Lug 10 2014

LE PROFEZIE DELLA BEATA ANNA CATERINA EMMERICH

Category: Chiesa Cattolica,Religioni e rasiegiorgio @ 00:57

Anna Caterina Emmerich

Anna Caterina Emmerich

 

 

Anna Caterina Emmerich (Anna Katharina) nacque l’ 8 settembre 1774 a Flamsche, una località nei pressi di Dülmen in Vestfalia (Germania), in una famiglia molto povera di devoti contadini. Era la quinta di nove figli.

 

Di lei si dice che sapesse distinguere gli oggetti sacri da quelli profani, che potesse leggere nel pensiero delle persone e che avesse visioni di fatti che avvenivano nel mondo: vide per esempio dettagli della rivoluzione francese. Previde la caduta di Napoleone, dodici anni prima che avvenisse. Le sue esperienze mistiche erano spesso accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione.

 

Anche nella sua infanzia i fenomeni soprannaturali di cui era protagonista erano per lei talmente normali che nella sua innocenza di bambina era convinta che anche tutti gli altri bambini godessero degli stessi suoi favori, per esempio pensava che anche loro potessero conversare familiarmente con il bambino Gesù, come lei faceva abitualmente. Fin dall’età di 9 anni le apparivano la Madonna con Gesù Bambino, l’angelo custode e diversi santi. Mostrava straordinari doni di conoscenza: quando gli ammalati si recavano da lei in cerca di aiuto era in grado di sapere le loro malattie e prescriveva loro rimedi che si rivelavano sempre efficaci.

 

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Lug 08 2014

PAPA BIANCO E NERO

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 14:11

La collegialità, mito progressista, va bene, ma Bergoglio poi decide da solo. Stile gesuita e governo

 

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Ben vengano la collegialità episcopale e la sinodalità, ma quando si tratta di assegnare prelati a qualche ufficio curiale di peso o di nominare vescovi in sedi rimaste vacanti, a decidere è il Papa.

Senza consultazioni né dossier. E’ stato così per Buenos Aires, dove Bergoglio ha mandato come suo successore Mario Aurelio Poli, il vescovo di Santa Rosa della Pampa che non compariva nella lista al vaglio della Congregazione che sovrintende all’episcopato mondiale. Copione che si è ripetuto identico qualche giorno fa, quando monsignor Battista Ricca (diplomatico e direttore della Casa di Santa Marta) è stato nominato nuovo prelato dello Ior. Una decisione presa dalla commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto, ma che “è stata approvata” personalmente dal Papa. In entrambi i casi, Francesco ha scelto persone che conosceva e di cui si fidava. E anche quando si è trattato di selezionare i membri del gruppo che lo aiuterà a governare la chiesa universale e a riformare la curia, Bergoglio ha fatto di testa sua: otto cardinali, uno per area geografica, chiamati a rispondere soltanto a lui. Nessun presidente, ma solo un coordinatore, un primus inter pares scelto nella persona del fidatissimo cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, salesiano honduregno in prima fila nelle battaglie sociali.

 

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Lug 08 2014

LE PROFEZIE DELLA MISTICA EMMERICK E LA ROVINA DELLA CHIESA CON DUE PAPI

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 13:53

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Chissà se Giovanni Paolo II, nel 2004, avrebbe mai immaginato che un giorno neanche troppo lontano la monaca tedesca che si accingeva a beatificare sarebbe divenuta di grande attualità?

Sono passati solamente 9 anni da quel 3 ottobre del 2004 quando, il grande Papa polacco, il più grande “canonizzatore” della storia della chiesa, elevò agli onori degli altari Anna Katharina Emmerick, monaca agostiniana tedesca vissuta tra il 1774 e il 1824, proclamandola beata. La Emmerick, nata da una famiglia di origini contadine, viene venerata dalla chiesa universale per le sue doti mistiche e di veggente. Grazie alle sue visioni tramandateci è stata dissotterrata, vicino a Efeso, la casa che, secondo gli archeologi, avrebbe ospitato Maria e Giovanni in seguito alla morte di Gesù. I diari “La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo” rivelano alcuni particolari inediti relativi alla morte di Gesù.

