Concilio di Trento – Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali.
La tela fu pagata dal Municipio di Trento ed è una replica fedele del dipinto attribuito a Elia Naurizio ora al Museo diocesano tridentino. Fu commissionato da Hans Hörmann di Hall, operante a Trento come fattore di casa Fugger.
VOLUME II – EPOCA IV – CAPO VI
SOMMARIO. – Necessità di un Concilio generale. – Il Giberti a Vicenza ed a Trento. – Le Constitutiones Gibertine – I vescovi Luigi Lippomano, Girolamo Trevisani, Bernardo Navagero – Altri teologi e canonisti veronesi.
Due furono le cause, che fecero conoscere ed estimare la necessità di un Concilio generale verso la metà del secolo XVI: le nuove eresie, e la corruzione dei costumi, massime nel clero.
Già dal principio del secolo precedente l’autorità della Chiesa e del suo Capo visibile era stata scossa terribilmente per le eresie antiautoritative, causate, od almeno fomentate, dal grande scisma occidentale: deprezzata la sua autorità dottrinale, avvilita la sua autorità precettiva: Di qui si spiega come le dottrine di Lutero, che considerate in se stesse e nel loro autore non doveano incontrare che la noncuranza generale, si poterono radicare nella mente di tanti cristiani ed in breve tempo trovar tanti proseliti in tutta la Germania, per estendersi poi in Francia e nell’Inghilterra.
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