Mag 28 2016

LA STENIA PUÒ FAR MALE…

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:52

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La Stevia Rebaudiana Bertonii dolcifica trecento volte più dello zucchero

 

Zeneize

 

Ho passato ore leggendo i messaggi inviati da 3 anni a parte che riguardano la Stevia. Innanzi tutto devo dire che è commovente l’interesse dei partecipanti al forum per questa preziosa pianta e spero che questo sia come un lievito che lo faccia espandere a la grande massa dei consumatori affinchè prendano coscienza che non si può anteporre gli interessi delle grandi multinazionali e della industria chimica, alla nostra salute. Però ho notato che i partecipanti, in verità sanno poco o niente sulla Stevia.

 

Innanzi tutto la Stevia è originaria del Paraguay. È una pianta silvestre che cresce sulle colline dell’ Amambai. Gli indios Guaranì la chiamano Ka’a He’e (Ka’a = erba He’e = dolce)

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Mag 27 2016

STEVIA: UNA PICCOLA PIANTA CONTRO L’INDUSTRIA SACCARIERA

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:06

 

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Di Corinne Smith* – tratto da “L’Ecologist italiano” nr. 4

 

Originaria del Paraguay, Gli indios Guaranì la chiamano Ka’a He’e (Ka’a = erba He’e = dolce), la Stevia rebaudiana Bertoni presenta delle foglie che hanno un potere dolcificante quaranta volte superiore a quello dello zucchero. La Stevioside estratta dalla pianta è, a sua volta, trecento volte più dolcificante! La Stevia è attualmente utilizzata come edulcorante in Giappone, in America latina, in Cina, e come complemento alimentare negli Stati Uniti ma è… proibita in Europa.

 

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Mag 26 2016

STEVIA, ASPARTAME E LA POLITICA DELLE MULTINAZIONALI

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:11

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Stevia – vittima di un equivoco?

 

Una delle grandi controversie che ha caratterizzato questo decennio appena passato è quella sullo zucchero e le altre fonti dolcificanti nei nostri alimenti. Parliamo dell’aspartame, dolcificante industriale di largo consumo e dubbia sicurezza e della stevia, una pianta delle foreste amazzoniche conosciuta per la dolcezza delle sue foglie, l’estratto delle quali è un dolcificante che, purtroppo ancora oggi, è proibito in Europa.

 

Lo zucchero fa male

 

Tutti sappiamo che lo zucchero, consumato in dismisura, fa male alla salute. Alcuni lo definiscono un vero e proprio veleno, e non hanno tutti i torti. Non esiste nemico peggiore per i nostri denti che lo zucchero bianco. La sua azione è duplice ed è molto efficace nel distruggere lo smalto dei denti.

 

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Mag 25 2016

ASPARTAME E GLUTAMMATO:
 INTERVISTA AL DOTTOR RUSSEL BLAYLOCK

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:18

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Dottor Russel Blaylock

 

Mike Adams del sito Newstarget.com intervista il Dott. Russel Blaylock su Aspartame e Glutamato

Intervista al Dottor Russel Blaylock su aspartame e glutammato


A cura di www.identiavvelenati.com – 22 giugno 2007

 

 

M: Mi trovo con il dottor Russell Blaylock, e vorrei esplorare alcuni aspetti delle cose sulle quali lei sta lavorando. Credo che i lettori conoscano le basi sia del glutammato che dell’aspartame, ma potrebbe riassumerci quanto è stato scritto sulle eccitotossine? 


 

B: Ho qui tre libri. Il primo è il libro sulle eccitotossine: Excitotoxins: the taste that kills (Eccitotossine: il gusto che uccide) e l’ultimo è una pubblicazione aggiornata di Health and Nutrition Secrets that Can Save your Life (I segreti della salute e della nutrizione che possono salvarti la vita).

Il terzo libro è Natural Strategies for Cancer Patients (Strategie naturali per i malati di cancro) che è legato direttamente alla terapia nutrizionale anti-cancro.

Contiene alcune notizie su aspartame e glutammato.

E’ stato scoperto che le eccitotossine aumentano notevolmente lo sviluppo del cancro e delle metastasi.

