Per realizzarla, infatti, è necessario preparare settimanalmente pasta sfoglia e pan di Spagna e, giornalmente, la crema pasticcera.

 

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Ott 15 2016

IL PESCE IN LAGUNA VENETA: PICCOLO DIZIONARIO PER I FORESTIERI

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 00:12

 

Pescheria di Cortellazzo

 

 

Il mercato veneziano su pesci, crostacei e molluschi è certo il riferimento più celebrativo e rappresentativo del pesce veneto, appena seguito da quello di Chioggia che per altro ha sue espressioni tipiche.

 

Qui di seguito elenchiamo alcuni nomi in gran parte ripresi da una  pubblicazione degli anni ’20 e, per quanto tempo sia passato, ancora oggi attualissima rispetto a nomi e riferimenti rimasti intatti soprattutto tra i pescatori della Laguna veneta.

 

Espressioni, specie:

 

Anguela, il latterino, quel piccolo pesciolino comunissimo in Laguna che si mangia fritto con la polenta.

 

Astese, l’astice che, un tempo, si ritrovava lungo i murazzi e le dighe del porto.

 

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Set 30 2016

IL DIGIUNO È LA PIÙ POTENTE TECNICA DI GUARIGIONE

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 06:36

digiuno-effetto

 

 

La pratica del digiuno era conosciuta sin dai popoli primitivi, che la attuavano sia in senso fisiologico, per guarire dalle malattie, sia in senso religioso, per purificarsi ed entrare in contatto con il divino.

Si può ragionevolmente affermare che il corpo umano sia progettato apposta per far fronte a periodi anche notevolmente lunghi di astensione dal cibo: non si potrebbe, infatti, spiegare la sopravvivenza dell’uomo primitivo in un contesto ambientale in cui la disponibilità del cibo era assolutamente casuale e saltuaria.

 

Il digiuno è una pausa, un riposo, dall’attività nutritiva, ed è forse la più importante tecnica di guarigione che l’essere umano è progettato per usare. I principali effetti del digiuno sono:

 

  • riposo dell’intero tubo digerente
  • aumento di almeno il 200% dell’energia del sistema immunitario per ripulire il corpo dalle cellule malate, dai virus ed infezioni presenti
  • eliminazione dei residui metabolici e tossine accumulate
  • purificazione dell’intero essere

 

Persa nel tempo la valenza fisiologica e spirituale del digiuno, la società contemporanea ha instillato in noi l’idea che digiunare sia qualcosa di terribile, di punitivo, di improponibile e ogni giorno ci bombarda con messaggi che hanno fatto diventare quell’atto semplice e spontaneo della nostra esistenza, l’alimentarsi, un qualcosa di artificioso, complicato e spesso dannoso. Eppure sono numerose le testimonianze di persone che hanno digiunato anche per 40 giorni per guarire da malattie o per motivi spirituali.

 

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Set 12 2016

LA DIETA NELLA TIROIDITE DI HASHIMOTO E MALATTIE AUTOIMMUNI

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 07:12

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Le malattie autoimmuni interessano il 5-7% della popolazione umana. Sono dovute ad una risposta “abnorme” del sistema immunitario, il quale dirige le proprie potenzialità offensive contro tessuti propri dell’organismo anziché contro gli agenti infettivi esterni (virus, batteri, miceti, protozoi etc…). Ne derivano gravi danni tessutali con conseguente sviluppo di malattie diverse a seconda dell’organo e tessuto colpito: la Tiroidite Autoimmune di Hashimoto, il Morbo di Basedow, l’Artrite Reumatoide, il Diabete Mellito Insulino-dipendente, la Celiachia, la Rettocolite Ulcerosa, il Morbo di Chron, la Vitiligine, la Psoriasi etc.

 

Nella maggior parte dei casi le terapie a disposizione riescono solo a rallentare l’evoluzione della malattia senza riuscire ad ottenere una guarigione.

La somministrazione cronica dei farmaci immunosoppressori comporta inoltre spesso gravi effetti collaterali che contribuiscono a deteriorare la qualità di vita del malato. Nella tiroidite di Hashimoto, che porta all’ipotiroidismo, o nel caso di interessamento pancreatico, che provoca il diabete, la terapia è sostitutiva e consiste nel somministrare gli ormoni naturali mancanti: tiroxina e insulina.

Attraverso un’alimentazione corretta è possibile modificare il decorso della malattia, ridurre l’intensità ed il numero dei disturbi fisici ad essa correlati, allungare i periodi di benessere, diminuire le fasi di riacutizzazione e migliorare la prognosi.