 

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Lug 07 2014

EVOLUZIONE DEL CULTO E DEI RITI NELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA NEL CORSO DI 2000 ANNI (SECONDO LA CHIESA EVANGELICA)

Category: Chiesa Cattolica,Religioni e rasiegiorgio @ 00:54

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Chiesa Evangelica, Verona via Duomo

 

 

Osservando la graduale trasformazione nell’insegnamento diffuso dalla Chiesa Cattolica, molti rimangono confusi e chiedono: «Ma le dottrine non provengono dalla Bibbia che è la Parola di Dio?»

Molte di esse certamente sì, e queste non cambiano. Altre però si sono formate qua e là nella chiesa nel corso dei secoli, e ad un certo punto della storia sono state accettate.

Un cattolico ha l’obbligo di credere ad un insegnamento solo dopo che un Concilio lo ha ufficialmente adottato ed il Papa lo ha proclamato dogma.

È importante saper distinguere tra le dottrine elaborate dagli uomini e quelle postulate dalla Parola di Dio.

Gesù disse infatti: «conoscete la verità, e la verità vi renderà liberi» (Giovanni 8:32). Inoltre, b scritto: «Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona» (2 Timoteo 3:16-17).

Una conoscenza della storia aiuta a comprendere meglio anche i fenomeni del nostro tempo. Questo libretto getta anche uno sguardo rapido nella storia della chiesa.

 

 

INNOVAZIONI DEL CULTO IN ORDINE CRONOLOGICO

 

Compilata dal Rev. Evangelista Stefano Testa

 

Queste date in molti casi sono approssimative. Molte di questi culti furono praticati qua e là nella Chiesa molto tempo prima di essere adottate ufficialmente.

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Lug 06 2014

NERONE E I CRISTIANI: LA MILLENARIA FROTTOLA DELLA PERSECUZIONE

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In margine alla visita del Papa alle grotte di San Pietro per pregare sulla tomba che conterrebbe le ossa dell’apostolo è rispuntata fuori la millenaria fandonia di Nerone «primo persecutore dei cristiani». Nerone non perseguitò mai i cristiani in quanto tali, per la loro fede. In materia religiosa era, nel solco della migliore tradizione romana, estremamente tollerante. La questione è un’altra.

 

Tutto nasce dal devastante incendio che nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 64 colpi’ Roma e vi infurio’ per alcuni giorni. Non era certo il primo. Ce ne erano stati nel 6, nel 27, nel 36, nel 54. Ma quello del 64 fu il più disastroso. La Roma di allora era stretta fra vicoli tortuosi, dove il popolino faceva un uso disinvolto e spesso irresponsabile di bracieri, di fornelli, di torce fra catapecchie di legno che aspettavano solo di prender fuoco (e Nerone ricostruirà Roma in pietra ignifuga).

 

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Giu 29 2014

CRISTIANESIMO PRIMITIVO: SFATARE ALCUNI LUOGHI COMUNI SUL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 12:39

 

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Chiesa di san Giovanni in Valle in Verona, sarcofago paleocristiano, IV secolo. (E’ in marmo pario di pregevole fattura, la sua lunghezza è di m. 2,20, la larghezza m. 0,85 ed è alto m. 1,10.)

 

Bisogna sfatare diversi luoghi comuni sulla presenza del Cristianesimo nei primi secoli. Luoghi comuni di cui, purtroppo, sono pieni tanti manuali di storia. Per motivi di spazio prendiamone in considerazione solo tre.

 

CONTRO L’IMPERO?

 

– Il primo afferma che il Cristianesimo primitivo avrebbe rifiutato ogni istituzione politica e quindi anche l’Impero. È falso. Sin da subito il Cristianesimo non manifestò alcun pregiudizio verso la politica, perché oggi, come allora, afferma che la realtà naturale è un valore; e, come valore, non solo è giusto ma anche doveroso governarla.