Un ricercatore infatti ha rilevato che, quando le cellule cancerogene vengono esposte al glutammato, diventano più mobili, e si ottiene lo stesso effetto col glutammato monosodico. Anch’esso rende le cellule cancerogene più mobili, e facilita le metastasi. Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti, che è una delle prime manifestazioni cancerogene.

Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta. I ricercatori hanno fatto degli esperimenti nei quali hanno osservato che bloccare l’uso del glutammato, in contemporanea a farmaci convenzionali quali la chemioterapia, ha funzionato molto bene, ha aumentato gli effetti dei farmaci anti-cancro.

 

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 INTERVISTA AL DOTTOR RUSSEL BLAYLOCK”


Mag 24 2016

ASPARTAME… LA SCOMODA VERITÀ!

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Aspartame, disegno della pittrice brasiliana Sylvia Valin.

 

L’ aspartame non è stato approvato per l’utilizzo negli alimenti fino al 1981. Per oltre otto anni la FDA (Food and Drug Administration – Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali) ha rifiutato di approvare l’uso dell’aspartame a causa delle convulsioni e dei tumori al cervello che

questa sostanza ha provocato negli animali da laboratorio. L’FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prendesse la carica (era molto amico della G. D. Searle – adesso Monsanto) e licenziasse il commissario della FDA che aveva negato l’approvazione dell’aspartame. Successivamente, il Dott. Arthur Hull Hayes fu nominato commissario. Ma la forte opposizione per l’approvazione di questa sostanza continuava a tal punto che venne nominata una Commissione Investigativa. Il responso della Commissione recitava così: “non approvare l’ aspartame”.

Tuttavia il Dott. Hayes passò sopra la decisione della commissione e approvò ugualmente l’aspartame.

Poco tempo dopo aver approvato l’utilizzo dell’aspartame anche nelle bevande gassate, il commissario Arthur Hull Hayes, firmò un contratto di collaborazione con l’agenzia delle pubbliche relazioni della G.D. Searle.

 

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Mar 18 2016

IL SEGRETO DEI TEMPLARI? L’ALIMENTAZIONE. “ECCO PERCHÉ VIVEVANO IL DOPPIO RISPETTO AI CONTEMPORANEI”

Category: Alimentazione e gastronomia,Storia e dintornigiorgio @ 00:17

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Secondo una ricerca condotta da 4 medici su documenti antichissimi, la straordinaria longevità dei monaci-soldati era dovuta alle regole igieniche ed alimentari codificate da Bernardo di Chiaravalle: poca carne e molti legumi e poi pesce, formaggio, olio d’oliva e frutta fresca. Un regime moderno, inconsueto per l’epoca e antesignano della Dieta mediterranea

ROMA – Vivevano 40 anni in più rispetto alla media dei loro coetanei. Quello che era uno dei segreti dei Templari sembra ora svelato da una ricerca che ha esaminato a fondo, utilizzando fonti documentali, le loro scelte alimentari: attenzione all’igiene a tavola, ma anche alla qualità e varietà degli alimenti, con poca carne e maggiore consumo di legumi, pesce e frutta fresca.
“Una dieta che ha portato 314 Cavalieri Templari, uno dei più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani, in molti casi a superare i 70 anni al processo che li vide protagonisti nel 1321. La spiegazione potrebbe risiedere nell’effetto positivo esercitato sulla flora intestinale da questa alimentazione, più sana rispetto a ciò che si mangiava nel Medioevo. Una fonte naturale di probiotici che ha effetti positivi e protettivi sulla flora gastrointestinale”.

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Feb 19 2016

LE ORIGINI NEOLITICHE DELLE BEVANDE ALCOLICHE

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 00:04

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I vostri etilometri   non fermeranno la nostra sete

 

 

Il primo incontro dell’uomo con l’alcool, ricavato da frutti fermentati, probabilmente si è verificato solo in modo accidentale. Ma una volta che ebbe acquisito familiarità con i suoi effetti, l’archeologo Patrick McGovern crede che l’uomo non si fermò davanti a nulla nella ricerca di intossicazioni sempre più frequenti.

