Facciata della chiesa di san Lorenzo
VERONA CORSO CAVOUR. Di origini antichissime, la chiesa è un patrimonio architettonico che affonda le sue radici nel quinto secolo e si snoda in una storia millenaria. San Lorenzo, uno scrigno del Medioevo. Dai matronei ai capitelli, ci sono tanti motivi per visitare questo gioiello d’arte che conserva tracce romane e longobarde
Ci sono mille motivi per andare a visitare la chiesa di San Lorenzo, in corso Cavour: i matronei (cioè gli ambienti sopraelevati sulle navate, riservati alle donne), il transetto esteso su due campate, le cinque absidi tutte nella stessa direzione, i capitelli con le aquile. E poi quella penombra animata dall’effetto dei colori dei mattoni, dei ciottoli e del tufo dei suoi muri.
Ma ce n’è uno su tutti: le torri cilindriche della facciata con, all’interno, le scale di accesso ai matronei. Le torri scalari costituiscono una soluzione architettonica di origine romana, ma è rarissima in Italia. Anzi si tratterebbe di uno dei pochissimi esempi di influenza nordica, nella tradizione padana. Per entrare a San Lorenzo, si passa sotto un arco a sesto acuto, costruito nel 1476, in piena Rinascenza, sormontato dalla statua del santo, con una graticola in mano. Qui si è in un cortile, ricco di reperti antichi, che dà direttamente sull’ingresso laterale. Del resto, la chiesa è stata edificata nel XII secolo, usando materiale di spoglio.
Continua a leggere”VERONA. CHIESA DI SAN LORENZO, UNO SCRIGNO DEL MEDIOEVO”