 

Lo scontro tra Cristianesimo e Impero Romano non fu di sostanza, il Cristianesimo non rifiutò mai l’Impero e l’Imperatore in quanto tali, ma solo la divinizzazione di quest’ultimo. Non a caso, Tertulliano (scrittore romano e apologeta cristiano, 155-220) afferma:«Cesare è più nostro che vostro» e san Paolo ai Romani è chiarissimo: «Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio» (Romani 13,1). Altrettanto chiaro è san Pietro: «State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. Perché questa è la volontà di Dio: che, operando bene, voi chiudiate la bocca all’ignoranza degli stolti» (1 Pietro 2,13).

 

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Giu 29 2014

I CRISTIANI GIAPPONESI “RIEMERSI” DAL NULLA. STORIA DI UN POPOLO FEDELE SOPRAVVISSUTO A DUE SECOLI DI PERSECUZIONE.

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:13

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22 Giugno 2014,  

 Emmanuele Michela

 

Nel 1500 erano in 300 mila.  A inizio Seicento ogni opera di evangelizzazione venne bloccata, i missionari espulsi, il culto cristiano dichiarato fuorilegge, alcune chiese demolite. Ma in migliaia restarono fedeli nel silenzio

 

Erano increduli i padri missionari francesi quando nel 1865 entrarono nel porto di Nagasaki, e per le celebrazioni del Venerdì Santo si trovarono circondati da migliaia di fedeli con gli occhi a mandorla. Era da almeno due secoli che il Giappone non conosceva preti, una dura repressione aveva decimato la comunità cattolica fiorita a partire dall’arrivo di Francesco Saverio, nel 1549. Eppure qualcosa si era conservato: i “Kakure Kirishitan”, i cristiani nascosti, avevano difeso la loro fede dalle persecuzioni, e quando il paese fu riaperto agli stranieri, i credenti presero coraggio e uscirono dalla clandestinità.

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Giu 28 2014

IL RITORNO DI RATZINGER: LA FEDE CRISTIANA E’ ALLA RADICE DELLA NASCITA DELL’EUROPA

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5 giu 2014 – ”E’ incontestabile il ruolo storico della fede cristiana nell’aver dato vita all’Europa. E’ grande merito del cristianesimo non soltanto la nascita dell’Europa dopo il tramonto del mondo greco-romano e il periodo delle invasioni barbariche”. Lo ricorda il papa emerito Joseph Ratzinger in un suo articolo pubblicato da L’Osservatore Romano e che trae spunto dai settant’anni dello sbarco delle forze alleate sulle spiagge della Normandia.

 

Il papa emerito nota che dopo la II Guerra mondiale, a differenza del primo conflitto in Europa, e’ ”maturata la consapevolezza che solo l’Europa unita puo’ avere voce nella storia e nel suo futuro. Si e’ compreso che le diverse ideologie nazionaliste che hanno lacerato il nostro continente – scrive – devono scomparire per lasciare spazio a una nuova solidarieta”’

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Giu 26 2014

FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, LA NOTTE MAGICA DEL 24 GIUGNO.

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Stanotte è magica: Se fate così San Giovanni vi protegge dal male tutto l’anno. E se vuoi un bambino…

 

La notte di S. Giovanni, il 24 giugno appunto, rientra nelle celebrazioni solstiziali; il nome associatogli deriva dalla religione cristiana, perché secondo il suo calendario liturgico vi si celebra San Giovanni Battista (come il 27 dicembre S. Giovanni Evangelista).

In questa festa, secondo un’antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare. Non a caso gli attributi di S. Giovanni sono il fuoco e l’acqua, con cui battezzava.

Nel corso del tempo c’è stato un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e ritualità cristiana, che dettero origine a credenze e riti in uso ancora oggi e ritrovabili perlopiù nelle aree rurali. I Fuochi di S. Giovanni – I falò accesi nei campi la notte di S. Giovanni erano considerati oltre che propiziatori anche purificatori e l’usanza di accenderli si riscontra in moltissime regioni europee e persino nell’africa del nord. I contadini si posizionavano principalmente su dossi o in cima alle colline, e accendevano grandi falò in onore del sole, per propiziarsene la benevolenza e rallentarne idealmente la discesa; spesso con le fiamme di questi falò venivano incendiate ruote di fascine, che venivano fatte precipitare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti.