 

Un approvvigionamento sicuro di alcool sembra aver fatto parte delle ricerche di base della comunità umana molto prima di quanto è stato a lungo creduto. Almeno 9.000 anni fa, gli abitanti del villaggio neolitico di Jiahu in Cina facevano una birra simile all’idromele, con un contenuto alcoolico del 10 per cento, come McGovern ha scoperto di recente.

 

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Gen 29 2015

IL DIGIUNO TERAPEUTICO “IGIENISTA”: COME, QUANDO E PERCHÉ FARLO?

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 01:21

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Il digiuno terapeutico “igienista”: come, quando e perché farlo?

Il digiuno è il mezzo che la natura utilizza per liberare il corpo dai tessuti “malati”, dagli accumuli di scorie e tossine.

 

Il nostro metabolismo si regge infatti su due attività in equilibrio: l’anabolismo (costruzione) e il catabolismo (distruzione di materia organica) che produce scorie (tossine), teoricamente eliminate ogni giorno attraverso gli organi escretori (reni, fegato, intestini, pelle, vie respiratorie, ecc.)

 

In ogni organismo vivente il cibo, dopo essere stato digerito, viene assimilato dalle cellule e queste eliminano in seguito le scorie metaboliche (catabolismi).

Molte sono le energie che il nostro corpo impegna per la digestione e l’assimilazione, per questo mangiare in continuazione paradossalmente toglie energie al nostro organismo e diminuisce la quantità di energie a disposizione, per eliminare tutte le scorie metaboliche prodotte dall’attività catabolica.

L’accumulo di queste scorie determinano la tossiemia.

 

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Gen 05 2015

NON ESISTE INFLUENZA MA SOLO IGNORANZA

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 01:03

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Una discussione animata con dei giovani medici scettici e sornioni

 

Mi ritrovo a confabulare animatamente con un gruppo di giovani medici, qualcuno attento e ricettivo, qualche altro no. Il più critico si fa sentire. Come? Cosa dice quello? E’ forse impazzito?

Pazienza la suina, che l’abbiano davvero inventata di sana pianta con quelli del CDC.

Pazienza l’AIDS, che l’abbiano inventato in combutta con Big Pharma e l’FBI per evitare il tracollo del sistema sanitario americano.

Ma ora si vuole negare l’evidenza. Si vuole negare pure il pane al medico della mutua.

 

Raffreddore, muco, febbre e mal di gola, cosa li chiama? Balocchi per l’infanzia?

 

E poi su quali basi? E la spagnola? E l’asiatica? E i ceppi della cinese? E i ceppi della neozelandese?

Non è forse vero che le aule scolastiche sono mezze vuote? Non è che in ogni famiglia c’è di questi tempi qualcuno con la voce flebile e roca? Non è che tra raffreddore, muco, mal di gola e febbre, sono un po’ tutti con la coda fra le gambe come dei cani bastonati?

Come le chiama lui tutte queste cose? Balocchi per l’infanzia?

 

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Gen 04 2015

ECCO CHI CONTROLLA E PRODUCE IL CIBO DEI SUPERMERCATI.

Category: Alimentazione e gastronomia,Economia e lavorogiorgio @ 01:20

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Il grafico Oxfam: la mappa delle multinazionali del settore alimentare.

 

 

 

Sono dieci i signori che controllano da soli più del 70 per cento de i piatti del pianeta. Queste multinazionali gestiscono 500 marchi che entrano nelle nostre case quotidianamente. Così pasta, biscotti e caffè diventano globali, anche in Italia. E le grandi questioni, come l’uso di oli e grassi nei prodotti, vengono decise a tavolino.