 

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Lug 21 2016

ESSER SECO INCANDIO, L’ORIGINE DI UN MODO DI DIRE VENETO. IL MISTERIOSO ‘BISCOTO’ VENEZIAN.

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 09:00

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Marco Boschini, Incisione in rame tratta da “Il regno tutto di Candia delineato” – Venezia,1651. Da: libreriaperini)

 

Dalla pagina “Venezia a tavola” la spiegazion de na maniera de dire de la lengua veneta, partia dala Capital nostra.

 

Non soltanto ogni ricetta ma anche ogni modo di dire veneziano porta con sé anche un pezzetto di storia.

Per esempio, i veneziani sanno che dire a una persona “ti xé seco incandìo!” vuole dire “ti vedo smagrito, un poco patito”. Ma, come mai?

In questo caso dobbiamo fare un salto indietro di oltre 350 anni e immaginarci cosa potesse essere stato l’assedio di Candia (l’attuale Creta) durante la lunga Guerra combattuta tra Venezia e l’Impero Ottomano.

Siamo alla metà del ‘600 e Candia era controllata dalla Serenissima, per questo motivo subì un estenuante assedio, forse il più lungo della storia, durato oltre 22 anni, dal 1647 al 1669, ma terminato con la conquista turca.

Il 5 settembre 1669, dopo 29.000 caduti tra i difensori e 108.000 tra gli assedianti, il Capitano Generale da Màr Francesco Morosini, comandante delle forze veneziane, firma la resa con l’onore delle armi e la possibilità per tutti i cristiani di lasciare l’isola, ma senza portare nulla con sé.

 

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Lug 19 2016

LA CUCINA VENEZIANA

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 00:02

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Il chiosco del pesce a Cavallino Treporti

 

La cucina tradizionale veneziana è sostanzialmente una cucina semplice, perché semplici sono stati e sono ancor oggi sia gli elementi costitutivi di base da essa utilizzati, sia i metodi di preparazione e cottura. Al tempo stesso, in apparente contraddizione, è anche una cucina complessa perché, e non poteva essere altrimenti, essa ha a suo modo registrato gli accadimenti della millenaria storia della città marciana, traducendone gli influssi eterogenei in un linguaggio tutto particolare di accostamenti e sapori.

 

La cucina veneziana si è sempre basata su pochi, genuini prodotti, che sono poi quelli offerti dalle barene e dalle isole lagunari, quali gli ortaggi, l’avifauna e, soprattutto, il pesce. Sottolineare l’importanza dei prodotti ittici nell’alimentazione dei veneziani di ieri e di oggi risulta quasi superfluo. Venezia è nata dall’acqua, e cresciuta sull’acqua, la sua stessa forma urbis ricorda un pesce, di  Cosa potevano mai nutrirsi i suoi abitanti se non dei prodotti della pesca? Importanti fonti storiche, rare e disomogenee nei primi secoli, via via più numerose e chiare nei secoli successivi, confortano questa tesi.

 

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Lug 02 2016

I CORN-FTAKES: MANCO AI TOPI PIACE

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 00:07

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Per produrre i moderni corn-ftakes , i chicchi di grano sono trattati con una sostanza corrosiva, sottoposti ad un getto di vapore ed immersi in uno sciroppo di zucchero bianco raffinato.

Sono seccati, schiacciati, tostati a più di 200 gradi ed immersi in un bagno chimico di additivi e conservanti. Quello che all’inizio è un chicco di grano vivo diventa un agente di morte.

 

In un esperimento mai reso pubblico, condotto in una Università americana, fu messa una scatola con un preparato di questo tipo in una gabbia di topi. Questi animali, che notoriamente non sono dei buongustai, lasciarono il contenuto e mangiarono la scatola.

 

Fonte: Tratto da Aprite le Precchiette di Pino Africano

(Fonte: H. e M. Diamond, A tutta salute, 1989. Sperling & Kupfer Editori, p. 121)


Lug 01 2016

MA PERCHÉ L’OLIO EXTRAVERGINE VIENE CONSIDERATO MIGLIORE DI QUELLO DI SEMI

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 00:07

olio di semi

 

Mi chiedevo, come mai l’olio extravergine di oliva è migliore di quello di semi? C’è un motivo, oppure il buon Dio ha fatto discriminazioni?

 

La risposta me la diede Baglioni (a mio parere il miglior tecnico che l’intero settore oleario abbia mai avuto) cenando in una trattoria di Alberobello: l’extravergine è naturale perché si ottiene per spremitura a freddo, mentre l’olio di semi si estrae con esano, praticamente benzina, ad altissime temperature.

 

Sa di cotto e puzza” mi disse, “per renderlo commestibile bisogna eliminare odore, colore e sapore” .