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Mag 02 2014

IL PATRIARCA MORAGLIA FRA L’INCUDINE DELL’INDIPENDENZA E IL MARTELLO DELL’ITALIA

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di MILLO BOZZOLAN

Pubblichiamo questa lettera aperta dello studioso veneto Millo Bozzolan al Patriarca di Venezia

 

 

A Sua Eminenza  il Patriarca dei Veneti FRANCESCO MORAGLIA

 

Eminenza, ieri ho appreso che, in una dichiarazione pubblica, Ella disapprova la volontà, ormai maggioritaria, dei Veneti a tornare ad autogovernarsi, cosa che hanno fatto per tanti secoli e con ottimi risultati, memori anche dell’antica e particolare autonomia di cui essi godettero prima e fin dall’epoca romana. Fu un periodo quello dello Stato veneto, rimasto alla storia; anche nel secolo del suo cosiddetto tramonto, la civiltà veneta brillò di una luce propria e la Chiesa veneta seppe tenere il popolo attaccato ai valori cristiani della famiglia, del lavoro, della carità. Caratteristiche che, anche grazie ai parroci di tante parrocchie, non abbiamo perso del tutto e di questo i Veneti vi sono grati. Essi col loro lavoro e il loro sudore, han «tirato la carretta» fin che han potuto, ma ora è l’Italia che ha rotto ogni patto con la nostra Nazione, sperperando e rubando a man bassa, pretendendo ormai il nostro sangue, e credo di non esagerare se dico che il suo dominio è del tutto simile a quello del tanto odiato Napoleone, che mise fine alla nostra libertà.

 

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Mag 02 2014

SAN GIORGIO E IL DRAGO: LE ORIGINI DELLA LEGGENDA

Category: Chiesa Cattolica,Religioni e rasie,Storia e artegiorgio @ 01:10

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San Giorgio è il santo uccisore di draghi per eccellenza. Eppure le più antiche rappresentazioni del martire-cavaliere ci raccontano tutta un’altra storia.

 

 

Read the article in English

 

 

In quanto simbolo del paganesimo e del male, il drago è un personaggio frequente nelle storie dei santi medievali. La lista dei santi sauroctoni – cioè uccisori di draghi – è infatti molto lunga: Teodoro, Silvestro, Margherita e Marta (che però si limitò ad ammansire il mostro) sono solo i più famosi. A questi si aggiunge l’arcangelo Michele, alla guida della battaglia contro il drago apocalittico.

 

Tra gli uccisori di draghi, tuttavia, nessuno ha riscosso tanta venerazione popolare quanto san Giorgio, scelto come patrono dall’Inghilterra e dal Portogallo.

 

Della sua vita non ci sono notizie storicamente fondate, se non che fu un soldato originario della Cappadocia, martirizzato sotto Diocleziano. Le storie che lo riguardano sono quindi il risultato di elaborazioni medievali, che si arricchivano progressivamente di dettagli.

 

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Apr 27 2014

IL PIÙ GIOVANE OSTAGGIO DEI RIBELLI SIRIANI È UN BAMBINO CRISTIANO DI POCHI MESI

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Il fanciullo  cristiano in ostaggio

 

 

Elementi dell’Esercito siriano libero (ribelli) hanno pubblicato una fotografia dove appare un bambino cristiano con le armi puntate alla testa. Hanno inserito una frase esemplificativa: “E ‘il nostro più giovane ostaggio della setta Kessab.”

 

La piccola popolazione di Kessab è prevalentemente cristiana e si trova vicino al confine con la Turchia. Il passaggio degli islamisti in quel luogo ha lasciato una scia di sangue e di distruzione: chiese devastate, case bruciate e oltre 2.000 sfollati. Attualmente, non si sa se un centinaio di cristiani di Kessad che sono stati rapiti sono morti, ma i rapitori hanno dimostrato che uno di loro, un bambino di pochi mesi, ancora vivo.