 

– di PAOLO GRISERI –

 

Stanno seduti intorno alla tavola del mondo e controllano da soli più del 70 per cento dei piatti del pianeta. Sono i 10 signori dell’industria alimentare: 450 miliardi di dollari di fatturato annuo e 7.000 miliardi di capitalizzazione, l’equivalente della somma del pil dei paesi più poveri della Terra. Non sempre sono nomi noti in Italia. Da un secolo la Coca Cola è il sinonimo della multinazionale ma solo gli addetti ai lavori conoscono la Mondelez. Un po’ più numerosi sono gli italiani che ricordano la Kraft, vecchio nome proprio della Mondelez. Quasi tutti invece hanno incontrato al supermercato marchi come Toblerone, Milka e Philadelphia. “I 500 marchi riconducibili ai dieci signori della tavola — spiega Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia — sono spesso vissuti dai consumatori come aziende a sé stanti. In realtà fanno parte di multinazionali in grado di condizionare non solo le politiche alimentari dell’Occidente ma anche le politiche sociali dei paesi più poveri”.

 

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Giu 22 2014

LA FARINA E’ BUONA LA MANGIAMO TUTTI I GIORNI MA E’ UN VELENO

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 18:17

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Attenzione, quello che leggerete potrebbe davvero sorprendervi, ed è probabile che vada ad intaccare delle convinzioni profonde sul cibo che abbiamo sempre avuto e che da sempre ci hanno raccontato. Purtroppo, la tradizione italiana non ci aiuta di certo a cambiare punto di vista.

 

Ecco la verità sulla raffinazione della farina bianca

 

Per farina bianca raffinata, si intende, quella che abitualmente è presente sulle nostre tavole sotto forma di pane, pasta e dolci.

 

Questo tipo di prodotto industriale, ormai non ha quasi più niente di naturale è stato privato di 2 parti fondamentali del seme del grano: La crusca all’esterno ed il germe all’interno  (l’embrione).

 

Una dieta basata principalmente su questo prodotto è la causa principale di malnutrizione,  stanchezza, costipazione e altre numerose  malattie croniche.

 

Si tratta di un prodotto abbastanza recente, solo negli ultimi 50 – 60 anni è stato introdotto il pane bianco, fino a poco tempo fa esisteva esclusivamente in forma integrale. Tutto questo ha fatto parte del  progresso economico e tecnologico  che non ha tenuto conto della salute degli esseri umani.

 

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Giu 14 2014

LA MALATTIA DELL’ALZHEIMER COINVOLGE LE CELLULE NERVOSE

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di Adriano Panzironi

 

Dal Libro “VIVERE 120 ANNI Le verità che nessuno vuole raccontarti”

 

Il Morbo di Alzheimer, prende il nome dal suo scopritore (Dottor Alois Alzheimer descrisse per la prima volta la malattia nel 1907) ed è una forma di degenerazione neuronale progressiva. Essa coinvolge l’1% delle persone prima dei 65 anni, l’11% delle persone dai 65 agli 80 anni e il 35% delle persone dagli 80 ai 90 anni ed annovera attualmente in Italia 492.000 pazienti in cura. La malattia rappresenta un grave problema sociale perché diminuisce notevolmente l’autosufficienza delle persone colpite, le quali riscontrano sintomi invalidanti, in peggioramento progressivo.

 

Il malato di Alzheimer accusa inizialmente fasi di perdita di memoria a breve, cambiamento della personalità e del carattere. Con il progredire dei sintomi, si assiste alla perdita di attenzione cognitiva, ad un aumento dell’aggressività, al disorientamento, a disordini del linguaggio, ad allucinazioni e ad agitazione psicomotoria. Nella fase più acuta si assiste a fenomeni di vagabondaggio, disorientamento cognitivo di se e degli altri (confusione sull’identità personale), impossibilità di svolgere con sufficiente autonomia anche i compiti più semplici. Il grande problema sociale di questa malattia, riguarda l’assistenza ai malati, che necessitano di una sorveglianza costante da parte di personale specializzato o della famiglia, rappresentando (e lo sarà ancora di più nel futuro) un costo ingente per la comunità.