Alla rettifica è desolventizzato, deacidificato, decerato, degommato, decolorato, deodorato

“È una vera porcheria” continuò, “forse è meglio mangiare quello che metto nella mia Fiat 131”.

 

Rimasi scioccato e soprattutto incredulo, pensavo che stesse scherzando. Invece no, era tutto terribilmente vero. Come può essere venduto un prodotto che è stato completamente immerso nella benzina?

Oli di semi di marca e non, sott’oli, maionese, insalata russa, biscotti, taralli, dadi da brodo, gelati, panna vegetale…

Pensai: “È questo I’abominio della desolazione profetizzato nella Bibbia (Daniele 9:27) o c’è di peggio?”.

 

Fonte: Tatto da “Aprite le Orecchiette” di Pino Africano

 

  1. Ultimamente esistono oli di semi ottenuti per spremitura a freddo a meno di 20 gradi, in concreto a temperatura ambiente, praticamente introvabile nelle normali catene di distribuzione, si trovano solo nei migliori negozi di prodotti biologici.

 

(15 marzo 2010)

 

 

 

 


Giu 30 2016

IL PANE MODERNO PRODOTTO DAL GRANO MODERNO

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 00:07

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Quasi tutta la produzione di pane e pasta proviene da un grano che dalla fine  degli anni ottanta è stato “modernizzato.” Questo grano, anziché avere 7 cromosomi come quello antico, ne ha 48.

Parallelamente in questi anni, le persone che non possono mangiare i farinacei  sono aumentate da una su 2000   a   una su 150.

 

Ma guarda che  strana  coincidenza!

 

Fonte: liberamente tratto da “ Aprite le Orecchiette” di Pino Africano

 


Giu 18 2016

LA DIETA MILLENARIA DEI MONACI TIBETANI PER UN ALTO LIVELLO DI COSCIENZA E VITALITÀ

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:03

monaci tibetani pranzo

 

 

I monaci tibetani sono conosciuti per vivere incredibilmente a lungo e questo non ci sorprende più di tanto se consideriamo lo stato di pace in cui vivono e il paradiso incontaminato in cui vivono. E’ importante quindi anche analizzare qual è la loro dieta per comprendere come un corpo così in pace si nutra per avere alti livelli di coscienza ed energia per svolgere le attività quotidiane anche in avanzatissima età.

 

Bisogna subito dire che esistono tante diverse scuole di buddismo e quindi dire che i buddisti sono vegetariani o vegani non è esatto. Nella scuola Theravada infatti si afferma che il Buddha permetteva ai suoi discepoli di mangiare pollo, pesce, uova evitando però il bovino che era ritenuto sacro in India.

 

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Giu 17 2016

DIETA DEL GRUPPO SANGUIGNO SECONDO IL DOTT. MOZZI

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 01:05

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Piero Mozzi al mercatino prodotti biologici  di Appiano

 

DIETA DEL GRUPPO SANGUIGNO ZERO SECONDO IL DOTT. MOZZI

 

La dieta del gruppo sanguigno 0, secondo il Dott. Mozzi, prevede la distinzione tra alimenti considerati benefici, che possono essere consumati senza problemi, alimenti neutri, che sono meno validi rispetto ai primi, ma ammessi nell’alimentazione, e alimenti nocivi, che risulterebbero dannosi per l’organismo e che, quindi, dovrebbero essere evitati. Le persone con gruppo sanguigno 0 dovrebbero evitare gli alimenti che contengono glutine, perché le lectine di questa proteina interferiscono con l’attività dell’insulina e di conseguenza rallentano il metabolismo. Tutto questo può causare, nel corso del tempo, un aumento del peso corporeo e l’insorgenza di alcune patologie, come il diabete.

 

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Mag 28 2016

LA STENIA PUÒ FAR MALE…

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:52

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La Stevia Rebaudiana Bertonii dolcifica trecento volte più dello zucchero

 

Zeneize

 

Ho passato ore leggendo i messaggi inviati da 3 anni a parte che riguardano la Stevia. Innanzi tutto devo dire che è commovente l’interesse dei partecipanti al forum per questa preziosa pianta e spero che questo sia come un lievito che lo faccia espandere a la grande massa dei consumatori affinchè prendano coscienza che non si può anteporre gli interessi delle grandi multinazionali e della industria chimica, alla nostra salute. Però ho notato che i partecipanti, in verità sanno poco o niente sulla Stevia.

 

Innanzi tutto la Stevia è originaria del Paraguay. È una pianta silvestre che cresce sulle colline dell’ Amambai. Gli indios Guaranì la chiamano Ka’a He’e (Ka’a = erba He’e = dolce)

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