 

La foto del piccolo prigioniero, terrorizzato e circondato da musulmani sunniti armati di fucili che mirano alla testa, è stata pubblicata in rete sui social radicali come trofeo di guerra e come monito alla minoranza della comunità cristiana siriana sempre puniti dagli “avversari” e ignorati dall’Occidente.

 

 

Fonte: visto su Imola Oggi del  27 aprile 2014

Link: http://www.imolaoggi.it/2014/04/27/il-piu-giovane-ostaggio-dei-ribelli-siriani-e-un-bambino-cristiano-di-pochi-mesi/

 

 

 


Apr 27 2014

IL GRIDO DELLE SUORE SIRIANE: «I JIHADISTI CROCIFIGGONO I CRISTIANI CHE RIFIUTANO DI CONVERTIRSI»

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Cristiani in Siria

 

Cristiani siriani crocefissi se rifiutano di abiurare la loro religione e di abbracciare l’Islam; jihadisti che giocano a pallone con le teste delle loro vittime fra cui dei bambini: a denunciarlo è una suora siriana in un’intervista a Radio Vaticana in francese, in cui racconta di atrocità commesse dai ribelli jihadisti nelle città e nei villaggi da loro occupati nel conflitto siriano.

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Feb 16 2014

IL CULTO DI MARIA

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 18:25

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Annunciazione della Vergine  in atto di filare: secondo il Giuliari, l’idea è presa da qualche scritto neotestamentario apocrifo. Chiesa di San Giovanni in fonte, Duomo di Verona.

 

 

EPOCA II – CAPO XVII

 

SOMMARIO. – S. Zeno – Raterio – « Le Laudes » – Chiese ad onor di Maria in Verona – Pitture e sculture – Chiese nel territorio veronese – S. Maria «in stele » – Pieve di Cisano – S. Maria alla Bassanella.

 

 

Il culto di Maria, naturalmente connesso col culto del divino suo Figlio, apparisce tale anche di fatto a chiunque studii la storia della chiesa, sia negli scritti dei padri, sia nelle antiche memorie delle catacombe.  Tra queste memorie sono celebri l’immagine di Maria col bambino in braccio segnata dal profeta Isaia, e l’altra di Maria salutata dall’angelo Gabriele: ambedue appartengono alla prima metà del secolo II (1).

Perciò è ben naturale che anche la chiesa veronese sino dai suoi primordi abbia onorato Maria quale Madre del Figlio di Dio, eccitando i fedeli ad amarla ed invocarla qual loro amorosissima Madre. Del culto tributato dalla chiesa veronese a Maria nelle prime due epoche della sua storia daremo brevi accenni, riproducendo forse qualche notizia datane altrove, secondo che esigeva la materia che avevamo fra le mani.

 

Primo documento del culto di Maria in Verona abbiamo i Sermones del nostro vescovo e patrono S. Zeno.  Egli saluta Maria quale Vergine predestinata e fiorentissimo domicilio di  castità, quale reintegrazione di Eva: la celebra quale santuario, in cui si compiacque abitare il Figlio di Dio, quale vera Madre di Dio, quale Vergine illibata e prima e dopo del parto immacolato (2).

 

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Dic 05 2013

BASILICA PALEOCRISTIANA E COMPLESSO TARDO-ANTICO – CONCORDIA SAGITTARIA (VE)

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Descrizione: Il sito comprende resti di una trichora martyrum e di una basilica paleocristina a tre navate, pavimentata in mosaico con motivi geometrici, e con bancone presbiteriale rialzato.

Davanti all’edificio si estende un ampio quadriportico con pozzo centrale, al quale si accede da una strada romana ben conservata.

Rimangono anche i resti dell’episcopio.

A fianco della trichora si sviluppa un’area sepolcrale con sarcofagi.

 

Costo del biglietto: gratuito

Giorni e orario d’apertura: 9.00 – 19.00

Proprietà: Statale 
Città: Concordia Sagittaria

Indirizzo: Piazza della Cattedrale 
CAP: 30023

Provincia: Venezia

Regione: Veneto

Telefono: 0421/275677

 


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