 

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Giu 11 2014

LE MALATTIE DELL’INTESTINO DIPENDONO DAI BATTERI PRESENTI

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di Adriano Panzironi

 

Se qualcuno vi chiedesse quale parte del nostro corpo è la più esposta agli attacchi di batteri o sostanza nocive, vi verrebbe spontaneo rispondere ‘la pelle’. La risposta esatta è il nostro intestino. Bisogna considerate che la superfice della pelle a contatto con agenti esterni è di circa tre metri quadrati mentre quella del nostro intestino è di circa quattrocento metri quadrati. Pensate, che nel nostro organismo convivono normalmente cinquecento tipi di batteri diversi, per una quantità totale cento volte superiore alle nostre cellule.

La popolazione microbiotica del nostro intestino è composta principalmente di batteri eubiotici (Gram+ in simbiosi con l’organismo) che svolgono funzioni importantissime, tenendo sotto controllo i batteri disbiotici (Gramnocivi per l’intestino). Purtroppo però dieta e stile di vita errati (ed altri fattori esterni che vedremo più avanti) e l’assenza di micronutrienti distruggono il nostro delicato equilibrio.

 

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Giu 09 2014

BICARBONATO E LIMONE: ECCO COSA SUCCEDE MISCHIANDOLI INSIEME

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 08:35

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La sanità non diffonde la notizia perché la soluzione é troppo economica

 

Il bicarbonato di sodio è uno dei più potenti alcalinizzanti. Otto Heinrich Warburg, premio Nobel nel 1931 per la sua tesi
La causa principale e la prevenzione del cancro, ha dichiarato:

 

Le cellule tumorali vivono in un ambiente estremamente acido e privo di ossigeno.

 

Le cellule sane vivono in un ambiente alcalino, ossigenato, consentendo il funzionamento normale, privare una cellula del 35% di ossigeno per 48 ore può probabilmente innescare un processo canceroso. Le sostanze acide respingono ossigeno, mentre le sostanze alcaline lo attraggono. Le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Invece la GLICEMIA sopravvive fino a quando l’ambiente è privo di ossigeno. I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini, quindi il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e alcalinità.

 

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Mag 31 2014

I CEREALI SONO UN PROBLEMA PER LA NOSTRA SALUTE: LE VERITÀ CHE NESSUNO VUOLE RACCONTARTI

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Dal Libro “VIVERE 120 ANNI Le verità che nessuno vuole raccontarti

 

di Adriano Panzironi

 

Ognuno di noi è consapevole che la fonte dei nostri guai di salute dipende da ciò che mangiamo, beviamo o respiriamo.

È spontaneo pensare che i cibi non sono più genuini come una volta, così ricchi di fertilizzanti, coloranti e conservanti. Lo stesso problema è riscontrabile nelle polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo o nell’arsenico sospeso nell’acqua. Potremmo pensare, che le malattie moderne dipendano da tutto questo. Ahinoi, la verità non è mai stata così lontana. Anche se tali elementi hanno una qualche influenza sul nostro stato di salute, sono ben poca cosa a confronto del cataclisma alimentare che si è abbattuto sulle nostre teste, qualche millennio fa. Voltiamo lo sguardo indietro, risalendo alla notte dei tempi.

 

L’evoluzione dell’uomo ha origine diversi milioni di anni fa, da quando il mondo animale iniziò a differenziarsi ed una di queste linee evolutive, ha rappresentato l’inizio del percorso che ha portato ai primi ominidi. Si può incominciare a parlare di uomini (sapiens) a partire da due/tre milioni di anni fa e grazie alla loro evoluzione (con la crescita della dimensione del cervello) ci ha condotto fino ad oggi. Fino a circa 10.000 anni fa, la dieta alimentare (per i mammiferi onnivori) era rappresentata da carne, uova, pesce, frutta e verdura, ovvero da tutto ciò che era reperibile in natura. L’uomo formò tribù di nomadi, dediti alla caccia ed alla raccolta.

 

10.000 anni fa qualcosa iniziò a cambiare. Alcuni clan incominciarono a praticare l’agricoltura, piantando i primi cereali. Indubbiamente tale scelta, ha permesso alla nostra civiltà di evolversi, difatti la semplicità di trasporto ed il mantenimento dei cereali, hanno consentito la costruzione delle prime città (immaginate infatti se al giorno di oggi dovessimo lasciare in massa la città per andare a caccia per assicurarci il pranzo).

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